venerdì 7 dicembre 2018

NE FAREMO UNA COPIA

Ne faremo una copia
che prima che io vi lasci
vi sia data.
Arruginisca il sangue nelle vostre strade,
vicoli lastricati a fatica,
viali depredati degli alberi
dalle chiome rimaste riflesse sull'asfalto
degludito ai bordi da sciacalli viandanti,
pellegrini diretti alla città
santa da candidi effluvi di legumi
evaporata.

Chi salvare da questi disastri, 
chi risvegliare dal torpore
annubilante dei loro
affumicati orizzonti
mentre rane pancia all'aria
libere gracidano il loro sdegno?

Quoziente intellettuale poco oltre lo zero
assoluto; affetti gonfiati
di caldi vapori che annullano percezioni;
lampi rumorosi, tuoni lividi
che scalpitano pronti a ferire
malignamente corrodendo
e trasudando veleni.

Io sono in attesa.
Noi siamo in attesa
di qualcosa miracolante
che innalzi gli alberi da terra
e allontani il risucchio dei mari
oltre l'orizzonte, guastato da nuvole immonde.


04 dicembre 2018

*****








22 commenti:

  1. In queste tue ultime liriche, bellissime, sei molto crepuscolare, forse sarà il clima che suggerisce riflessioni sulle "cose" "alte" "ultime", "cose" su cui prima o poi tutti dovremmo riflettere. Ciao Vincenzo e grazie per queste tue parole-riflessioni.
    sinforosa

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    1. Me ne sono reso conto anca mi. Stanno venendo così adesso, percché io scrivo quasi ogni sera quando tutto è silenzio quasi sotto dettatura, e non correggo che raramente.
      Mi arrivano solamente immagini-riflessioni.
      Non è l'atmofera natalizia, quella non mi ha mai ispirato un bel niente. Prendo la vita come viene ed i miei versi pure.
      Grazie, mi fai fare altre riflessioni. Dipingere e riflettere è tutto quello che so fare.

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  2. Condivido quanto scrive Sinforosa. Una bella poesia che merita riflessione e comprensione

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    1. Grazie Albert. Sono rimasto per un attimo, una volta scritta, col naso in su, dubbioso se postarla o meno. Poi l'ho datata e messa in bozza. Data la reazione vostra penso di aver fatto giusto.

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  3. Vincenzo... scrivi e non correggi e va benissimo così!
    Di getto, cotte e mangiate come dici tu, sono più vere, spontanee. Ci sei tu dentro con la tua saggezza data da una lunga vita piena di esperienze, giunto in un periodo in cui hai voglia di fare un riepilogo della vita in generale, considerazioni... in cui hhai ancora qualche dubbi0 e molte domande. Le risposte arriveranno poco per volta ma arriveranno
    Bacio!

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    1. Le cotte e mangiate hanno un senso di canzonatura, almeno nei miei intenti, qui invece sono esplosioni di un magma che mi trovo dentro senza cercarlo. È vero, non correggo mai, come dai bei tempi de liceo: trovavo stupido fare la brutta, sarà pure che non ho mai avuto problemi grammaticali, sintattici e di eloquio. Insomma non avevo bisogno di riguardare, mai. Le fraso scorrevano lisce in un intimo correlamento. Per questo ci trovate tanti errori di battuta, perchémi annoio a rileggere e mi fido del mio estro....finché ci sarà.
      Mi hai fatto ridere alludendo alla mia saggezza. Chi, io?
      Devo sbattere col muso su un muro, sgrugnandomici prima di accettare che lì ci sia un muro.....ahahahahah

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    2. Sì, tu! Anche se non lo vuoi ammettere!
      Ti piace fare il gradassetto, lo sbruffoncello ma in fondo la saggezza è tua prerogativa. :)

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    3. Eh la peppa! Quasi quasi mi convinci: sono troppo saggio e mi costringo a prendere per il culo il mondo, a cominciare da me medesimo per illudermi di essere un giovanottello spensierato.
      Ahhhhhhh Ahhhhhhh Ahhhhhhh
      chi mi ha fatto il solletico?
      Sto ridendo come un pazzo a tutto gargarozzo
      :-)))))))))))))))))))))))

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  4. " Chi salvare da questi disastri "
    Io salvo te che ti rendi conto di chi vuole annichilire questo nostro mondo in cui si è perduto ogni senso di pudore, nei gesti e nelle parole, negli sproloqui che vengono da un pulpito marcio.
    Cri

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    1. Oh grazie salvatrice!
      Mi domando dove ceri predicatori poggino i loro piedacci, visto che i pavimenti dei loro pulpiti son fradici delle loro brutture.
      Chi salvo? Nessuno di questi predicatori di jatture. La loro bava è merda arroventata.

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  5. Sempre forti i riferimenti alla morte e ad una sorta di ipotetica clonazione per lasciarci una copia di te che forse questo genere umano così patetico e disgustoso non merita nemmeno

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    1. Non posso non pensare a quello che viene dopo, anche se convintissimo che sia il NULLA....con qualche dubbio.
      Vorrei che di ognuno di noi, che siamo o dovremmo essere i buoni, potesse lasciare una copia di sé.
      Come sempre hai preso in pieno la giusta interpretazione...ma che te lo dico affà.

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  6. Io non salvo nessuno. Faccio fatica a guardare me stessa.

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  7. Salvatevi tutti, ma lasciatemi andare.
    Tanto, comunque, non se ne esce vivi da questa vita.
    P.S. No, non è l'annunciazione di un suicidio o un appello in preda alla depressione, ma stamattina va così.
    Raffreddore, febbre, ciclo mestruale, dissenteria e mal di testa.
    Mi perdoni? :P
    P.P.S. I tuoi versi sono sempre molto intensi, e non vorrei rovinarli con questo commento sciocco, ma visto che te la ridi per la Pat, è giusto infierire un po'. ;)

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    1. Ci sarebbe da scriverlo a caratteri cubitali se non fosse che pretendo di essere io a decidere quando. Fammi essere determinante almeno nello stabilire quando se non si può "come".
      Ti manca darti due martellate su quel callo del mignolo sinistro per passare un eccellente Natale. Fai tu.
      P.P.S. D'accordo sull'intensità dei miei versi e sul fatto che io e Pat abbiamo un rapporto ideale tra uomo e donna (io piglio per il culo lei r lei prende per il culo me) dato che abbiamo una gran virtù: non ci offendiamo mai.
      Vuoi starci anche tu, oppure ho capito male?

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    2. Ahahah
      Detto così sembra un'orgia, e no... Non faccio questo genere di cose.
      Ma sì, non mi offendo mai, e prendo sempre tutto a ridere.
      Come si dice, già la vita è amara, no? ;)
      P.S. Il callo sul mignolo mi manca.
      Mi sento quasi fortunata..

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    3. Parlavo di cose serie trattate come scherzi e non...quel genere di cose.
      Mai tentate sul web. Sono certo che obbligherebbero a disumane contorsioni che non mi piacevano neanche a 20 anni.
      Pensa te adesso....

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  8. Io forse alla fine salverei le persone che si sforzano di essere buone, di non nuocere, di non ferire, quelle che ogni giorno provano ad essere la miglior copia di se stesse!

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    1. Ben entrata, Federica R.
      Insomma, se ho capito bene, tu salveresti circa l'un percento dell'intera Umanità. La creme de la creme.
      Perfetto.

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  9. Salve
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    Cordiali saluti.

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