- Scritta in un mese di ottobre, da cui il titolo. Mi è ricapitata sotto gli occhi in questo giorni di magra; non mi è dispiaciuta; non avevo altro di attuale sotto mano di questi magri tempi ed ho subito deciso di postarla, tanto tutta roba mia è.
lunedì 20 agosto 2018
39 commenti:
@ Lo so che tu mi conosci ben ben benonon (è furlan).
RispondiElimina
È la mia vena più genuina l'irònia (con l'accento) fin da moccioso. Sapessi quanti manrovesci ho rimediato da mia nonna Michelina, la mamma di mia mamma, perché la prendevo sempre per là sotto.
Ma quando è morta c'ero solo io con lei: fino all'ultimo ha visto la mia faccia paracula. Una bella soddisfazione, pensaci bene.Posso dirti che è un commento grandioso? Perché lo è, di quelli che piacciono a me perchè hai proprio azzeccato tutto: ricordo che mentre le scrivevo -una parola dopo l'altra senza ripensamenti, cotta, mangiata e via- mi vedevo scorrere la scena davanti agli occhi come fossi seduto sulla seggiola del regista.
RispondiElimina
La poesia di un culo indimenticabile, certo.Un culo. è bello assai ... questo l' ammetto,
RispondiElimina
ma che mi dici Tu su un niveo petto ???
E con le donne poi MAI dire poscia
prima d' aver mirato la sua coscia !
E qui concludo ... e per virtute antica
io dico : VIVA LA DONNA, EVVIVA LA SUA FICA ! ^_^
Post Scriptum : Inter ... inguardabile, JUVE sculata, ma vince pure quando gioca male ! La Roma ??? Mal comune, mezzo gaudio ! 0_0Appena vedo una donna io guardo la y sulla sua zona pelvica, l'origine della vita e di ogni orgasmo, poi il "cosciame" finché e l'ho di fronte, e poi salgo al "tettame", per ultimo la faccia, particolarmente gli occhi. Poi la lascio passare e guardo con gli occhi incollati sulle sue natiche, il culo, l'opera divina meglio riuscita. Se tutto è passabile mi accingo all'impresa, Se poi tutto mi aggrada assai la questione si complica, come la prima volta che vidi AnnaMaria: non trovai niente, ma proprio niente, che non fosse edificante. Così è finita a taralluci e vino. Me la sono sposata.
RispondiElimina
Lodevoli i tuoi versi, in verità.
Per la seconda storia ha ragione mio figlio, inuttile dannarsi l'anima: questa è l'Inter, proprio ome un'amante bellissima e vogliosa, ma tanto tanto puttana.I ladri non li nomino, mi fanno orrore; la Roma gira gira rimane sempre la Rometta.
A buon risenirci cavaliere.Beh ... la Roma tanto "rometta" non è, se - numeri alla mano - negli ultimi anni è seconda in campionato dietro la Juve, e se, in Champion's League lo scorso anno è arrivata fra le prime quattro squadre europee insieme a Real Madrid, Bayern Monaco e Liverpool ... con quest' ultimo che fu spudoratamente aiutato dagli arbitri sia all' andata all' Anfield che al ritorno all' Olimpico !
RispondiEliminaIn questo momento avete tutto il diritto di sghignazzare e denigrarci ameno come società: siamo polpette. Forse certi giocatori si decideranno -si spera presto- a lucidare gli attributi. Se così aavvenisse potremmo dire la nostra, perchè sulla carta a far diventare squadrone questa squadra matta basterebbe un Modric, quel Modric che tutti conosciamo. Spalletti? Boh, ma diamogli ncora una stagione e soprattutto vediamo come si comporta in CL, dato il girone dove siamo capitati.
RispondiEliminaNon è autobiografica, ma frutto di fantasia e di considerazioni non del momento. C'è culo e culo comunque epperò ci si può perdere la testa per una settimana, un mese o due, forse tre...o quattro, di più no. Occorrono ben altri attributi, anche intellettuali per fottere un uomo di intelligenza normale anche andato in tilt, altrimenti abbiamo il superpollo...sicuramente cornuto.
RispondiEliminaNon mi esalto agli applausi e non mi deprimo alle critiche, anzi le accetto da uomo intelligente quale sono. A volte sono costruttive e indicative e fanno riflettere, ma devono essere cotruttive non sputazzi come questi che sbavi tu. La poesia è emozione, che non si ottiene con melansaggini d'amore e il linguaggio dei fiori. Emozioni appunto, che può dare anche un bel culo e che tu non sei in grado di provare. Tutto qui il tuo problema: sei troppo arido.
RispondiEliminaVedi Iacoponi, tu credi di scrivere ad un mentecatto, Ma se tu non fossi obnubilato e leggessi la tua chiamiamola risposta troveresti "sputazzi che sbavi" "emozioni che tu non sei in grado di provare". Questi sono insulti, se non lo capisci chiedi in giro magari a qualcuno dei tuoi attenti lettori.
RispondiElimina
Le dune del silenzio e della lontananza da questo ambiente mi hanno già inghiottito pensavo te ne fossi accorto. Tu invece entri in crisi se dopo un testo mediocre che parla di una umanità ancora più mediocre in cui fai la coda e ti esibisci da tombeur de femme , in cui dichiari con fantastica civiltà di guardare come prima cosa in una donna il suo inguine, dopo questo passaggio di gran classe hai ancora il coraggio di parlare di aridità. Mah... vedi quello che mi stupisce non sei tu ma alcuni commenti femminili in calce la tuo post.Sto per farmi inghiottire, ciao.Questo mio blog non è mai stato, non è e mai sarà un loculo di mummie sproloquianti. Io non piaccio a te e tu non piaci a me. Amen. Non può fregare a nessuno. Le polemiche senza senso e solo per perdere tempo non mi hanno mai fatto prudere la pianta dei piedi.
RispondiElimina
Fa a meno di commentare. Per quel che mi riguara cancellerò ogni tuo eventuale nuovo commento.Secca e senza fronzoli. Viva. Dici che non è autobiografica ma sento che dentro la tua esistenza in qualche modo c'è. E' il "modo" che lascia interdetti e affascina, il culo della donna è solo il viatico. Molto noir ha ragione Sabina, molto cinematografica ( è un'idea)Non definita ed è questo che libera. Perchè è la liberazione che fa scrivere e non sarebbe male che fosse contagiosa.
RispondiElimina
L'esercizio "libero" di scrittura in rete è importante certo ma poi entrano in gioco altri fattori e non sempre essi sono quantificabili e prevedibili. Dipende per es. dalla cultura personale di chi scrive e di chi legge, dall'abitudine alla lettura di qualcosa che superi le tre righe dei social. Ma la scrittura, a qualsiasi genere letterario si rivolga, è soprattutto una liberazione per chi la produce e un'avventura per chi ne usufruisce. Non c'è una cifra stilistica sempre uguale da riferimento, vi sono testi che pur essenziali e nudi entrano dentro immediatamente, altri ben costruiti e "nobili" che restano irrimediabilmente fuori. Tu sei dentro.Enzo Rasi@.
RispondiElimina
Un commento così manderebbe in brodo di giuggiole qualsiasi fesso sulla faccia del pianeta. Una sviolinata non da poco, senza alcuno scopo apparente che quello di una sonora presa per i fondelli.
Io per natura e per nascita -so de Roma- diffido di tutti quelli che si avvicinano tastandomi le chiappette. Troppo bello e troppo falso.
Sei subdolo, ma io sono un tantino più intelligente di te.E’ sorprendente: scrivo su un blog dove almeno 2 blogger mi conoscono anche sotto altre vesti e dovrei pensare di farla franca? Non ci ho pensato nemmeno per un secondo. Questo comunque è un ambiente molto chiuso e nel virtuale, lo sapete meglio di me, si gioca obbligatoriamente un gioco delle parti, qui gli interpreti sono almeno una decina, siamo seri.
RispondiElimina
Iacoponi, tu che affermi con nonchalance di guardare per prima in una donna l’inguine credi veramente che a me interessino le tue chiappette? Non hai capito nulla, i miei intenti sono altri e non penso tu sia fesso, io sono siciliano e non dimentico. Sono stato offeso e sbeffeggiato da te già da tempo, coperto di ridicolo in questo che pare un sancta santorum della letteratura, io voglio difendermi con l’unica arma che possiedo, la scrittura. Non è il mio lo scopo apparente di prenderti per i fondelli, non mi interessa…le cose che mi interessano sono ben altre. Quanto al commento: conservalo se vuoi, è in gran parte veritiero.
Tereza( Sabina), pare che sentire la tua voce per iscritto abbia come unico mezzo scrivere a Iacoponi! Nessuno casca in nessun gioco, c’è dentro mia cara e vi recita. L’importante è averne coscienza. Dillo in separata sede al tuo amico, forse da te accetta il discorso. Critica letteraria? Sono in grado di farla e lo sai benissimo, ciò a cui fai riferimento è solo un’analisi elementare sulla scrittura in generale e su quella da blog in particolare. Buona giornata a tutti voi che leggete.Di recente, tanto per dire, sono comparsi dei commenti sul mio blog del genere: sintetici, elogiativi e con accompagnamento zuccheroso di faccine amorevoli...
RispondiElimina
Il nome dell'autrice era sempre diverso ma tutte le identità riconducevano al sito di una finanziaria...
(nota bene: solo donne, Vincè, capisc'ammè, ché, si sa, le donne sono zuccherose e dispensatrici di faccine amorevoli in tutte le occasioni!)Enzorasi@
RispondiElimina
Avrai ragione tu e torto io, che ti devo dire? Mai preteso di essere infallibile. Però io non ti ho accusato di essere un'altra persona camuffata, tu invece vai subito lì. Che senso avrebbe altrimenti la tua prima frase?
Io ti accusavo di falsità, non di essere un altro.
Escusatio non petita, Enzorasi, con quel che segue.