lunedì 28 gennaio 2019
SUONO DI CAMPANA
Suono di campana si scioglie lungo i monti,
frana infilandosi tra gli alberi
nella vallata ove gelido scorre il torrente
immerso nei suoi rumori rimbalzanti.
Qui finimmo un'estate e trascorremmo
un autunno sconfinato tu ed io,
dimenticata entrambi la durata dei giorni,
delle notti e del nostro esistere.
Il tepore dei tuoi occhi su di me,
lo sfiorarmi leggero delle tue mani levigate
che mi cercavano, il tuo respiro
convulso dentro la mia bocca,
nulla è mutato o dimenticato
nulla è ancora concluso.
10 gennaio 2019
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Che bello avere qualcuno accanto con cui dimenticare la durata dei giorni.
RispondiEliminaÉ questa la vera poesia.
E spero che la tua fosse dedicata alla tua sposa, con cui tutto é immutato.
Vero, è molto bello ed appagante.
EliminaAnche se per natura, che non riesco a reprimere, un pizzico di sale e di peperoncino col mio quotidiano romperle le scatole, cui lei da una quindina d'anni si è imparata a rispondere per le rime, mi viene sempre spontaneo.
Naturalmente la poesia è scritta da me per lei e quello che ci lega. Ho sempre trovato stupido, perché tipico del maschio rampante ed arrapato, quel cercare ad ogni costo un accoppiamento con la bella figa estemporanea quando il tesoro ce lo hai in casa, ma lo sottovaluti peché tanto lo trovi sempre lì a disposizione....finché lo trovi.
Suono di campana...,
RispondiEliminafrana infilandosi tra gli alberi"
Il suono di campana che "frana" è semplicemente straordinario, sublime! Vale da solo la poesia che di per sé à stupenda.
I tuoi commenti sono straordinari Daniele, altroché. Ogni volta li aspetto con ansia e mi fa estremamente piacere sentirti in sintonia con me e per come scrivo. C'è naturale feeling tra noi. Anche io trovo straordinario il tuo modo e la tua ars scribendi.
EliminaCondivido il commento di Daniele, e non solo per il suono che frana, splendida immagine della caduta/dispersione di un suono e della sua durata di vita.
EliminaTutta la poesia è un distendersi, propagarsi e posarsi di emozioni, davvero bella, carissimo
Contento che tu apprezzi la poesia e quel suono che frana.In risposta a Cristiana ho detto che a mepiace particolarmente "rumori rimbalzanti" per il ricordo visivo ed auditivo di una cascata vista di recente. Le espressioni nascono dentro, a volte per pura sensibilità, a volte da ricordi recenti, lontano e magari lontanissimi. Una volta si diceva ti rimangono nella penna, oggi si potrebbe piuttosto dire sotto i polpastrelli. Il concetto è lo stesso, cambia il mezzo tecnico usato, anche se io continuo a scrivere a mano con la mia vecchia Parker.
EliminaBuona giornata.
Complimenti per i bei versi.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Grazie sor Vincè. Arisenticce.
EliminaBona serata.
"...il tesoro ce l'hai in casa"
RispondiEliminaComplimenti prima come uomo e poi come poeta !
Non era una frase di circostanza, lo penso veramente. Un mio amico per il suo stupido vizietto ha distrutto una meravigliosa famiglia; si è alienato un vero amore durato 20 anni rimanendo solo a piangersi sopra come un cretino. Ha chiesto aiuto a me che avevo visto nascere la loro unione. Ci ho provato: buca."Come è andata?" mi chiese. "sei uno stronzo". La mia desolante risposta.
EliminaSei un magico alchimista che riesce a trasformare il suono in una cascata.
RispondiEliminaCristiana
Magico alchimista? A me piace molto "rumori rimbalzanti" che mi sono trovato tra le dita quella sera del 10 gennaio. Appena scritta mi sono chiesto da dove l'avevo fatta scendere. Non poteva essere un caso. Pensa e ripensa mi sono finalmente ritrovato davanti le cascate -fragili ma stupende- del bosco di Baden Baden. che AnnaMaria ed io avevamo visitato una domenica pomeriggio in estate. Un'impressione fulminante uditiva e visiva: l'acqua che rimbalzava su sassi sporgenti mandando suoni melodici e suadenti. Quella visione e quet suoni adesso da allora convivono con me. Niente di miracoloso, insomma, e meno male! Sono forse più sensibile di tanti altri, ma non faccio miracoli: aggiusto e metto insieme armonie, colori e suoni.
EliminaCi sono delle "fortune" che iniziano franando e poi diventano il mare calmo della sera che ci accompagnerà per il resto della vita.
RispondiEliminaPoesia meravigliosa.
Tu hai già iniziato la fase in cui l'amore con la A maiusola ti sta lievitando dentro e capisci la fortuna che ti è capitata.
EliminaMi viene in mente una frase che mi disse nel secolo scorso Remo Raggi un grande amico mio dei miei tempi romani, uno sciupafemmine incallito sposatissimo, ma sempre a caccia di prede. Mi disse: "Enzò, tu mo' te sposi e visto che sei 'n trovagnocca della madonna pure tu, fra 'n po' te ne accorgerai: te poi scopà puro Sofia Lorene, Marilin Monrò ma ricordete che la mejo scopata te la fai co tu moje"
L'ho capita dopo. Perché ci metti l'anima e tutto l'amore tuo e di lei. Quel sentimento sta nascosto in fondo al mare della tua anima che tu vai a scovare un po' per volta, ed è la più bella scoperta che fai. Grazie per la tua meraviglia.
Voglio anch'io un AMORE così!... Ed giuro che ho il broncio come mio figlio quando desidera di cuore una data cosa.
RispondiEliminaOh, quanto mi piacciono i tuoi versi quando vertono su passione e tenerezza *_*
Sto pensando che forse sono proprio la passione e la tenerezza che ispirano parole che sembrano tirate giù dalle nuvole in volo.
EliminaTe l'ho già detto - e se non l'ho fatto lo scrivo adesso - che tua moglie è una donna fortunatissima? <3
RispondiEliminaDici? Grazie a mio nome ed a suo nome, anche se in questi ultimi tempi le faccio un po' mancare la mia presenza morale, un po' perché sono convinto che lei stia sempre cinque centimetri del suo naso davanti a me, e poi ci metto pure un po' di luna mia storta. Perchè? Sai come siamo noi uomini quando non riusciamo più a dominare le nostre azioni con nonchalance? Siamo dei rompicoglioni istintivi e ci va tutto storto.
EliminaCiao, buona serata.
Le poesie sono uno spettacolo leggerti per me è come ascoltare musica classica.
RispondiEliminaAlla prima occasione la declino a mia moglie, chiaramente dicendo che è mia (perdonami), poi ti faccio sapere com'è andata.
Mi fai un grande omaggio: mi tratti come un amico di Charles Baudelaire, che leggeva a sua moglie poesie inedite del grande poeta mai affermando, ma neanche escudendo che fossero sue.
EliminaE Baudelaire gli teneva il sacco.
Quindi, prego, fai pure.
Stupenda! Il tempo che più non esiste perchè io sono con te e tu con me e siamo una persona sola...
RispondiEliminaNerudiana quasi nel suo essere erotica e piena d'amore
Al nerudiana non ero arrivato, ma in effetti mi sovvengono adesso alcuno versi di "Venti poesie d'amore e una canzone disperata" che non rileggevo da anni, forse gli stessi cui alludi tu.
EliminaA proposito, dove eri finita ultimamente? Problemi?