mercoledì 25 aprile 2018

RINNOVO DI SOGNO


Anna O,
la mia prima ragazza.
Piantate le mie tende
fra le sue cosce che sapevano
di mestruo appena munto,
e le zizzette sottotraccia
prive di latte inesperto;
nascosta dal pube inesplorato
una lussuria che intuivo già,
ma troppa poca
audacia per tentare
di varcare le labbra 
di una fichina trepida,
quasi asciutte
dalla paura.
Poi quando
spariva oltre la siepe,
lei andava a impiastrarsi le mutande
io a maledire
la mia incapacità
e a concludere cinque
contro uno
con l'odore di sperma freschissimo
che mi attaccava i polsi
e non mi mollava più
le narici spalancate.
Uno dei tanti,
uno dei mille milioni
di segaroli al mondo
cui bastava una scosciata
di una guidatrice di 500,
ché allora le portiere
erano ad apertura favorevole
ai pipparoli implumi,
e tutte le femmine vestivano
ancora solo gonne lisce
o plissettate.

Ma che sapete voi,
bulli di paese,
del vero senso
di scopate sognate
e replicate con la carta carbone,
voi che ve lo fate succhiare
a quindici anni
da ragazzine di tredici
mentre sfogliate un fumetto
di Manara che disegna
culi furibondi di luce
e di sborate,
e voi a fare buche nel letto
con la mocciosa
che nemmeno si bagna.

Anna O.
un sogno che si ripete oggi
che ha ottantanni,
io quattro di più,
ma immensamente
infinitamente immortale
per questi attimi rubati
al sotto intonaco dei miei giorni
più freschi e beati,
che non conoscevo a pieno,
che non sospettavo
che fossero 
i primi e gli ultimi
così belli ed arguti,
così freschi e tenebrosi,
così da leccarle le dita dei piedi
e poi su, su, su fino alla
fichetta implume,
e poi dal di dentro
salire
a sbavarle in bocca con la mia
lingua adagiata
sulla sua.


Maximiliamsau, 25 aprile 2018
*****

28 commenti:

  1. Risposte
    1. Croce scrisse un testo famosissimo: "Poesia e non poesia"con le sue brave tesi "crociane". Io da quando lo lessi -penultima classe del mio liceo classico, avevo 17 anni- contrapposi ostinatamente la mia teoria: la poesia non scende dalle stelle ,ma a volte sale dal lerciume.
      Poesia è ciò che fa bibrare un sentimento, qualunque sia, perché scende -o sale- dall'uomo e dalle sue grandezze e dalle sue miserie.
      Quando vivevo la mia gioventù e la mia maturità evitavo di scandalizzare. Mi son detto che non aveva più un senso.

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  2. Al liceo di mio marito, a Parma, dicevano che il testo goliardico di Ifigenia in Tailede (igigonia...) fosse di Benedetto Croce
    Si capisce che i tuo versi scaturiscono dai ricordi di un giovane attivo maschio, perché , raramente le donne hanno fantasie così esplicitamente erotiche
    Si, chi non ha fatto esperienza di 'limonate' giovanili : un lui e una lei che erano assaliti da pensieri molto differenti, però.
    Cri

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  3. Sei perspicace però. Non so come né perché mi è ritornata in mente una serata passata insieme in un boschetto con la mia prima ragazza, di cui io ero il primo amore. Ti credo: diciannove anni io e quindici lei!
    Ho volutamente riesumato i sogni erotici che popolavano i framenti della mia giornata. Limonate le hai chiamate tu, pomiciate al sangue le chiamavamo noi.
    Quello su cui non concordo è la differenza dei pensieri che assalivano entrambi noi, il lui e la lei. La lei aveva un freno fortissimo -almeno Anna O.- che non lo venisse a sapere sua madre, che altrimenti l'avrebbe chiusa in casa col catenaccio.

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    1. Sì quel freno di cui parli, oggi si è logorato e tutto va a ruota libera. L'importanza e la poesia, della prima esperienza sessuale si è persa strada facendo, ma sono ancora convinta che una ragazza non giunga, neanche fra sè e sè alle fantasie erotiche di un maschio, né a quel linguaggio fantasioso in cui voi uomini eccellete.

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    2. Lo vedo in mia nipote Sofia, che fino all'altro ieri era amica di tutti e compagna di nessuno. Ma poi ha finito il liceo, è andata all'Università e gode di una madre che le permette tutto. La prima esperienza sessuale noi ce la godiamo ancora nel ricordo non solo dell'atto ma delle sensazioni -mai più provate così intensamente- oggi non so come facciano a ricordarla.
      Sulle fantasie erotiche di una ragazza "di allora" credo che fossero nascoste dentro ciascuna di voi ben accuratamente, forse anche oggi per un po', e per quel che riguarda il linguaggio voi non avete mai avuto il coraggio di chiamare pane il pane e vino il vino, e questo vi rendeva a noi più attraenti e misteriose, perché non sapevamo mai per bene a cosa pensavate.

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  4. Ricordi di esperienze giovanili intense, una in particolare, quella che viviamo tramite i tuoi versi, ma anche denuncia di un mondo giovanile che oggi brucia tutto troppo in fretta senza neanche avvertirne l'erotica poesia che esiste. Versi coraggiosi per la loro dirompente esplicitazione ma al contempo teneri nel modo in cui sembri "riguardarti" e rivivere quei momenti. Sei sempre un poeta con la P maiuscola.

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  5. Grazoe per la P maiuscola come la tua.
    Appena scritta mi sembrava troppo esplicita, poi ho pensato che fosse figlia dei suoi tempi, che sono poi i nostri, dove troppa gente vorrebbe correggere, nascondere, edulcorare ciò che invece andrebbe gridato col megafono. Ci siamo costruiti intorno un mondo fittizio, poi ci lamentiamo se i nostri figli ed i nostri nipoti nin ci stanni più ad ascoltare. I miei due gemelli appena arrivano hanno già le loro postazioni. Tirano fuori telefonini, auricolari e ricaricatori e non li senti più, per ore.
    E allora cerchiamo di prevenirli, riaccendiamo in loro la voglia di starci ad ascoltare, quelli di noi cui viene spontaneo un certo tipo di linguaggio.
    Grazie del profondo significato delle tue parole.

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  6. CROCE ??? L' antifascista Croce fu un immenso critico letterario ed un politico saggio e avveduto, ma di erotismo, al di là dei suoi saggi, non ne capiva una bella e amata cippa ! Piuttosto direi, mio caro Vincenzone, che questi tuoi sorprendenti versi siano degni di Saffo, l' inarrivabile Sacerdotessa di Eros ! ^_^

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    1. La riflessione su Croce ed il suo basilare testo vale soltanto per gli intenti. Non credo che scrivesse alcunché di erotismo, ma scrisse sempre e solo dei confini tra la vera poesia e la farlocca.
      Accidenti Cavaliere! Mi fai rotolare nella sua tomba, qualora ancora si ritrovasse, i resti di una stella in assoluto, quella che insegnò a tutti quali vette scavare parlando di amore, che in lei fu sempre sublime mai lercio. ^_^

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    2. Credo che pochi Poeti, se non lo stesso Omero ( l' unico a cui Saffo è seconda ), abbiano rappresentato l' Amore carnale ( o divino ) con maggiore intensità della Poetessa di Lesbo in questi versi sublimi :
      Scuote l’anima mia Eros,

      come vento sul monte

      che irrompe entro le querce;

      e scioglie le membra e le agita,

      dolce amara indomabile belva.

      Sì mio caro Vincenzo, mi hai davvero ricordato l' Eros lesbiaco quando scrivesti quei versi qui inusualmente rappresentati !

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    3. Stupendi i versi di Saffo.
      Mi fa grande piacere averteli ricordati. È un grande onore.

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  7. Nell'ultimo mese ho regalato le "Poesie Erotiche" di Neruda - a saperlo, Vincenzo, ti tenevo in considerazione - . Ho scovato sul genere una lirica molto intensa della Merini ed ho riletto qualcosa dell'Anais... Sarà la primavera? eheheheheheh..

    L'erotismo va di pari passo con la maturità dell'anima, quando l'anima fiorisce in tutto il suo erotismo senza soffocarlo, è lì che si sfiora e si lascia vibrare la pienezza della vita.

    Non credo che riuscirò mai a scrivere versi così intensi, la paura del linguaggio, i miei primissimi ricordi vestiti di struggente romanticismo. Però spingermi in segreto con la scrittura, per me stessa, allora sì, ah sì sì...

    Grandioso leggerti, e pure rileggerti.

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    1. Carissima, è una vera sorpresa rileggerti qui da me.
      L'erotismo quando è sincero torna a galla imperioso quando l'ora della vita diventa tarda. Basta un niente, un ricordo, una frase trovata sopra un vecchio libro scritta a matita e tu sei di nuovo dentro la tua storia, e la vivi come fosse attuale.
      Eppure mi piacerebbe che tu ne scrivessi. L'erotismo femminile è raffinato anche se usa le stesse espressioni colorite e violente di quello degli uomini, ma si sente un sottofondo di vera diversità.
      Ti ringrazio assai per l'ultima frase: ha un suono meraviglioso.

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    2. In compenso, Vincenzo, ho scritto centinaia e centinaia di lettere d'amore. E mi ringrazio per questo, perché quando rileggo le copie salvate accuratamente in formato digitale, rimango estasiata e appassionata da me stessa... Tanto da domandarmi, ma le ho scritte veramente io...? L'amore, l'erotismo, i moti del cuore, la passione, sono elementi inscindibili, e riuscire a mescolarli, a dare loro una forma con le parole, è riuscire veramente a toccare il paradiso. Come questi tuoi versi, che mi sono premurata di stampare e che conserverò certamente tra le mie letture preferite.

      Grazie a te, dunque.

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    3. Lettere d'amore? Le conservi? Bellissima idea, te la invidio. Io non ne ho più nemmeno una. Del mio primo vero amore nada; di quello che forse è stato il mio GRANDE amore, ce le siamo scambiate in un finale convulso, dove se io non fossi stato chi sono lei doveva morire e io pascolare una trentina d'anni in galera.
      Le lettere di tre anni di fidanzamento con l'ultimo grande amore con cui ancora vivo inopinatamente ho scoperto che erano state bruciate da Anna Maria irgendwann perché lei aveva scoperto le nostre due figlie che sghignazzavano su alcune mie battutine.
      Mi disse che non voleva che dopo morti nostri nipoti o pronipoti si facessero venire il singhiozzo. Lei invece l'ho vista piangere nel leggere alcune lettere che suo nonno inviò dal fronte alla nonna nel 1917. Ma lei appartiene ad un'altra generazione, la mia.
      Grazie per le tue parole e per le tue lettura preferite.

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    4. ah, le lettere. Tutte. Tutte quante. Di ogni genere.
      Che nostalgia... Una volta ne scrivevo così tante, e quasi sempre di domenica. Le domeniche di lettere, o le lettere di domenica. Quasi quasi...
      Mi hai dato un'idea! ^_^... GRANDE. Sei un ispiratore!

      Un abbraccio!!

      p.s. una carezza a tua moglie... Tenera. Io non appartengo alla stessa generazione ma ho catalogato ed ho pianto su tutte le lettere di famiglia, da quelle del disperso pro-zio nella stessa guerra, a quelle che il nonno dettava da spedire a nonna quando era emigrato a Torino, alle altre dettate a me medesima quando ancora ero alle elementari per la battaglia cruenta ed inutile che lo stesso nonno ha provato a sollevare a sfavore delle discariche della mafia nelle sue terre, negli anni '80... Quante lettere. Quanto cuore. Quanta vita.

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    5. Me la sono riandata a rileggere di nascosto quella lettera del nonno che ha fatto piangere Anna Maria. Erano friulani ed il Friuli era allora sotto l'Austria Asburgica. Il nonno era un fante dell'esercito austro-ungarico sul Carso.
      Erano alla vigilia di una battaglia ed il nonno, poveretto, temeva di non farcela. Cito a memoria quel che scriveva un uomo di trenta anni padre di due figli, una la madre di Anna Maria. Sento che domani sera il mio cuore avrà cessato la sua corsa e voglio che tu sappia quanto io ti abbia amato, te e i bambini. Sento che quando cadrò guarderò il cielo e vedrò te e loro. Sarà almeno bello morire così, non da solo.
      E qui lei ha cominciato a singhiozzare, pur sapendo che suo nonno ce l'avesse fatta a tornare a casa ed a fabbricare altre due femmine.
      Bellissimo, no?

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    6. MERAVIGLIOSA *_*... adorerei leggerla per intero.
      Io intanto ho creato un contenitore di lettere ;) te l'ho detto che mi avevi ispirato.
      Abbraccio!

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    7. Io l'ho letta di nascosto. Non la molla, troppo gelosa e non era diretta a lei.
      Davvero? Vado a controllare.

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  8. L'erotismo della Merini, io, da donna, lo trovo sublime. Che ne pensi?

    Il suo sperma...
    (Da: Clinica dell’abbandono)

    Il suo sperma bevuto dalle mie labbra
    era la comunione con la terra.
    Bevevo con la mia magnifica
    esultanza
    guardando i suoi occhi neri
    che fuggivano come gazzelle.
    E mai coltre fu più calda e lontana
    e mai fu più feroce
    il piacere dentro la carne.
    Ci spezzavamo in due
    come il timone di una nave
    che si era aperta per un lungo viaggio.
    Avevamo con noi i viveri
    per molti anni ancora
    i baci e le speranze
    e non credevamo più in Dio
    perché eravamo felici.

    ALDA MERINI

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    1. Non conoscevo la poesia. Incredibile. Non avrei mai potuto formulare simili pensieri, leggeri e profondi allo stesso tempo, con tale innocente soavità. Lo dicevo prima: erotismo femminile assai raffinato, lo si sente che non si tratta solo di qualcosa di carnale, ma è viscerale, intimo, sommesso ed impetuoso. Solo una donna riesce a fondere insieme queste sensazioni ed a renderle poesia pura.

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    2. Alda è stata una figura molto erotica. Questa sua poesia in particolare mi inebria sempre come un bicchiere di buon vino rosso prima di aver assaggiato qualsiasi cibo... Mi fa girare un pò la testa e mi fa sentire le farfalle nella pancia.

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    3. Effettivamente svolazzano farfalle da questi versi.

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  9. Ma sai scrivere proprio su tutto eh....
    Grande Vincenzo! L'erotismo fa parte dell'uomo/donna come il respiro e allora non vergognamocene. Lasciamolo libero di vivere
    Ciaoooo

    ps scusa il ritardo ma avevo problemi con mamma, niente di che. prericovero per intervento cataratta... oltre mezza gornata in ospedale oer esami.. che OO!!!!!!

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    1. Mi lascio libero e non mi pongo confini. Anche questa in fondo come le "cotte e mangiate". Davanti al foglio occasionale -un tovagliolo- con una matita stretta tra le prime tre dita della destra e vai fino a che ti viene qualcosa da scrivere. Poi lasciarlo lì, come la pasta del pane a crescere e l'indomani tornare a leggere quel che diavolo hai scritto. Funziona così da me. Si aggiunge qualche virgola. Come quando dipingo un quadro.

      Scusatissima mardocchea. Adesso tra sei mesi deve fare l'altro occhio, non lo dimenticare.
      Oppure tua madre è una Polifema?
      ahahahahahahah

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  10. Mi piace:è scritta con un cuore da ventenne, diretta e sognante, mai melanconica

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    1. Brava Sabina, mai verità fu più platealmente scritta.
      Anna Maria, che credo mi conosca assai bene, sostiene che io abbia un cuore da ventenne e un cervello da bambino di dieci anni.
      Lei ignora di farmi il miglior complimento possibile.

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