venerdì 29 giugno 2018

DÜW 221 UNA VOLTA IN PIZZERIA

Capitava anche in un pomeriggio sul tardi di trovarsi fuori a passeggiare in città e ad un tratto veniva fame a me ed al collega che si era avventurato con le sue stampelle ad una escursione nel Borgo. Si girava l'angolo pensando a quanto tempo occorreva per rientrare alla base. Ma una diecina di metri distanti c'era l'insegna di una pizzeria. La fame aumentava immediatamente e si decideva all'unanimità di mangiare fuori.
Un bel piatto di spaghetti Napoli al dente dentissimo, ecco quello che mi mancava,  poi osservare le loro facce mentre io li arrotolo con la forchetta, e poi sbudellarmi dalle risate a vedere i loro tentativi per riuscire nell'impresa.
Valeva la pena di venire a Bad Dürkheim.


DÜW  221   XIX

Mangiavano spaghetti e fricadelle
nel locale più á la page del paese.
Tiravan su uno spaghetto per volta
succhiandolo e facendolo scivolare sul mento.
Noi ridemmo sguaiati e paraguli.
Ignoravano l'uso del cucchiaio,
ma comunque
hanno due mani anchilosate
e non ce l'avrebbero mai fatta ad arrotolare
spaghetti ed a portarli
alla bocca, senza farseli precipitare
sui vestiti, come me, seduto nel mio seggiolone
in una vecchisima foto in bianco e nero
che mi scattò mio padre,
dove agguantavo avidamente con le mani
i maccheroni al sugo, strofinandomeli
sul muso non trovando mai la bocca
spalancata, coi capelli nel piatto
unti e bisunti. Si disperava certamente
mia madre, mentre mio padre
rideva a crepapelle.
Come noi nel locale quella sera.
Il giovanotto venne con me col suo piatto.
"Se lei è italiano ci insegni
come si fa". Presa una forchetta pulita
e un cucchiaio, ingoiai due o tre forchettate.
S'eran fermati tutti a guardare me
che mi ingozzavo di pasta,
dopo averla arrotolata veloce prima 
e lentamente poi perchè capissero bene il movimento.
Ci fu chi applaudì. Risero tutti.
Andò a finire che andammo via
insieme a loro a scoprire dove
si beveva il vino buono.
Ora sono diventati 
amici nostri. Ci ospiteranno nella loro
finca a Tenerife.


31   05   18

2 commenti:

  1. Mi ripeto e di ciò mi scuso ma è anche questa straordinaria! Da un'immagine divertente, serena, gioviale, passi ad un ricordo dolcissimo d'infanzia, il tutto in modo lineare, senza stacchi ma come se ci fosse stato da sempre un collegamento naturale. Lirica commovente, che mi causa un sorriso malinconico.

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    1. È vero, me ne sono accorto anche io. Quella foto era un ricordo indelebile nella mia memoria da ragazzino. Troneggiava incorniciata in formato 40 x 50 nella nostra camera da pranzo e mio padre c'era particolarmente legato.
      Mi è uscita fuori di slancio qualla sera senza che me ne accorgessi.
      Scopri sempre il punto saliente. Sei proprio bravo.

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