mercoledì 2 gennaio 2019
SUONI DI GRAMMOFONO
I suoni distillati da un vecchio
grammofono salgono abbarbicati
lungo una tenera alba.
Tento con la mia voce
di agganciarmi alle ultime note
ma le forze mi mancano.
Procedo a tentoni tra dissapori
e squilli aridi che mi si sgretolano
dentro le costole e che sbiadiscono
sotto coltri, dove non oso scrutare.
Galleggia sopra un mare lontano
l'intenzione di amare, oltre
il miraggio del giorno nuovo,
oltre il possibile ritorno dei sensi
primordiali, artefici degli slanci
interiori, che mi sollevano
al di sopra di me, al di sopra di tutto
mentre sfavilla il primissimo sole
la sua voglia di vita e di conquista,
e si delinea già visibile il punto
dell'orizzonte dove stasera
concluderà il suo sforzo quotidiano
esausto, sfrigolando.
14 dicembre 2018
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Salve
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Cordiali saluti
Avete provato con lo Stato Italiano? Così la smettono di chiedere a noi😆
EliminaMariella, questo tipo di pseudo commento-pseudo reclame sono in effetti un imbroglio autorizzato, ed io li ho sempre cancellat- Stavolta la tua arguta risposta mi costringe a tenerlo in vita.
EliminaAl di sopra di me, al di sopra di tutto. Poesia destinata ad entrare nel mio "sabato di poesia"😉
RispondiEliminaE mi fa tanto piacere il destino che promuovi per questa poesia, e te ne sono grato.
Eliminache bello avervi trovato. te, mariella, luoghi di quiete.
RispondiEliminaA te l'onore del Copyright: Sei la prima persona che mi battezza "luogo di quiete". Per Mariella invece sono completamente d'accordo con te.
EliminaChe bello Nina, grazie cara.
EliminaTroppa bravura = tanta ammirazione e gelosia.
RispondiEliminaSolo chi ha maggiore intelligenza può comprendere a fondo il tuo scritto ed avere il coraggio di competere ed interagire. Ma tu ci/li fai fuori tutti.
Quindi io mi eclisso...ahahahah... (ma almeno riconosco la mia inferiorità 😘).
Bacio Vincenzo!
"Solo chi ha maggior intelligenza può comprendere a fondo...", quindi TU ne hai. Giusto? Non ti umiliare troppo, sorellina.
EliminaGelosia in te non credo, ammirazione certamente. Sei anche troppo intelligente e sensibile. Un vizio di famiglia.
Ciao e grazie.
Ehi poeta, ti ho nominato nel mio nuovo post!
RispondiEliminaTi ho appena letto e commentato, ringraziandoti e complimntandoti con te per...tutto!
EliminaEnzo.
Con i tuoi versi potenti, mi hai suggerito un pensiero positivo : anche noi con la nostra energia, siamo dei piccoli astri con la nostra voglia di vita e di conquista, a volte esausti e sfrigolanti, ma sempre con l'intento di risorgere.
RispondiEliminaCri
Un pensiero positivo? È una gran bella frase altroché. È una breve poesia toccante perché sincera. Arrivi anche tu nel gruppo? Ben arrivata. Fai però attenzione: chi va con lo zoppo poi finisce con lo zoppicare. Io tendo a sinistra, quindi ondeggia a sinistra pure tu, altrimenti ogni passo è una fiancata e Lilla potrebbe infastidirsi.
RispondiEliminaQuesto miraggio del giorno nuovo... Questo stare fuori e al di sopra di se stessi è un meraviglioso invito per questo nuovo anno. O almeno voglio leggerlo così, pur a tentoni, senza guardare sotto le coltri, con la voglia di vita e di conquista seppure esausto. La vita è così: sfrigola.
RispondiEliminaGrazie Vincenzo per questi suoni che si fanno preludio... Auguro un buon principio d'anno anche a te.
Non mi sono accorto -sono sincero- che esisteva anche la chiave di lettura che tu hai magicamente trovato. Bravissima tu. Non stupido io, perché a me capita di iniziare a scrivere seguendo una frase, una parola, così senza chiedermi dove io stia andando. Tutto di seguito finché l'ispirazione mi sostiene. Lascio tutto com'è stato estratto e chiudo il quadernone fino al giorno dopo -scrivo sempre di notte, quando nessun rumore disturba- e l'indomani c'è solo da tagliare in versi, perché a parte alcuni accenti resta tutto com'è.
EliminaGrazie per aver intuito il percorso giusto.
Tanti auguri faccio anche io a te per un anno assai buono.
Enzo.
I suoni distillati dal vecchio grammofono, immagine "sonora" affascinante, mi hanno accompagnata nella lettura dei tuoi versi, Vincenzo.
RispondiEliminaBellissimi.
Ciao e buon anno, giacché siamo ancora nei primi giorni!
Bellissimo il tuo commento "mirato ed essenziale" Maris.
EliminaCerto siamo nei primi giorni e che chi sta lassù stia sveglio ed ascolti i nostri desideri.
Una liricità intimista senza precedenti! Quel tentare inesorabilmente frustrato dal tempo, di agganciare l'ultima nota di quel malinconico ma così vitale grammofono è l'immagine più struggente che ricordi scritta da te. E' un capolavoro che sto rileggendo più volte di seguito per respirare la malinconica bellezza di questi tuoi versi che risplendono di luce infinita. Mi hai davvero fatto sgorgare le lacrime dalla forte emozione di questi versi. Grazie amico mio.
RispondiEliminaInnanzi tutto buon anno.
EliminaMi sei mancato, fisicamente e virtualmente. Tu ringrazi me, ma sono io a doverti ringraziare per le tue fantastiche osservazioni. Io aspetto con ansia il tuo commento perché il tuo criterio di lettura de di interpretazione è unico.
Mi pare che io e te ci si intenda al volo. È una cosa bellissima Daniele, un'emozione grandiosa.
Molto intima questa poesia come son sempre le tue.
RispondiEliminaQuel punto che si delinea all'orizzonte non è il giorno che finisce ma che si riposa per ripartire.
La vita in fondo è ripartenza continua
Bella, veramente la tua interpretazione del punto che si intravede all'orizzonte.
EliminaPosso farti una domanda? Rispondi non da amica, ma obiettivamente: pensi che se pubblicassi una raccolta di queste mie poesie ci sarebbero cento che comprerebbero?