sabato 15 aprile 2017
CONTINUA SOPRAVVIVENZA
Gli alberi del nostro giardino
hanno tutti ancora pendule dai rami
le foglie bruciate e secche
dell'ultima estate.
Resistono come soldati avvizziti
dal freddo che non hanno abbandonato
il loro posto,
ma adesso che arrivano le foglie nuove
a dare il cambio
dove andranno a finire?
Perché sono anni che questo succede:
la sera al tramonto le foglie vizze
sono ancora aggrappate ai loro ramoscelli,
al mattino dopo sparite
e al loro posto le nuove piccolissime
e verdi. Nessuna traccia delle antiche.
La natura sembra ribellarsi
alla violenza dell'uomo,
ci confonde le idee,
ci sbeffeggia sparigliando
le carte a suo piacere,
ogni volta un gioco diverso
con regole sempre nuove inventate
lì per lì. Un nuovo e originale
metodo di sopravvivenza
ai tentativi di distruzione che ogni
stagione noi gettiamo sul tavolo
della nostra vita giocattolo.
Anche io incomincio adesso a sentirmi albero,
a sentirmi foglia bruciata dello
scorso anno perché mi accorgo
di sopravvivere a me stesso
e alla mia sopraggiunta aridità
in attesa che nuova linfa
miracolosamente dia il cambio
a quella esausta
restituendomi integra la voglia di vivere.
***
Maximiliansau, 17 marzo 2017
***
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Incisivo con i tuoi versi, come sempre.
RispondiEliminaChissà che la natura, con i suoi sconvolgimenti, non abbia elaborato un piano per sconfiggere questa umanità ingrata
Amo gli alberi giganti silenziosi che non mi fanno ancora sentire un ramo secco grazie ai dialoghi che ho con loro.
Il mio maestro è il 'banjan,che continua a moltiplicarsi attraverso le sue propaggini che nascono non dalle radici, ma dalle appendici che scendono dall'alto e si ancorano al suolo.
Anche tu sei un banjan, te lo dico io, e le tue propaggini non si esauriranno mai.
Cri
È la natura che si ribella, dici. Lo penso anche io. Noi non veniamo a sapere che la minima parte di ciò che l'uomo stia facendo di male, possiamo immaginarcelo. Basta vedere cosa stia succedendo al Polo Nord.
EliminaAnche io sono un "banjan" come tu mi hai battezzato? Mi hai fatto un grosso complimento. Grazie.
VIN
È una lotta oscena quella che l'uomo combatte contro la natura, oscena e suicida perché più la distrugge più l'umanità si condanna alla propria estinzione. I tuoi versi sono come sempre intensi e profondi.
RispondiEliminaLo dicevo a Cristiana, sopra. Lotta orrenda e senza una speranza. Dovesse vincere l'uomo con la sua dabbenaggine avrebbe solamente distrutto il proprio habitat. Ma alla lunga la Natura prenderà il sopravvento e noi dovremo restituire con gli interessi quallo che le abbiamo impunemente sottratto. I tuoi commenti sono, come sempre, decisamente centrati.
EliminaForse la natura spazzerà via noi per far posto ad un nuovo corso più rispettoso e cosciente. Prima che danni irreparabili non interrompano il ciclo vitale...
RispondiEliminaNoi riusciremo a distruggere la nostra civiltà e la nostra Umanità, perché siamo troppo stupidi. O meglio, troppo stupido è chi ci comanda, che bada agli interessi della casta, del suo partito, della sua Banca infischiandosene dei diritti della Natura. Non riusciremmo a distruggerla del tutto nemmeno con una terrificante guerra nucleare con centinaia o migliaia di testate atomiche lasciate esplodere in ogni parte del mondo. Saremmo tutti estinti noi, ma in 5 o 6 mila anni la natura i riprenderebbe tutto.
EliminaA TUTTI I MIEI AMICI, QUELLI IN VIAGGIO E QUELLI RIMASTI A CASA, AUGURO FELICI FESTE PASQUALI.
RispondiEliminaTRASCORRIAMOLE IN PACE MEDITANDO SU QUELLO CHE CERTI CERVELLONI VORREBBERO FARCI FARE E SPERANDO CHE SI DIANO TUTTI UNA CALMATA.
La Natura si organizza come è quanto può per difendersi dallo scempio che ne facciamo! Da piccola pensavo che siamo tanto stupidi, noi esseri umani, da inventare ciò che ci distruggerà e di portare avanti il progetto fino alla fine! Oggi penso però che c'è una grande forza contraria che riuscirà a salvare Tutta la Vita! In essa confido! In quella linfa vitale che si rinnova! In quella che ci porta nuova forza e nuovo entusiasmo! In quella che "io non mi piego" come hai detto tu :)
RispondiEliminaAuguri anche a te e ai tuoi cari Vincenzo, di Pace, d'Amore, di Salute e Serenità:)
Ripensandoci mi viene da dire che la Natura non permetterà all'Homus cretinus di rovinare quello che sta in piedi da milioni di anni. Pensa al clima ed il suo continuo mutare. Leggo che le tormente da tre metri di neve che avvengono ogni anno sulla costa orientale degli Stati Uniti, più o meno sotto Natale, un secolo fa non capitavano mai. E i terremoti, che oramai con cadenze annuali sbarcano in Italia, Giappone ed altri siti dove oramai non fanno più quasi notizia, mi fanno pensare ad una rivlsa della Natura contro l'homus cretinus. I superstiti tra noi dovranno adattarsi a questa nuova dimensione della vita. Prendere o lasciare. Significa alzare le mani per significare alla Natura che lei ha vinto e noi ci arrendiamo. Speriamo che dopo la vita su questo pianeta ritorni normale, ma bisogna bandire l'arma nucleare.
EliminaDi nuovo tanti auguri come hai ben detto tu, di pace, amore, serenità e salute .
Si, sembra di essere ripiombati decenni indietro...dobbiamo augurarci che comprendano in fretta che bisogna bandire per sempre l'arma nucleare.
RispondiEliminaQuesti due imbecilli a capo deli USA e della Corea del Nord NON lo hanno capito. Kim è un dittatore ultimo arrivato di una dinastia di dittatori. Ma Trump è un Presidente democraticamente eletto da un popolo di pazzi, perché si vedeva e si sentiva dalla sua campagna elettorale quanto fosse poco affidabile e pericoloso. Qualsiasi altro candidato democratico UOMO avrebbe vinto, Hilary era vittima di suoi errori da segretario di stato. Ha perso pervquelli, non perché fosse una donna.
EliminaSe non bandiscono l'arma nucleare -per tutti quelli che la posseggono in testa gli USA che sono i primi guerrafondai del mondo- sarà la catastrofe.