venerdì 9 dicembre 2016

L' ATTENTATRICE È IN FAMIGLIA

Questa  ve la devo raccontare e vi garantisco che non è un sogno e non mi invento una virgola.
Proprio ieri sera, telefonando a mio figlio Federico, venivo a sapere della gravissima infermità che si sta portando via il padre di sua moglie Sara, che è un mio caro amico. È già da un paio di giorni ricoverato in ospedale, adesso lo passeranno nella Intensive Station e di lì difficilmente uscirà vivo.
A parte il personale dispiacere per la perdita di un vecchio amico, mi sono venuti in mente pensieri cattivi.
Cazzo gente, è dieci anni più giovane di me e già se ne va. Mi sono sentito un previlegiato con i miei oramai prossimi ottantatré in perfetta salute, tranne quelche bagatella. Ho pensato che si muore troppo facilmente ed inaspettatamente per cantare vittoria. Mi sono incartato in questi pensieracci ed ho dormito malissimo, facendo anche sogni schifosi. E questa mattina mi sono tirato fuori dal letto con la luna storta.
Poco dopo le dieci, come promesso, sono arrivati mia nipote Cristina col suo fidanzato Kim e mia figlia Stefania, la mamma di Cristina. 
Durante la settimana erano arrivati cinque o sei pacchetti, intestati a me ma appartenenti tutti a Cristina, che usa il mio recapito per comodità, dato che lei abita in Francia e non è mai in casa.
Ha incominciato ad aprirli. Uno dei primi -uno piccolino- conteneva tre bombolette, che a me sono sembrate quelle che si usano per profumare gli ambienti. Lei se ne è andata nell'altra stanza dove erano già la mamma e la nonna, mentre io e Kim siamo rimasti nel mio studio perché volevamo vedere qualcosa su Internet.
Dentro la testa avevo sempre il cattivo umore dovuto alla brutta notizia della sera prima, e l'idea che si potesse alla fin fine morire da un momento all'altro.
Mentre pigiavo sui tasti all'improvviso una morsa mi ha stretto alla gola impedendomi di respirare: non riuscivo più ad emettere né ad immettere aria, ero completamente bloccato. 
Ho pensato: ecco, sto morendo e non mi sono affatto sorpreso della mia calma. Un attimo dopo ho iniziato a tossire come un malato polmonare acuto. Sentivo i polmoni stretti in una morsa, ma non mi infastidiva il dolore muscolare bensì l'idea di dovermene andare senza salutarli tutti. 
Attimi in cui ho pensato che non ero affatto fortunato.
Poi Kim mi fa: "Da quanto sei malato"
Ma io non sono malato, io crepo cazzo dello stracazzo.
E lui mi porge un bicchiere d'acqua e io penso che non ha capito niente sto francese.
Poi lui incomincia a tossire come me...e io allora penso...no, non può capitare anche a lui che ha trentun anni...e allora mi alzo e spalanco la finestra perché adesso ho sentito un sapore in gola, proprio lí dove qualcosa me la chiude...e la prima aria aumenta la tosse, la compressione del torace ed il dolore. Ma ancora non respiro come si deve, E soprattutto ancora non ho capito che cavolozzo fritto stia succedendo. Ma continuo a bere dalla bottiglia che mi ha portato Kim.
Esco dalla mia stanza e per poco non mi congelo: qualcuno ha spalancato tutte le finestre, la porta di ingresso e quella del balcone. Sono tutte  lì le tre pie donne: figlia, mamma e nonna, che respirano aria gelida con facce congestionate, e a me comincia a frullare un'idea per la testa.
Oramai sono in grado di sopravvivere, penso. Comincio a chiudere finestre perché fuori stiamo vicino allo zero, non c'è da scherzare.
Vedo abbandonata a terra una di quelle tre bombolette che stava nel pacchetto più piccolo portato dalla UPS. Leggo e ho la conferma del mio sospettone: c'è scritto a caratteri cubitali

PFEFFER KO

Insomma peperoncino spry, da usare contro animali selvatici e violentatori di donne solitarie.
In piccolo le istruzioni per l'uso.

Da NON usare in luogo chiuso.
Da NON usare controvento,
Da NON usare a meno di un metro, preferibilmente da quattro metri.

Esattamente la distanza cui mi trovavo io dalla...spruzzatrice.
Si avvicina con fare contrito la mia prima nipotina, quella che mi ha fatto diventare nonno a 54 anni e mi fa: "Scusa nonnino, volevo provare se funzionava".

Capito che roba?

Più tardi AnnaMaria mi ha raccontato di avere visto una enorme nube biancastra uscire dalla sua mano destra protesa in avanti. La bomboletta non l'aveva veduta. Non ci aveva capito niente ma la nipote le era saltata addosso spingendola fuori sul balcone. Si rendeva conto del pericolo mortale in cui aveva messo sua nonna, che soffre di asma bronchiale cronica.
Siamo usciti e c'era quella roba anche per le scale. Tossivamo da matti. Sembravamo tubercolosi in libera uscita.

Vatti a fidare delle nipoti del cuore.










14 commenti:

  1. ma perché l'ha comprata ?
    accidenti Vincenzo, vi poteva mettere seriamente a rischio.
    mi dispiace per il tuo amico, purtuppo come sai, l'essere più giovane non significa nulla...ognuno di noi è un orologio a molla, a qualcuno smette di funzionare anche prima di crescere...ma tu cerca di resistere per altri 100anni, promesso??
    un abbraccio

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  2. Una precauzione utile da parte sua. Da un po' di tempo -non voglio dire niente, ma da quando sono arrivati quasi due milioni di richiedenti asilo, vedi caso- stanno aumentando delitti contro la proprietà -leggi rapine e scassi- e delitti sessuali.
    Si chiama qui Vergewaltigung la violenza carnale contro le donne. Questi nuovi arrivati, perché sono solo loro almeno quelli che arrestano, hanno la bocca buona: acchiappano tutto quello che trovano purché sia donna e purché respiri. Cristina ne ha prese tre, una per lei, una per sua madre e una...per sua nonna.
    Per me no...sembra che non abbiamo importato Schwule, cioè a dire froci.
    La storia dell'orologio la conosco. Il mio non perde un minuto e nemmeno lo guadagna, insomma è puntualissimo...per ora.
    Ripensandoci, quello che mi ha sorpreso in questa storia è stato che non sono andato nel panico...io stavo accettando la mia estinzione con estrema dignità e, devo dire...con tanta curiosità. Vediamo adesso quello che viene...dopo.
    Bello no?
    Adesso so che quando morirò veramente non farò nessuno spettacolino per adulti soli.

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  3. Buona l'idea della nipote!
    Meno buona la dimostrazione
    Mi hai dato un' idea per le mie donnole.
    Tutte le donne dovrebbero avere questo spray in borsetta e , appesa al collo, in casa a scanso di attacchi del l'imprevedibile convivente che abbia dato segnali di prurito alle mani.
    Dai, Vin, non darti tante arie, soltanto perchè ti ritrovi un cuore all'altezza di un Patek Philippe Grand Complications.
    Bacio.
    Cri

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    1. La nipotina-ona ha avuto l'idea giusta.
      Come le sia saltata in testa l'idea della prova interna non lo abbiamo ancora capito.
      È andata benone. Anna Maria soffre di asma bronchiale da quando aveva un anno di vita: tosse convulsa curata male e non tempestivamente. Poteva restarci secca.
      Giustissimo il regalo che vuoi fare tu alle tue donnole.
      Ma raccomanda loro di mettersi sempre col vento alle spalle altrimenti potrebbero rimanerci stecchite.
      Non mi do tante arie, bella donna: constato e giubilo. Ma non perché il mio cuore sia un Patek Philippe, bensì per il fatto che non sono andato minimamente nel panico pur essendo convinto di stare in punto di morte.
      Adesso che so quello che succede in quel momento sono proprio contento. Soprattutto perché so che me ne posso altamente fregare.
      Bacio
      VIN

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  4. Lo spry al peperoncini è un'utile precauzione per noi donne. Tua nipote doveva evitare la dimostrazione in casa, forse non aveva letto bene il modo d'uso. Per fortuna vi siete ripresi.
    Per il tuo amico/consuocero mi dispiace molto e per certe cose l'età non esiste!
    Un abbraccio

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    1. Non se se sai, ma questa nipotal esibizione a Roma si chiama "vaccata". Ancora ieri mia moglie non riusciva a sedere sul divano senza tossire, era ancora impregnato di quella malefica sostanza. Ha dato fastidio anche a me per un po', ma lei che soffre d'asma è più sensibile di me.
      Ciao Ofelia.

      PS. Mio papà si chiamava Amleto. Sai che se fossi risultato femmina mi arei dovuto chiamare Ofelia? È un bellissimo nome.
      Ciao ciao.

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  5. Gira la morte ed agita la lama
    della sua falce ininterrottamente,
    non fà riguardi ed ognun lei chiama
    che sia malato oppur sano e presente !

    Così va il mondo, @Vincè ... non ci badare,
    la sorte è scritta per tutti a tutto tondo,
    ciò non ci vieta di vivere ed obliare
    che c' è chi muore ... in questo sporco Mondo !

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  6. Sagge parole cavaliere. Proprio ieri sera mio figlio ci ha informati che suo suocero ha avuto un miglioramento, vedi tu come va sta vita, sempre su e giù e non ci si prende mai un numero vincente, ma solo col beneficio del dubbio.
    Io da tempo mi sono adeguato: non ci penso proprio e fuggo tutti i possibili contatti coi miei coetanei, tipo riunioni di seniores, perché quelli non fanno altro -o quasi- che parlare di malanni e di comuni conoscenze che già hanno intrapreso il viaggio.
    Io mi ammucchio coi giovani come e quando posso e faccio più casino di loro. È la cosa che mi riesce più facile, con gran disdoro di mia moglie. Sì, mi sta diventando un po' babbiona la consorte, ma nessuno è perfetto. Ciao cavaliè.

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  7. Caspiterina che brutta avventura! e che botta di panico per tutti!
    Lo spray per l'auto-difesa sì, ma non in casa! Meno male che c'è stato l'intervento provvidenziale di tua nipote su tua moglie...state tutti più attenti, mi raccomando...

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    1. Ciao. È stata proprio una Cristinata, come chiamavo io certe sue trovate e certe sue scelte quando era piccola. Lei dice che non sapeva che ne sarebbe uscita fuori tale quantità.
      Solo due giorni dopo -dopo ore di finestre spalancate- possiamo respirare in casa senza più tossire.
      Penso al pericolo corso da Anna Maria e mi vangono ancora i brividi. Poi la gente si chiede come è potuto succedere una cosa simile, e non trova risposte.

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  8. Ecco, come volevasi dimostrare Vince'.
    Io la bomboletta ce l'ho, ma, c'è un ma, stramaledetta miseria porca...
    Un anno fa sono andata a vedere un vernissage, di una mia amica, e al passaggio dei tester anti cattivi, mi hanno fermata chiedendomi che cosa avevo in tasca...
    Tirato fuori la bomboletta, i due, meno male, che non erano carabinieri, mi hanno detto che per legge non si possono portare in giro, perché e' come un'arma impropria, nulla e' valso a dire, che avevo paura, ed ero stata gia' una volta aggredita, ma loro mi hanno detto che la bomboletta in questione si puo' usare solo in casa se qualcuno entra...comunque morale della favola, alla mia uscita del vernissage me l'hanno restituita, dicendomi di non portarla piu in giro e che quella volta li mi e' andata dene che non erano forze dell'ordine ma semplici guardiani.
    Cosi, dico io, ma se e' una cosa che mi puo' salvare da un'aggressione e salvarmi, magari anche la vita, se non me la posso portare dietro in giro che caspita faccio? E poi in casa? Ecco, cosa potrebbe capitare che se lo usassi eventualmente, io morirei soffocata e i baldi ladri sarebbero ancora piu' attivi e tranquilli a far il loro comodo...
    Che leggi di merda.
    A Vince' siamo messi male!

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    1. Ma di che ti lamenti? È di ieri la notizia di quel vice brigadiere della Polizia, che piombato in un distributore mentre alcuni rumeni con DUE auto rubate stavano facendo benzina, e appena visti i poliziotti se la sono data, costringendo all'inseguimento la pattuglia. Il vice brigadiere, visto che i malviventi non si fermavano al suo ALT, sparò due o tre colpi con la sua arma di ordinanza cercando di colpire le ruote. Purtroppo un colpo entrò nella macchina -la seconda- ferendo ad una gamba uno dei ladri.
      Secondo te come è finita?
      In tribunale i ladri sono stati prosciolti, mentre il vice brigadiere, condannato non ho capito perché a quattro mesi dovrà anche pagare parte dei 60.000 euro per la ferita procurata al ladro.
      In america li ammazzano senza pietà sti ladri e danno una ricompensa al policeman. Qui da noi ladri liberi e risarciti con soldoni.
      PUò essere mai credibile un paese così?

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    2. Io, per quello che me ne cala e me ne frego altamente il mio spruzzino lo tengo, e se succede qualcosa, spruzzo come una puzzola incazzata!
      Poi che succeda quel che succeda, fanchiul!
      A Vince', per questo tutti vengono qui a delinquere!
      Mortacci loro, e di chi ci governa!
      Ti saluto Vince'!

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    3. Proprio ieri parlavo con una Kommisarin della Kripo, amica di famiglia. Mi dicva che a loro era nota la tendenza di tutti i delinquenti -soprattutto rumeni da quando la Romania è entrata nell'EU- a correre in Italia. Le pene sono risibili in confronto a quelle tedesche ed al sistema carcerario -orribile- che hanno al loro paese; dopo un po' li sbattono fuori; seppure li trattengono ai domiciliari e, dato che sono senza fissa dimora, li alloggiano presso strutture alberghiere. La nostra amica era schifata dal lassismo delle nostre autorità.
      Tu continua portare dietro il tuo spruzzino e fenne buon uso. Solo allunga il braccio più che puoi verso il muso dell'assalitore e bada di non trovarti sottovento, cioè che il vento soffi contro di te. Altrimenti sarebbe una specie di suicidio. Ciao Fiorè.

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