venerdì 3 marzo 2017

LA MIA FACCIA MACULATA


Questa mattina incastrata tra le nuvole
laggiù in fondo ho visto la mia faccia.
Sono stato a pensarci un po' su, poi
ho ricordato. Mi sei venuta in sogno
questa notte. Potevo averti ma non l'ho voluto
allora mi sono preso a calci in faccia
e lei è volata laggiù. Ma non voglio,
non posso ingannare me stesso
anche questa volta. Non è vero. Questa notte
tu mi hai fatto l'elenco di tutte le volte
che ti ho tradita; poi mi hai mollato
uno schiaffo e io non sopportavo di vedere
l'impronta rossa della tua mano
sulla mia guancia. Allora ho tirato via
con un calcio la mia pallida faccia maculata.


***
Maximiliansau, 01 marzo 2017

***


8 commenti:

  1. la propria faccia come metafora e specchio di se stessi e della propria anima. Parole forti, amare, molto personali, per quel poco che ti conosco forse anche troppo severe. La poesia è davvero bellissima, intensa, incisiva, onirica ed al contempo ti trascina nella tua realtà costringendoti a guardarti in faccia senza scuse nè alibi.

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    1. Io non avrei potuto scrivere parole più precise ed attinenti delle tue, per cui mi tolgo il cappello e te ne ringrazio.

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  2. E io che dico ora? Daniele ha scritto già tutto.
    L'anima ha parlato e detto cose che forse una bocca non direbbe mai. Bravo Vincenzino!!!!!
    Mah... magari una cosa l'aggiungo. Essere un pochino meno severo con te stesso??????

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    1. Grazie della fiducia, Pat.
      "Essere un pochino meno severo con te stesso" dici?
      Che dirai quando posterò la prossima che conservo in bozza?

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    2. Aiuto! Hai fatto bene ad avvisarmi così primx di leggere mi siedeo 😃
      Bacio

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    3. Su una seggiola o in poltrona però, non avrai bisogno del WC.....-:)))

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  3. Tutti abbiamo delle macchie o macchioline in faccia, gli altri non le vedono, e appartengono solo a noi.
    Non bisogna rinnegarle , fanno parte della nostra vita segreta e si possono ricordare anche con piacere.
    Sii più tenero con te stesso,visto come hai saputo realizzarti nella vita, creando una famiglia e occupandotene con successo.
    Cristiana

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    1. Ci sono certe macchie che si dicono indelebili e che solo noi vediamo, hai detto bene tu. Uomo senza peccato è un uomo non ancora nato. Si possono e si debbona fare riflessioni su quelle macchie che conosci soltanto tu. È segno di civiltà e intelligenza, questo apprezzamento, segno che si è finalmente imparato a vivere in comunità co se stessi e con gli altri, Cris.
      Tenero con me stesso certamente, ma non troppo.

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