Domenica 16 giugno, alle 10 sembrava una giornata noiosa come tutte le altre.
Appiccicosa, scassamarroni come quelle che amo. Pranzo, spaghetti al sugo, TV, pennichella.
Niente di speciale.
Tra il dirmiveglia avverto qulacosa, NON SO COSA che canbia di colpo tutto. Cosa? NON LO SO. TUTTO.
Cado lentamente in un torpore profondo. Non riesco a pensare organicamente, Mi si chiudono gli occhi, non so in che mondo io sia e che cosa ci faccio in questo. Sto stravaccato sul letto e mi sento pesantissimo, le mani abbattute sul letto come inchiodate e NULLA nella testa. Riesco appena a respirare profondo e mi si chiudono gli occhi, nessuna voglia, niente di niente.
All'improvviso un fortissimo conato di vomito, assai doloroso ma non rigetto nulla. Non sono svenuto ma solo aspetto il prossimo conato. Inizia la peggiore mezzora della mia vita.
Annamaria e
mia figlia si sono accorte del mio stato ma non riescono ed aiutarmi perchè peso troppo.
Annamaria rompe gli infugi e chiama l'ambulamza
Arriva in una manciata di minuti.
Mai riesco a vomitare e sempre i conati.
Mi danno qualcosa e mi portano via nel nuovo Ospedale di Kandel.
Sono completamente rincogliomito.
Analisi quasi fatali:
Sono DIDIDRADATO. Nemmeno un litro d'acqua in corpo.
Mi fanno tre infusioni veloci subito e altre due prima che arrivi notte.
Sono finiti i conati.
Di notte dormo con le pillole ma somo stremato e DEVO dormire.
Sono calato due chili di peso.
Questa volta ho avuto paura: Adesso so come si muore.
Grazie di esistere.
Sono tornaro questa mattina.
venerdì 21 giugno 2019
venerdì 14 giugno 2019
ORA FERVIDAMENTE
Ora fervidamente
declina il sole
sulle palpebre un guanto
e si nasconde alla parte più semplice
quel che ciascuno di noi
vuole nascondere
occultando i propri vizi,
in quel momento
un respiro profondo
da me si stacca
e tu libera di me
cerchi
nell'allentarsi del battito del cuore
un sereno non chiedere
senza rimpianto,
e dentro
la tua testa lasci
rimbombare
l'eco di quello che sognasti a lungo,
e non pensasti
che tanto semplice fosse
e indoloroso.
Ascoltando
il silenzio
ti faii carico
del tuo ultimo sforzo.
10 O6 2O19
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martedì 11 giugno 2019
OMBRA ERRANTE
Ombra errante nel cielo
sommessamente
nata,
si abbruna ad ogni istante
nei fumi caldi del meriggio estivo.
Così ogni giorno.
Mentre placidamente alla sera
il tiepido
sole rinnova.
Preghiera lontana
ormai dimenticata.
Sollevo gli occhi e scopro
la serie completa delle mie insoddisfazioni.
30 maggio 2019
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domenica 9 giugno 2019
LA TUA VOGLIA
al rumor delle ciglia,
alla carezza del tuo rapido bacio,
al soffio
dello strale del tuo sguardo,
all'incupirsi dei
tuoi occhi.
Rimarrò tutta notte
diffuso nei miei rami
in attesa
del tuo risveglio
vivamente
spalmato entro me stesso.
30 maggio 2019
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venerdì 7 giugno 2019
LO SQUILLO
Dalla turgida fronte eruppe
lo squillo vigoroso
come un vagito antico,
come un singhiozzo,
come una promessa
da non mantenere.
Membra accovacciate
su speranze
già aride,
si prolungarono nel futuro,
giacquero inerti,
sfinite.
Su respiri forzati,
inappagati,
riarsero le brume
ricapitolando
le tappe di una vita
ancor breve,
infinitamente indispensabile.
Lasciarla sola
a srotolarsi tutta
in un unico agguato
avrei dovuto,
solo ingombro il pianto.
29 maggio 2019
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giovedì 6 giugno 2019
UN VELO DI OMBRA
Un velo di ombra sottile
abbevera la notte, si prende tutto
nell'ultima
smazzata di carte
audace e insaziabile.
Provvede ad ogni bisogno dello spirito,
accumula doni di sogni,
impressione fugace,
ripetitivamente.
Provvida di tentativi reiterati
strapazzatura veritiera
come affetti rubati di nascosto
da non reclamare indietro.
Fievole il riflesso
sulle acque:
è solo un tenero riverbero svogliato.
25 maggio 2019
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martedì 4 giugno 2019
QUELLO CHE MI É MANCATO
Quello che mi è mancato:
una voce sgusciata, ferruginosa,
rimbombante nelle caverne
delle tonsille a foderar di suoni
sfaccendati versi disincanti o diritti
come squilli, una voce
raschio di sputo, un ceffone al vento,
un vaticinio.
Eternamente donna, Sabina K.
"Tal quale ad un mio commento per un tuo Post"
Post e commento che mi sono immensamente piaciuti
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domenica 2 giugno 2019
ISOLE IN NAVIGAZIONE
Quando mi trovo su questo intreccio
di mari a galleggiare, subito
a sprofondare acconsento
e inizio il canto ardito
della mia liberazione.
Distillino le parole prorompenti
l'intimo significato,
sgocciolando gli umori,
le luci,
l'ombre
fin nelle tenebre
dei fondali,
fin dove la memoria più intensa
a perforare riesca,
e restino pure croste
di sale a fior di labbra
che si stacchino una dopo l'altra
come isole in navigazione.
24 maggio 2019
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