venerdì 15 giugno 2018

DÜW 221 ATTENZIONE ALLE VECCHIETTE

Me lo raccomandò A.M. sghignazzando quando mi lasciò da solo in quella selva di stampellanti dei tre sessi. "Quella che hai ti basta e ti avanza". In effetti al 223, una porta più in là nel corridoio c'era già da due giorni Frau Wander, una vecchietta assai carina, di appena 79 anni, ma chiacchierona quanto poche. Mi ero seduto fuori sul balcone -erano appena le diciannove- e mi ha tenuto inchiodato alla poltroncina oltre due ore. Tutto mi disse del suo ginocchio starnazzante, e voleva sapere come mai fossi appiedato, cioè niente carrozzina, niente crucce, solo scarpe. Da evitare come la peste. Cosa che ho fatto poi sempre.
Ma una ce n'era che mi sarebbe garbata almeno come diversivo alla lungaggine di giornate sempre uguali: Frau Staub, una che insegnava a noi come ci si dovesse muovere senza farci strappi muscolari et similia, nel fare i nostri quotidiani esercizi. Mi sarebbe piaciuto portarmela a spasso alle terme, mano nella mano dandole la sensazione di navigare nel futuro, sí perché Frau Staub raggiungerà la mia età nel 2076, povera anima.


DÜW  221  VII

Annuire senza sapere per cosa;
parlare con te stesso senza un senso preciso,
non sapere a che serve tutta quella fatica
che ti costringe a fare senza badare
al tempo che ti costa, che ti fa sentire
stracco come chi ha scaricato da solo
un battello fluviale;
non rifiatare un attimo, non speculare
sull'idiozia di chi è pronto a dare
sempre un senso ad ogni azione
di quell'eterno istrione che è
un uomo a metà, tale e quale a me.
Vedi adesso se riesci a coagulare tutto
in una frase intelligente e intrigante
che possa infilarsi nel cranio
di chi legge, come una spada
acuminata che scalfisca
e produca riflessioni a catena,
profonde e contingenti.
Perché, mi chiedi?
Perché tu possa almeno vantarti
di avere sollecitato curiosità
in qualcuno che non ti conosce
e che forse domani verrà a leggere
cose nuove scritte da te, oppure
che butti lontano queste poche note
senza arrivare alla fine.

26  05  18

5 commenti:

  1. Si chiamano riflessioni, Vincenzo, quel parlare con se stesso, quellanuire a nessuno :)
    E le tue sono sempre riflessioni di un certo peso.
    Ciaoooo

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    1. Insomma, se capisco bene sono riplessioni PESANTI.
      Felice intuizione la tua, pasante quanto le mie riflessioni.
      Bravissima. Bacio, bacio, bacio.

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  2. Il problema è che si può anche trovare quella free intelligente ed intrigante ma non s è mai sicuri la gente la comprenda.

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    1. Questo è il vero problema. Se mi trovassi sulla punta del pennino la "frase intelligente ed intrigante" posso lasciarla come mi è venuta oppure renderla fruibile a tutti? E chi mi garantisce che la mia sia piuttosto presunzione che quella mia sia veramente intelligente ed intrigante?
      Troppa modestia oppure un po' du sano realismo?

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