martedì 22 gennaio 2019

DECLINAZIONE EVAPORATA


Vivo da sempre una vita pigramente adagiata
tra le schiume appena visibili all'orizzonte
e le prime nuvole che inerti
vi galleggiano, deambulando
in cerca di spazio,
mai appagato, mai stordito, sempre pronto
a violare vocabolari e forme
grammaticali.

La mia fresca declinazione è evaporata
al largo, fasciata dal sole
in un pulviscolo brillante eppure triste.

Avrebbe dovuto finire così, dardeggiando
all'ingresso nell'acqua tra misteriosi applausi
e qualche fischio, morbida e paga.

Galleggia ancora, a pochi centimetri
dal fior dell'acqua come tenuta in equilibrio
dal respiro del mare, ché non si bagni,
ché non scolori, 
che si avvolga incontaminata 
a ciò che resta del profumo di me.


04  gennaio  2019


*****

8 commenti:

  1. Innanzitutto i titoli. I tuoi ultimi titoli sono poesia loro stessi. E poi questa lirica ha un suono ed un profumo così soavi quasi incontaminati, nonostante questa declinazione sia evaporata, e questo perché in realtà è ancora presente fuori e dentro di te. Lirica di una dolcezza infinita.

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    1. Sulla eleganza e importanza poetica dei titoli non mi ero soffermato. Tu lo hai immediatamente notato e mi fa molto piacere. E molto mi piace che tu vi abbia notato "...suono e profumo...soavi e quasi incontaminati...". Anche questa è poesia, Daniele. La tua.

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  2. Tu non ti fermi mai. In questa poesia racconti l'evoluzione continua che ti contraddistingue. Alla ricerca di nuovi suoni, profumi, luci, anche sogni? Chissà...

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    1. No, mai. Ne ho attualmente 10 in bozza ed una l'ho iniziata stanotte. Devo ancora riguardarla e vedere se vale la pena. Era tanto tempo che volevo scrivere su un simile argomento, un po' insolito, che non sarà tanto gradito.
      Questa evoluzione ancora non ho capito se la domino o la subisco. Hai ragione tu: sto muovendomi cercando intorno a me nuovi suoni e profumi e luci e abbagliamenti.
      Sogni? Calderon della Barca scrisse "La vita è sogno", ma lui intendeva altro come ben sai.
      Mi fa piacere assai constatare che chi mi è spiritualmente vicino vibri sulle mie stesse onde sonore. Non sto parlando al vento. Grazie quindi Mariella.

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  3. Di questi politicanti indegni, nulla facenti che, pian piano, stanno trascinando l' Italia verso il baratro, più che sazi, abbiamo la nausea (e, li mortacci loro, compaiono dalla mattina alla sera in TV con il testa il chiapputo e divisizzato Salvini e il subdolo Di Maio ... 😲 ), dei tuoi versi invece non ci saziamo mai, caro Vincenzo ... e sperèm che Tu ci aiuti a 'sdimenticarli' !🤩

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    1. Sprofonderemmo agli Inferi se ci mettessimo a parlare di politica. La nausea fanno venire, anzi come dici tu è già arrivata e stiamo tutti vomitando.
      Se i miei versi servono a tirar su il morale, ben vengano. Sai quante poesie ho distrutto o lasciate incompiute -anche quadri ho distrutto- perché considerati questi e quelle indecenti o misere di proprie miserie? Ho imparato a non gettare più nulla, mi fido del sesto senso dei miei lettori. La maggioranza assoluta accoglie e apprezza, ma quando trovo una critica severa e negativa ci godo. Capisco allora quanto siano sincere quelle positive e spero di essermi spiegato. Ciao Vincè.

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  4. Un Vincenzo in continiuo dfivenire. Ogni giorno più profondo e che si conosce più profondamente.
    Poesia.. poesia pura!

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  5. Ti sono grato per le prime tue parole: "in continuo divenire". È la mia solita dimensione, ma forse attualmente dedico più intensamente tempo a leggere dentro di me quella poesia che ho sempre trovata, ora però credo di aver scoperto angoli della mia anima da me stesso quasi ancora mai esplorati. Sono forse diventato più riflessivo, o magari concedo a questa ricerca assai ´più tempo.

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