mercoledì 15 marzo 2017

UOMINI BOCCA DI MIELE


Uomini bocca di miele,
parole mandate a memoria come poesie
declamate con indifferenza
a donne diverse per un unico scopo:
l'esaltazione dell'ego,
la voglia di volare sopra le teste
di tutti senza nessuno sforzo
solo pronunciando poche parole
fritte e rifritte.

Sono specchi lucidati
per occhi sbarrati dall'entusiasmo.

Io invece solo una pozzanghera dove bagnarti
i piedi, perché specchiarti non puoi
nell'acqua sporca;
eco lasciato dell'ombra come quando
si rattrappisce il vento dentro
una caverna con grida sommesse.

Si estingue in un attimo.

Con lui il sentimento della leggerezza,
la voglia di ghermire della vita
almeno un palpito
e tentare invano
di abbattere questa incapacità
di gioia, di esternare la gioia,
di viverla insieme trasmettendone
il flusso a chi non si è mai stati 
capaci di dire "amore mio".

Solo ingobbirsi
in un angolo al buio
silenziosissimamente.

***
Maximiliansau, 8 marzo 2017

***

27 commenti:

  1. Uomini bocca di miele per attirare api golose
    Uomini bocca di miele per chiudere nel loro favo, come gabbia le api golose
    Meglio una pozzanghera scura e limacciosa che fa vedere quello che e' veramente senza finte maschere e false delizie.
    Ciao Vince'

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    1. Ho scritto un inno all'ipocrisia maschile, troppo diffusa da sempre, aumentata a dismisura in quest'ultima generazione dall'uso dei social così disinvolto. L'uomo è per natura un bugiardo ciclico, capace di ripetere quasi in contemporanea solo spostandosi a volte solamente di quartiere le stesse parole di miele,magari nella stessa giornata.
      Quando poi capita a lui la botta, quando cioè si innamora e trova l'osso duro da rodere, reagisce in modo così scomposto: occupando un telefono ad ogni ora; lamentandosi in continuazione fino ad arrivare, nei casi peggiori, ad orrendi delitti.
      Non dimentichiamoci della buffonata, tutta italiana, del delitto di onore: si uccideva una moglie ingombrante, o una fidanzata appiccicosa per sospetto tradimento, pagandola al massimo con tre anni di carcere.
      Abolito dal nostro codice dopo anni di lotte e di vergogne.
      Ciao Fiorè.

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  2. Ipocrisia maschile che, hai ragione, con i social è diventata ancora più vile e pericolosa. Trovo il titolo sublime ed i tuoi versi come sempre incisivi come lame affilate. Ed ha ragione Fiorella meglio essere pozzanghera sincera che specchio infame e bugiardo

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    1. Credimi che non sono un masochista, ma ammetto in gioventù di non essere stato uno stinco di santo. Non ho però mai fatto soffrire una ragazza in fiore per il solo gusto di vederla torcersi le budella. Stavo a Roma, città immensa dove girato l'angolo non ti conosceva più nessuno e mi davo alla pazza gioia della mia gioventù. Ma alle prime sbandate ho capito di essere stato troppo cattivo e superficiale, e allora ho cominciato a cercare la mia donna. Quando l'ho trovata non l'ho fatta soffrire.
      I tuoi apprezzamenti li gradisco moltissimo.

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  3. Parli di ipocrisia maschile e hai ragione però senza la "scenaggine" femminile non avrebbe anche vita.
    Comunque, al di là di tutto, una pozzanghera dà sicurezza ed è quello che le donne cercano. Ho scritto donne non femmine.
    Pooi, perchè una pozzanghera deve per forza essere brutta? Chissà quali tesori nasconde ;)

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    1. Scriviamo a quattro mani "teoria della pozzanghera sporca ma verace". È vero, non ci si vede bene dentro e tutto ciò che è velato di mistero è interessante.
      Quanto al rapporto ipocrisia maschile - "scenaggine" femminile, siamo al vecchio indovinello di chi sia nato prima l'uovo o la gallina.

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    2. Quando lo scopri me lo dici vero? :))
      Diciamo che sono complementari, senza l'uno l'altro cessa di esistere

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    3. Come complementari siamo noi, uomini e donne.
      Però qui si mormora che sia stato creato Adamo per primo...poi, sentiti i lamenti salire dal Paradiso Terrestre Dio gli regalò Eva e da quel momento....Adamo si calmò...ma iniziò Eva a rompere e ancora non la smette di lamentarsi...ahahahahaha :))

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    4. Ah, ma vuoi la guerra eh ahahhahahahaha e guerra sia! prrrr
      Visto da dove proveniamo, da una vostra costola, non lamentatevi. Era il materiale che era difettoso ahahhahahaha
      Un bacione e prendiamola con allegria altrimenti...

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    5. Tutto sommato ci è andata bene, il fatto intendo che ce l'abbia costruita su misura da una costola; perché se qualcuna obiettasse quel che hai obiettato tu, materiale difettoso, ci si pptrebbe anche ridere come consigli tu. Pensa però se Dio avesse pensato di crearla da un'altra parte anatomica nostra.....sentirsene rinfacciare la difettosità avrebbe mandato in bestia l'intera metà masculina del creato, più alcune dell'altra metà.....

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  4. Alla fine di sta costola me venuta fame, e penso alle costolette alla griglia, e alle coradelle...ve possino...e non posso magna'...
    Bona notte a tutti, la sora Fiore'

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    1. e le puntarelle sora Fiore'? Ahahaha ciao Fiorella.

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    2. Le coratelle...le puntarelle...ma sentile ste golosone. E le cime de rapa no? Magari cotte in padella con un filo d'olio e un po' di polpa di pomodoro, ché dove sto io non si trovano e me le devo sognare che poi casco pure dal letto?

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    3. Le cime di rapa si saltano in padella con olio, aglio e alici sott'olio.
      Prova :-)

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    4. Olio, aglio e poi saltate in padella. OK!
      Mai fatte con le alici, ma considerato l'amaro delizioso delle cime di rapa direi che ci hai azzeccato. E poi come darti torto? Appena ne trovo ci provo.

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  5. Una delle tue poesie migliori.
    Che a vederti come una pozzanghera sporca ho riso per un po'.
    C'hai ragione, avete una faccia da culo che non ha eguali nel mondo.
    Capaci di dire tutto e il contrario di tutto in un solo attimo.
    Solo che a volte le donne, sono anche peggio.
    Per cui, spero solo tu abbia trovato il modo di dire "amore mio" almeno una volta nella vita. Che quello lo dite difficilmente e se lo dite di solito è vero.
    Abbraccio.

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    1. Ho capito perché sei stata assente alcuni giorni: stavi forgiando a caldo la corazza, l'elmo, lo scudo e la scimitarra e adesso a cavallo d'un caval meni fendenti a chi tocca nun s'ingrugna.
      Hai detto tutto benissimo tu, lo sottoscrivo, anche la storia della faccia che è un culo con orecchie. Adesso mi dirai che voi donne avete imparato da noi...che dovete farlo per legittima difesa...che rispondere ai colpi non è uguale a menarli per primo...forse è tutto vero, ma dimenticate le parole che una madre dice al figlio maschio quando si accorge che si stia innamorando: "stai attento, che le donne sono scaltre e ti vogliono incastrare", e se te lo dice la mamma tu figliolino innocente devi crederci.
      Una cosa assai bella però l'hai detta, o ti è sfuggita guerriera? E cioè che quando noi, una volta nella vita almeno diciamo "amore mio" lo pensiamo veramente, perché quell'espressione non la usiamo mai. Voi invece la svendete al mercatino delle pulci, per cui traiamone le conclusioni.
      O vedo male io?

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    2. "figliolino innocente" ahahahah questa sì che è bella, quasi divertente!
      Non ho affilato armi non ho bisogno, sei tu come molti uomini ad avere mostrato il fianco. Debolezza e presunzione. Delirio di onnipotenza, devo andare avanti?
      Io non so che donne ti è capitato di frequentare (Annamaria esclusa chiaro) ma l'idea che quelle due parole le diciamo a vanvera come ti viene?
      Per quel che so e che conosco anche noi le diciamo raramente (a meno che non si tratti di un figlio) e ponderiamo bene quando è il momento di farlo. Invece voi non la usate mai perché altrimenti la direste a sproposito!

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    3. Ma che te sei magnata, ragni e sorci?
      Ammappete ahò che scimitarrate a la a chi cojo cojo.
      Io ho scritto una poesia con tutta la sincerità che posseggo e con tutta la stima per la DONNA -maiuscolo d'obbligo- che provo da taaaanto tempo, quasi da quando sono nato. E tu che fai?
      Debolezza e presunzione.
      Delirio di onnipotenza.
      E che tipo di donne ho frequentato.
      Il meglio che c'era NON a disposizione, perché me le sceglievo sempre belle e intelligenti, altrimenti non me ne fregava niente. E con quelle bellissime si fatica tanto ma se poi sono pure intelligenti non si lasciano abbindolare.
      Ma evidentemente avevo i numeri visto che mi sono portato via AnnaMaria da una concorrenza spietata, io romano con la fama che abbiamo noi romani di sbruffoni nel profondo Nord.
      Voglio sperare che anche voi -alcune di voi, non tutte, dicano quelle parole col contagocce.
      Avrei a questo punt una domandina facile facile.
      Ma se io sono debole e presuntuoso, in delirio di onnipotenza e frequentatore di donne comunissime, insomma una mezza pippa, mi spieghi come è possibile che una donna intelligente come te sia amica mia?

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    4. Ahahah no, mi stavo solo divertendo!
      E mi diverto a stuzzicarti tutto qui. Siamo amici perché ci conosciamo molto bene, a volte ci sopportiamo, molto più spesso ce ne freghiamo e sorridiamo perché c'è un grande affetto.
      Ti abbraccio.

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    5. Ti deluderò:-))
      Guarda che avevo capito perfettamente. Lo hai deto tu: "siamo amici perché ci conosciamo molto bene" e sottolineo il resto.
      Abbraccio ricambiato

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  6. Ipocrisia maschile di cui pullulano i social e non solo, ma lì è più facile...
    Il problema è forse che si spera sempre di trovare un uomo sincero, che sia pozzanghera, che lo sia più o meno, quello che importa davvero è che abbia rispetto di noi, della nostra intelligenza, dei nostri sentimenti...allora altro che pozzanghera! Imparare o reimparare a dire "amore mio" può essere anche un tantino complesso se detto con consapevolezza e ingobbirsi in un angolo...perché mai? Forse la bocca di miele, questa moda ...rende la pozzanghera un poco insicura di sé? La società dell'apparire o quella dell'essere...o apparire per ciò che si è...scegliere chi voler essere e chi volere accanto.

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    1. Il finale del tuo commento è arroventato e azzecchi la diagnosi. Lessi una volta, non ricordo più l'autore, che il bugiardo è un soggetto attentissimo ad ogni particolare -ovvio- che si attorciglia attorno alla "sua" verità al punto di non sapere più distinguere tra il vero se stesso e quello inventato per gli altri. Una sorta di deformazione professionale, obbligatoria per chi mente per abitudine e per diletto. Nei tempi della mia goliardia a Roma -città almeno allora dove girato l'angolo non ti conosceva più nessuno- facevamo un giochino rischioso e per questo attraente: vinceva chi riusciva a farsi contemporaneamente almeno tre ragazze carine ed a farle innamorare. Era un'impresa perché volevano tutte alla stessa ora e le distanze erano gravose. Bisognava -conditio sine qua non- dare sempre il nome vero, ma non l'indirizzo. Lì si vedeva la bravura. Per sganciarle alla fine si dava alle ragazze un appuntamento in un luogo ben preciso, a tutte quante lo stesso giorno e la stessa ora. Io, che stinco di santo mai fui, sono arrivato a quattro, ma me la sono vista brutta perché due delle quattro erano inferocite. Dovetti andarmene da mio zio a Venezia per un paio di mesi.
      Vita vissuta pericolosamente la nostra:))

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    2. E bravo Vincenzo! Per me hanno fatto bene le due a metterti in fuga, che poi Venezia non è questa gran punizione 😊😄
      Non ti chiedo come hai trascorso quel periodo...povere veneziane!
      Scherzo naturalmente, un pochino però.
      Altri tempi, non so se c'era più rispetto prima, nei confronti delle donne, che oggi. Io sono del 1960 e tante cose le ho vissute...certe volte sembra che l'emancipazione, termine che non mi piace...emanciparci da cosa? La schiavitù inflitta dall'uomo?...dicevo, a volte si confonde l'emancipazione con la capacità/diritto di disporre di sé e della propria vita in barba ai costumi!
      Immagino che le bocche di miele peschino nelle insicurezze e nei desideri, nel bisogno di sentirsi amati ed accettati.
      La vita spericolata di allora era lontana da questa realtà, perlopiù cose da ragazzi, mentre le bocche di miele le trovi di tutte le età e senza ritegno.

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    3. Il naturale desiderio del maschio di avere rapporti intimi con una bella ragazza c'era allora come adesso. La differenza era dovuta al fatto che allora una ragazza non più immacolata era destinata al nubilato, oggi sono le ragazzine a prendersi la verginità dei maschietti.
      Un bene o un male? Progresso o regresso? Questi sono tempi differenti come mentalità e freno del credo religioso, allora derimente. oggi praticamente assente.
      Per quel che concerne le ragazze veneziane di quei due mesi non hanno passato guai. Innanzi tutto a Venezia si conoscevano tutte e il giochino non avrebbe mai funzionato, poi io ero romano e quindi pericoloso a prescindere. Terzo, ma non ultimo, avevo accanto mia cugina che non mi ha mollato un istante. Era gelosa del cuginone.

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  7. Quando un uomo ammette che la pozzanghera è un po' torbida, ha già raggiuto un importante grado di consapevolezza e non può essere pericoloso.
    Chi può sfoggiare acque limpide, se non i bambini?
    Cri

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    1. Se qualcuno pretendesse di affermare di non avere mai mentito, sarebbe quella la bugia del secolo. Ognuno di noi ha almeno un segreto che tiene nascosto ben al sicuro nella sua memoria recondita, a volte talmente bene dall'essersene quasi dimenticato. Nessuno dice la verità, tutta la verità, lo giuro. Io sto parlando del passato naturalmente. Per quel che mi riguarda da tempo ho preso il vezzo di presentarmi con la faccia sporca di fango, quasi ostentandola, che forse è ancora più arrogante che camuffarsi da buono e innocuo, ma a me piace essere guardato così come mi sento di essere.
      È la benedetta e sacra ingenuità dei bambini che li rende così trasparenti, ma poi crescono ed imparano da noi grandi a vivere in mezzo agli altri, insomma a mentire per sopravvivere.

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