Cari amici di Enzo,
è passato un po' di tempo dall'ultimo post. Quest’anno e stato movimentato, però finora stiamo tutti bene. Speriamo che anche voi state tutti bene.
Pensiamo sempre al nonno e ho pensato di condividere con voi una delle sue poesie.
Vi auguriamo una splendida stagione prenatalizia. A presto, Annamaria e Cristina
IL VENTO GIÀ NE PARLA ALLE COLLINE
Non lo sapremo dunque mai?
E l’anima soggiace pietosa al tempo,né la memoria muta inganni alla pudica fronte dell’ultimo uomo che nasce su questa terra.
E cosa dovremmo sapere? Perché il fratello uccide il fratello, e ne bacia la fronte morente; perché la giovane donna violata nei boschi maledice la vita che sente metterle rami in seno - e tu, madre, fremesti e fosti donna quando agitai il mio vento entro di te -.
Questo dovremmo sapere. Ma non basta. Ecco. Io dico che qualcosa ancora deve nascere: e il vento già ne parla alle colline in ascolto, alla brughiera delle gazze e dei merli. Tu nel mio cuore, cara, attendi, vivi la pietà dell’umana mia stagione al declino:
noi adesso lasciamo noi stessi agli inizi di una vita che nasce appena, umida della morte dei padri.