venerdì 17 marzo 2017

QUANTO BASTA


Ama la donna quanto basta, mai di più,
lascia una riserva del tuo amore per i giorni
migliori, un'altra per quelli peggiori.

Incomincia da quando galleggi
nel suo liquido, appena ti accorgi
del ritmico suono che permette al tuo
guscio di vibrare, ora lentamente,
ora velocemente, quel tum tum tum tum
che non si arresta mai, che ti sveglia,
che ti addormenta, che tranquillizza le tue
paure, che ti rende tanto felice.

Attento: quell'odore che annusi così delicato,
è lo stesso che ti indica la strada
della luce, la strada dei suoni convulsi,
compressi, delle grida che feriranno
le tue tenere orecchie quando
il tum tum tum tum sarà sparito;
quell'odore scomparso per un attimo
infinito lo sentirai di nuovo intensamente
per non staccartene più
quando sarai nella luce.

La tua prima donna.

Poi le altre,
sempre odori diversi, mai lo stesso. Allora
avrai imparato che l'amore è un momento
che dura il lampo di un fulmine;
poi l'intero giorno. poi la notte,
e tu continua ad amare questa e quella,
tutte però rispetta come se fossero 
una sola, la prima oppure l'ultima
non importa, purché tu tutte le rispetti dopo
averle tutte amate. E se qualcuna
di esse ti volesse odiare, tu rendile onore
in cambio, mai disprezzandola,
mai sparlando di lei. So che è difficile.
Tu prova però, vedrai che ci puoi riuscire.
Occorre allenamento, per questo cambia spesso
così eserciterai il tuo senso dell'onore
e del rispetto, e lascia che dicano che tu
sei uno sciupafemmine. Non importa.

Insegui la tua spiaggia ultima
che è quella del buon ricordo
di un lungo percorso che non hai macchiato
della tristezza delle donne che hai
abbandonato. E non cercare mai di vendicarti
se qualcuna ti lascia all'improvviso,
ma riserbale il tuo sorriso più bello
e falle capire che non
la dimenticherai mai, che lei per te
è come se fosse l'unica.

Ama le donne finché sei in grado di farti
amare da loro, di farti desiderare
e odiare, perché amore e odio
camminano mano nella mano
in questo spicchio di Universo.


***
Maximiliansau, 9 marzo 2017

***




16 commenti:

  1. una vera e propria ode all'amore ed alla donna, anche tu senza cadere nella retorica ma toccando l'anima come forse neanche io saprei fare.

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    1. Anch'io dovrò conservare accuratamente i tuoi commenti, sobri ed incisivi. Parole che trovi sempre nuove, mai di occasione.
      Li metterò vicino alle tue poesie. Dal confronto ne esci ingigantito.

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    2. @Daniele, ode all' amore ed alla donna? ne sei certo?
      sembra veramente un vademecum su come prendere per i fondelli non una ma, molte donne, da parte di un uomo (!) (maschio alfa) che le strapazza finchè dura...la sua di passione e poi avanti la prossima.Se questo per te è carezzare l'anima...
      buona giornata a tutti e due.

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  2. Scusa, ma non entra il commento.Ci riprovo.
    Bell'ode all'amore, più che alla donna direi, infatti se togli le effusioni alla madre, può valere anche all'inverso.
    Mi hai ricordato una frase di Marquez (C'entanni di solitudine?) "Il cuore ha più stanze di un bordello"

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    1. Vedo che qualche donna intelligente ancora esiste, che capisce che di ode all'amore si tratta in senso lato, e natutalmente anche alla donna, oggetto di quell'amore come è logico che sia, destinataria di quel "ti amo", "je t'aime", "i love you", "ich liebe Dich", "yo te chiero", "egò s'agapò".
      Marquez diceva bene, benissimo. Io intendevo dire che dovremmo noi uomini -non maschi alfa od omega- ricordarle tutte con rispetto quelle stanze di bordello, magari pure con nostalgia.
      Dal km 12 al km 1012.

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    2. La citazione di Marquez è bellissima, tratta da "L'amore ai tempi del colera". Grande Cristiana!

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    3. Non ne ero sicuro, ma in "Cento anni di solitudine" non c'era quindi, dato che di Marquez ne ho letti due solamente non poteva che essere quello che hai citato tu.

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    4. Tu forse ti ricordi che Marquez è uno dei miei autori preferiti. Dovrei dire il preferito in assoluto.
      Sono andata a cercare la frase completa (non la ricordavo tutta) e ti stupirà per la similitudine con la tua poesia. O forse no.
      "Si può essere innamorati di diverse persone per volta e di tutte con lo stesso dolore senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un bordello".
      Ciao.

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    5. Bellissimo! Non me la ricordavo così articolata. tra l'altro il libro è di proprietà di mia figlia Monica e sta nella sua libreria a Cervignano.
      Mi hai dato una bella soddisfazione, grazie.

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  3. Non bisogna trovare sempre le parole giuste per commentare quello che ti casca addosso, all'improvviso. Colorando il tuo mondo.
    Per questo piccolo capolavoro, onesto e sincero, preferisco il silenzio.
    E grazie.

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    1. Non c'è nulla da aggiungere.
      Faccio solo una considerazione: sono fiero dell'educazione civica e morale impartitami di miei genitori. Sostenevano infatti che in questo mondo non si debbano fare distinzioni di colore di epidermide, di nazionalità, di aderenze politiche né tantomeno religiose, ma che l'unico modo di spartire gli abitanti di questo pianeta fosse dividerli in "intelligenti" e "cretini".
      Felice di trovarti dalla parte giusta.
      E grazie.

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  4. Penso che sia, una bella introspezione nell'essere uomo, il tuo scritto Vince' non mi sembra l'ode al sciupa femmine, ma l'ode all'amore, e non al rancore, si puo' avere un amore com'e cento ma sempre ti lasciano un qualcosa di buono, anche nel brutto.
    Io da donna che ha avuto un marito violento lo ringrazio per quello che mi ha dato, mio figlio, ma questa e'a un'altra storia...
    Credo che tu abbia fatto senza ipocrisie e odi all'amore unico e per l'eternità, un'immagine dell'uomo (non maschio per intenderci) una bellissima dichiarazione d'amore e verso l'amore per la donna o le donne che un uomo possa avere nella sua vita.
    Ciao Vince'

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    1. E anche tu stai dlla parte delle persone intelligenti.
      L'amore eterno non esiste. Si giura a volte quando tutti gli ormoni sono in carica, ma in effetti va interpretato. Per esempio io ed Anna Maria. L'ho vista la prima volta il 24 gennaio del 1960. Non ci siamo più lasciati; non ci siamo mai odiati, né disprezzati pur avendo bisticciato anche da fidanzati e litigato di brutto gli ultimi quaranta anni, un giorno sì e l'altro pure. Quasi sempre a causa dei figli, ma non siamo mai andati a letto col muso duro, dormendo "culo a culo" come si dice a Roma. All'inizio era amore e passione, poi, senza che ce ne accorgessimo, si è trasformato in qualcosa, dove l'affetto è speciale; manca la passione da un bel pezzo, che non significa che sia finita l'attrazione, tuttaltro. Non mi riesce di vedere le sue rughe, le sue spalle che si sono incurvate, ma io vedo sempre la limpidezza dei suoi occhi grigioverdi, più verdi che grigi, e il suo sorriso. Come vuoi chiamarlo questo?
      Ma la poesia è un'ode all'AMORE, quello vivace, quello che ti sfrizzola dentro come un pezzo di legno secco sul fuoco, e quello lo hai per tutte le donne, perché le donne sono la cosa più bella che ci sia, quella che di più ti fa sognare, quella che di più desideri, che ci lasci acqua e cibo se sei morto di sete e di fame. Da pittore ti dico che niente è più appagante per l'occhio che la sinuosità, la morbidezza, le curve sontuose di un corpo femminile. Vabbè, io sono un uomo e mi esalto di fronte al corpo delle donne, forse una donna la pensa esattamente al contrario. Si desidera sempre quello che non si ha, Fiorè.
      Ciao bella.

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  5. Ancora una volta, leggendoti, mi viene da scrivere che la tua poesia più bella è la sincerità.
    Vedi, tu hai il coraggio delle tue contraddizioni, alcune delle quali, anche molte, sono tipicamente maschili, ma tu non le nascondi, anzi, sai tramutarle in poesia.
    Se le stesse cose, con altre parole, le sentissi nel discorso di un individuo banale, a tutto penserei meno che alla poesia, mentre qui da te non mi viene di pensare ad altro.
    Vedi, io credo che la gran parte dei problemi di comunicazione tra uomini e donne nasca proprio dal "mancato coraggio di mostrarsi nella sincerità delle proprie contraddizioni".
    Pensa a quante discussioni abbiamo fatto io e te sul blog proprio su questo tema: non ci siamo messi quasi mai d'accordo, ma non ci
    siamo neanche nascosti nella nostra "imperfetta" visione alzando vessilli ideologici prefabbricati e, proprio così facendo, oggi possiamo dire che ci siamo confrontati alla pari, amico mio.

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    1. Questo è il più bel complimento che mi sia stato fatto e gli apprezzamenti più profondi della mia poesia. Sottoscrivo dalla prima all'ultima parola. Io sono una contraddizione vivente, ma sono un artista e se vuoi un poeta e faccio delle mie contraddizioni non dico un vanto ma quasi, forte della certezza che un uomo sia un impasto di bontà, cattiveria, soffio divino e sterco del diavolo. Pormi difronte ad uno specchio e descrivere ciò che "solo" io intravedo nella figura riflessa non credo mi impoverisca ma mi arricchisce.
      Tu sei una donna molto intelligente, ciò che io amo soprattutto in una donna, ché la bellezza sfiorisce ma l'intelligenza si acuisce nello stesso tempo. Per questo coltivi la sincerità erga omnia. Questo ci ha tenuto uniti ed hai ragione nel dire che quasi mai siamo d'accordo, ma mai siamo andati oltre le righe, rispettando ciascuno le idee dell'altro.
      Grazie, amica mia.

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