sabato 16 giugno 2018

DÜW 221 A PROPOSITO DI FRAU STAUB

Che poi Frau Staub -tradotto la signora Polvere- è l'unica che fin dall'inizio ha pronunciato correttamente il mio nome, cosa che sembra impossibile in questa terra dei Crucchi, e che se lo è fissato bene in mente. Così ogni volta che fa l'appello mi fa un cenno: "Herr Iacoponi hab' ich". Magari, penso io, e subito scaccio l'idea, ché a qualcuno non vengano idee suine in testa.


DÜW  221   VIII

Non mi era mai capitato
di provare il passo lento del vecchio
che segue un gruppo senza fine
lungo corridoi di poche decine di metri
come se andasse all'ultimo
abbeveratoio.
Passo lento, ho detto.
Non è così: spento piuttosto 
e claudicante, dove il peso del corpo
grava ora su un piede ora sull'altro,
a dondolo, come camminano
i marinai dopo mesi di alto mare.
Neanche ai tempi in cui
mi accompagnavo a mia madre ottantottenne,
quando lei ogni tre metri si fermava
ad osservare un fiore, una pianta,
un insetto. Curiosità femminile, pensavo.
Invece no: riprendeva fiato
e non voleva darmelo a vedere.
Io ripeto adesso quel trucco
da consumato istrione,
ora osservando una crepa sul muro,
or rimettendo al suo posto un ciottolo uscito
dall'allineamento perfetto del giardino
della casa di cura
che mi ospita,
e mi permette benevolmente
di tirar fiato, sdraiato sulla poltrona
a piè del letto,
stravaccato e stravolto, 
una volta sfilati i pantaloni
e slacciate la scarpe.


26   05   18


11 commenti:

  1. Ogni tua poesia è una riflessione su aspetti esistenziali tuoi o della società su cui non avevi scritto mai prima. Riflessioni particolari dettate forse anche da una maggiore solitudine ed un rimbomba interiore a cui non eri abituato. Questo particolare della camminata da ottantenne che ti rimanda al ricordo di tua madre credo sia figlio di una ispirazione più riflessiva e meno cotta e mangiata frutto di una atmosfera ovattata che ti ha aperto un nuovo canale esplorativo di ispirazione che non può che farti crescere ulteriormente come artista e come uomo
    Come sempre se ho cannato del lol

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    1. Ru che sei fuori di me puoi meglio vedere se questa mia nuova posizione sia figlia di una ispirazione più riflessiva di wquanto non possa fare io stesso.
      Quanto all'ipotesi che tu riesca a dire una cavolata in merito strettamente artistico io lo escludo in assoluto. Sei un osservatore troppo attento.

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  2. Hai osservato una parte della vita che arriva per molti. Non per tutti purtroppo.
    Una parte della vita che si comprende solo quando ci si avvicina all'uscio e mano sulla maniglia si incomincia ad aprire la porta.
    Riflessivo.. la scena a cui assisti ti riporta a ricordi lontani, a fatti allora incomprensibili ma che ora invee incominciano a chiarirsi.

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    1. Ripeto: non credo sia stata tanto la solitudine ma la convivenza piuttosto con un mondo che aveva un forte sapore di trascorso, di traballante, di esalante il respiro già prosimo al definitivo.
      Tu mi conosci: il mio carattere è gioviale e giovanile, da vecchio paraculo. Stasera racconterò il fatto più eclatante capitatomi in questa breve ma intensa villeggiatura. Eppure non mi sono proprio "scantato" direbbe Montalbano, anzi mi veniva da ridere, da quel dissacratore che mi sono.

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  3. Sai che non so cosa scrivere?
    Le tue poesie sono come un racconto diviso in vari pezzi. Ogni giorno scopriamo qualcosa con uno sguardo nuovo. E ti fanno pensare.
    Molto. Ognuno di noi riesce a vederci cose che lo riguardano. Io la mia famiglia, chi ho lontano da troppo tempo.

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    1. Mariella ti voglio bene, ma proprio tanto.
      Forse tu con quel tuo "non so cosa scrivere" e col resto del commento, pensavi i scusarti per la tua scarsa comprensione e invece hai detto una cosa bellissima, profonda e che renderebbe felice ogni poeta, soprattutto quelli veri. È musica per le mie orecchie immaginare che chi legge le mie poesie richiami davanti a sé cose della sua vita, del suo passato recente o remoto, un ricordo magari sfiorato ogni volta con emozione.
      EMOZIONE, ecco cosa mi hai dato.
      Sei straordinaria e ti ringrazio, moltissimo.

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    2. Mamma mia. È troppo per me. 😘😘😘

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    3. No, era il minimo per ringraziarti e per farti capire.

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  4. Ci mostri le immagini, come fossero fotografie tridimensionali di sensazioni che affiorano da lontano e ognuno di noi può fare un album personale.
    Cri

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    1. Anche questa è fortissima. Nessun miracolo: tu e Mariella siete sempre state sedute in prima fila e certe cose mie le capite al volo. Sí, siete una bella coppia.

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