domenica 5 marzo 2017

VITA SENZA TRAGUARDO


Guardatemi ma non toccatemi:
sono infetto. Troppo dolore ho visto,
troppa aria ho respirato che sale
da questa terra che brucia.

Tante mani ho stretto sudaticce
e gelide, mani di traditori,
di bari, di falsari,
di colpevoli di delitti immaginati,
solo pensati, mai compiuti per viltà
da gente che cambia paese ogni notte
inseguita da rimorsi,
da creditori e da usurai

perché queste sono state le mie frequentazioni
quotidiane per mesi e per anni.

Ho banchettato insieme ai ladri,
coi lenoni ho giocato a carte,
eterne partite a scala quaranta,
Goriziane con spacciatori di cocaina
che tra una giocata e l'altra
vendevano anfetamine e puntavano
tutti i soldi dell'incasso giornaliero;

che poi forse erano tutta gente perbene
come te, come lei, come voi e allora
il malfattore ero solamente io
mascherato da prete, da poliziotto,
da giudice, da condannato innocente,
ma solo tu occhi di cane per me,
solo tu senza scappare mai via.

Ho infangato il buon nome di mio padre
calpestato i ricordi di mia madre
per essere apprezzato come un uomo di mondo

perché la famiglia non conta, anzi ti lega
mani e piedi se vuoi far carriera;
e se vuoi fare un sacco di soldi
conta piuttosto quanti figli di puttana
conosci, quante mogli di pezzi da novanta
ti porti a letto, o quante marchette
fai coi loro mariti, coi loro amanti.

Ho concluso il mio ciclo due o tre volte
per tutte le vite che mi sono inventato
galleggiando sempre come un sughero
inaffondabile in un mare di sterco
e di immondizia, senza insudiciarmici
perché chi gronda merda non può
sporcarsi di più.

E adesso tuffarsi nell'ultima ondata
di veleni, tra fumi acri che serrano la gola,
fare un'ultima curva, tornare
indietro, lasciarsi dimenticare
per tentare di raddrizzare
questa vita ormai senza traguardo,
e che finisca sto schifo
in qualche modo,
in qualunque modo,
purché finisca.


***

Maximiliansau, 03 marzo 2017

***




12 commenti:

  1. Che ti devo dire Vincenzo?
    Sei stato chiarissimo! Temo però che sia la vita "normale" di chi vuol fare strada senza faticare... e ic riesce meglio di chi suda per il lavoro.

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    1. Ti sei dovuta sedere? No, me ne compiaccio.
      Per la chiarezza: non è uno spaccato della mia vita trascorsa, qualcosa di autobiografico c'è ma non ti dirò cosa.
      Guarda però che in quella "vita normale per fare strada" si fatica tantissimo e si rischia tutto, anche la vita. Si devono rispettare regole e parametri che nemmeno immagini, e tutte le chiacchiere sulla Mafia e le altre associazioni a delinquere organizzate sono sparacchiate a casaccio.
      I giornalisti che ne parlano o non ne sanno un tubo, oppure sono quelli che tengono il sacco aperto ai ladri. Mafia, 'ndrangheda, Camorra e Massoneria sono cose maledettamnte serie, per questo pressoché inestirpabili dal nostro cosiddetto "zessuto sociale".

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    2. Oh su quello hai perfettamente ragione! Parlano e scrivono per vendere e basta. Giornalettai non giornalisti.
      Sulla vita normale anche. Chi non è squalo fatica e non arriva a fine mese o alla pensione.

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    3. Chi non è squalo è cibo per chi è squalo.

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  2. Uno spaccato sociale misto anche a tuoi momenti personali: bellissima. Io poesie come queste, quando le scrivo, le chiamo "ibride" perché mescolano ingredienti legati a te stesso con altri legati a fatti della società contemporanea.

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    1. Giusto quell'ibride, riferito a testi di esperienze personali e di fatti quotidiani di un certo tipo, ma da quando ti leggo ho aperto un nuovo cassetto nel mio cervello: si può eliminare la retorica e scrivere quello che scrivi tu, essendo te.

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  3. Un agghiacciante coacervo di ostacoli che si possono trovare nel corso della vita, che la nostra società non è mai riuscita ad arginare, anzi sarà sempre peggio.
    Cri

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    1. Stamattina alla TV sento parlare di porta corazzata in camera da letto, di allarme piazzato in corridoio; e al gabinetto? Se mi alzo di notte per un bisognino devo attivare l'allarme anche lì dentro oppure basta una porta corazzata?
      Ma dove vi sta trascinando questo Stato che non esiste e non vi tutela nemmeno in casa vostra mentre dormite?

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    2. E soprattutto mette "uno contro l'altro", scatena guerre tra poveri, chiude centri sociali cosicchè ognuno se ne stia sempre più rintanato in casa propria.

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    3. Insomma secondo me questo Stato -dominato da una parte politica che ha dimenticato l'essenza del suo esistere e del suo impegno politico di sempre- trascura il suo popolo, si trasforma in un officina di perparazione (al cambio della Costiruzione, al Referendum, al Comgresso PD, e poi alle elezioni) e si dimentica di legiferare le leggi più urgenti raccontando nei media cartacei e nei telegiornali paurose menzogne, come quella che l'Italia sta riprendendosi. Allora chi ci spiega il perché negli ultimi 12 mesi quasi 90.000 giovani sono andati all'estero? Sono tanti sai, ma proprio tanti.
      E poi perché non costruire una dozzina di carceri moderne per 10000 posti? Darebbe lavoro ad aziende in crisi, a centinaia di operai alla fame e impedirebbe il sopraffollamento delle nostre carceri che obbliga certi giudici a mandare ai domiciliari (!!!) cioè in libertà fior di delinquenti. Se ti danno 10 anni e dopo nove mesi sei fuori quelli vengono dalla Russia a delinquere in Italia.

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  4. Mi pare un quadro perfetto, sintomatico delle stagioni che stiamo vivendo.
    Non si va da nessuna parte ma si marcisce tutti insieme all'inferno. Che poi, l'inferno, lo abbiamo voluto noi...

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    1. "...si marcisce tutti insieme all'inferno". Dici il giusto aggiungendo che è ciò che abbiamo voluto. E sai quando è incominciato l'inferno? Una sessantina di anni fa, nel periodo del Boom italiano, quando la gente, sicura che tutto oramai andasse in discesa, si è disinteressata di controllare ciò che i suoi governamti facevano, ciò che la politica stesse combinando sotto sotto ed ha lasciato ai manigoldi di allora il volante della macchina. In quel momento la parte più marcia della politica ha preso il sopravvento su quella ancora sana divorandola ed arrivando all'omicidio. Sto parlando di Aldo Moro. Un omicidio di Stato per eliminare il più forte oppositore ad un Sistema che nasceva e si rinforzava ogni giorno. Moro non era un santo, come non lo era Berlinguer ma insieme volevano quella che allora veniva definita "la svolta a sinistra", non santa né casta ma solamente legale. Lì è iniziata la fine. E "Tangentopoli" è stato il mezzo illecito, camuffato da legalità, per eliminare la DC, Craxi e il vetero PCI. Siamo nelle mani di massoni e di mafiosi, ben saldamente.
      Come vedi hai di nuovo ragione tu: "lo abbiamo voluto noi...".

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