sabato 19 gennaio 2019

STERILI CONIUGAZIONI

Sterili coniugazioni da un po' di tempo
si affacciano venute dal nulla
alle mie finestre, credo per scrutarmi dentro,
credo per sollevare croste dai miei aguzzi
angoli oscuri,
penso curiose,
penso atterrite da silenziosi
mantelli che le ricoprono
mimetizzando la mia oscurità
alle colpevoli note che tento di nascondere.

E così invece di spalancare,
di offrirmi impudicamente accendendo 
tutti i miei fuochi,
io occulto dentro buchi nel cemento del muro,
che inghiottono spazi smisurati,
questo mio desiderio di ordine e di chiarezza,
questo suffragio universale all'impotenza,
ingannando me stesso per primo,
poi tutti i me stesso a divenire,
poi le ombre oblique
di me stesso, 
poi colei che già mi cerca
tenendomi il fiato sul collo
e che non si allontanerà da qui
senza di me.


03  gennaio  2019


*****


23 commenti:

  1. E' triste Vincenzo.
    Quella che non si allontanerà senza di te chi è? La morte? Non pensarci! Hai ancora troppo da dare e da dire e noi siamo qua pronti a ricevere ed ascoltare.
    Sì, forse un bilancio si può fare. Forse si possono avere rimpianti o rimorsi ma la vita è ancora davanti a noi nonostante tutto.
    Bacio

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    1. Mi sembra che ho evidentemente accennato alla morte. Non è un mistero che si debba morire, per cui non la temo. Se un male non è evitabile è giocoforza accettarlo ed accoglierlo come si conviene.
      Sicuramente io un bilancio l'ho fatto senza rimpianti per quel che concerne il mio comportamento nel mondo, senza rimorsi di sicuro: il male che ho fatto sono acidenti che si sono sottratti alla mia volontà, perché io avrei voluto poter realizzare soltanto il bene.

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    2. Per esempio fare del bene a te.
      Ce vôle poco assà: ce famo na boccia de Barbera insieme e poi ronfamo.....

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    3. Mica vorrete darvi al Barbera senza di me?...

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    4. Solo i fetenti hanno paura della fine e si attaccano alla vita come larve alla carcassa. Avrei qualche esempio...

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    5. Ma ti pare una cosa lecita? Anzi, porta tu una bottiglia di Barolo e così ci sbronziamo ben bene, perché sbronzi e in tre si ronfa meglio.

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    6. Tutti i veri fetentoni hanno paura di perdere il loro predominio.
      Ho esempi anche io, a josa.

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  2. ALLEGRIA, diceva Mike .
    Scherzi a parte, perché ti tormenti con pensieri che non avranno mai una risposta.
    Le cose non si possono cambiare, né quelle passate, né quelle che verranno.
    Sei un uomo colto e responsabile i tuoi scritti dimostrano la correttezza e la sensibilità del tuo animo.
    Se hai qualche scheletrino nell'armadio, deve essere minuscolo ed evanescente.
    Cri

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    1. Non mi tormentano pensieri oscuri e dolorosi, ma fanno parte della mia posologia di uomo. Sono uno dei motivi predominanti della mia attuale fase poetica. Mi arrivano attraverso canali interni e misteriosi voci che mi rammentano questo mio stato precario, ed io traggo da queste considerazioni l'humus per nuovi componimenti, come se non potessi liberarmene.

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  3. Sono sterili come dici tu. E allora, fai di queste coniugazioni un momento di riflessione e poco altro. Momenti come questi li hai già conosciuti e ancora li incontrerai. Intanto quella là, lasciala fuori dalla porta, che c'è tempo.

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    1. Sterili certo perché non alterano la mia fisionomia di poeta, la mia complessità di abitante di questo pianeta, di militante di questa Umanità.
      Quella là può stare fuori la porta oppure seduta in anticamera. Sono pronto a portarle un caffè con una tazzina del servizio di porcellana buono buono che non usiamo mai.

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  4. Molto autobiografica. Queste "coniugazioni" per nulla sterili, sono frutto dell'animo di un poeta che riflette e vive ogni emozione della vita al massimo e con intensità. e vuole sfuggire a ciò che non ama. E questo occultare pare quasi diventare una mimetizzazione metaforica per ingannare soprattutto "lei"… Forse non la si inganna, ma di tempo per "fotterla" ne hai ancora amico mio

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    1. Dai un altro indizio di capacità intuitiva e introspettiva. È esatto quel che intendi.
      Ingannare è difficile, più di "fottere". Sí, credo di avere ancora tempo. Tu invece, e tutti i genoani avete appena 90 minuti più il recupero per "fottere" i milanisti stasera. Ma fatelo por favor. Grazie anticipato da parte di chi è nato per soffrire da interista.

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    2. Caporetto. perso 2-0 io ero anche allo stadio sic...

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    3. Accidentaccio! Ritieniti consolato da un maestro di Caporetti, sob sob...
      Tieni duro amico mio...arriveranno tempi migliori e non sarà sempre inverno.

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  5. Rimango della mia idea: le tue poesie dovrebbero conoscere margini di lettura molto più ampi, perché in tanti meriterebbero di poter catartizzarsi - ma si può dire? - nei tuoi versi. La tua è una poesia che va oltre, è POESIA.

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    1. Irene ce lo so e ti ringrazio per l'apprezzamento e la valutazione. Ma io aborro pubblicare a mie spese e questo nuovo metodo di autopubblicarsi. Ci sono Case Editrici che pubblicano solo poesie, ma devono essere libretti di non più di una cinquantina di pagine. Il mio guaio attuale è che io h tutto registrato su Word quello che ho di antico, e sul portatile ho Window 10 dove Word non c'è. Devo comperarlo e inserirlo. Continuo a ripetermelo ma sono proprio uno schifo: dopo mezz'ora non ci penso più.
      Catalizzarsi? Io avrei detto sintonizzarsi, ma forse va bene anche così, perché il senso è chiarissimo. Ciao bella donna.

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    2. Vincenzo, devi far fare il lavoro sporco ad una delle tue nipoti ^_^, ne vale la pena!
      L'autopubblicazione NO, quella giusto per levarsi uno sfizio personale.

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    3. Esclusa l'autopubblicazione.
      Nipoti a disposizione ne ho una, ma sta nella centrale dell'ALDI e dirige il settore nuovi arrivati, gli apprendisti ed è sempre in attività. Lei poverina per me farebbe tutto, sono io che non chiedo. Non è alterigia, ma se posso faccio altrimenti rimando. Sono fatto così. Vedrò il da farsi, adesso che tu mi ci hai fatto pensare.

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    4. Ci sto pensando.
      Penso, penso e quando penso tanto, certe volte mi viene sonno...

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  6. Salve
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