sabato 9 febbraio 2019

PRENDIMI PER MANO


Prendimi per mano,
conducimi dove vuoi, tanto l'ho sempre
saputo che a guidare eri tu.
Senza avere patente, senza avere esercizio
tu reggevi il volante, io spingevo
coi piedi acceleratore e frizione
ma il volante lo hai sempre impugnato tu
con qualsiasi tempo, di notte
e di giorno. Io pensavo
e tu tenevi gli occhi sulla strada,
non hai mai sbagliato una curva
e azzardato un sorpasso,
non hai mai messo in pericolo
le nostre vite e quelle
dei nostri figli.

La vecchia auto l'ha fermata per sempre
un incidente banale, inutile,
che non mi ha insegnato niente;
quella macchina è distrutta, quella reale
ma quella che tu guidavi è ancora intatta,
che si chiama vita, fabbricata
nell'universo, che tu ancora porti
dove che vuoi,
forse troppo lentamente, ma come vedi
ancora esegue i tuoi comandi
egregiamente.

Immagina di stare seduta tu adesso
al posto di guida. Fai entrare anche me
accanto a te e continua a guidare.
Io chiudo gli occhi ma non dormo,
ti seguo ovunque tu vai
fino a quando deciderai di andare.



19  gennaio  2019


*****











14 commenti:

  1. Passo da te per il tuo compleanno per farti gli auguri, mi dico: "anche tardi, ma da Vincenzo ci passo di certo oggi", ed è così tardi che si è fatto domani...mi aspetto di trovare un post diverso, uno di quei bei racconti di vita vissuta, non so perché ma è quello che credevo di trovare... e invece che trovo? Una meravigliosa poesia dedicata alla donna che ami e che hai sposato. Quale miglior modo per festeggiare un compleanno? Un brindisi al cammino fatto insieme, un infinito e meritato elogio, all'amore che vi unisce e a voi.
    Augurissimi di cuore Vincenzo, un abbraccio

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    1. Ciao. Pensavo proprio a te ieri mattina e mi chiedevo dove tu fossi ammarata o atterrata.
      Ti aspettavi di trocare un racconto vivacino di vita nel giorno del mio compleanno. Invece hai trovato una poesia. Comunque è un racconto della mia vita, forse della parte decisamente più impegnativa. Mantenere equilibri convincenti dopo cinquantasei anni di convivenza a stretto contatto di gomiti e di fianchi è una cosa molto difficoltosa, che comporta una profonda filosofia di tolleranza oppure di amore profondamente radicato. Io ho il vaffa facilissimo, per cui tutto si regge sull'amore che non può più essere fisico, ma soprattutto quello che attrae è spirituale. Avevamo 54 anni in due il 5 maggio 1963; oggi ne abbiamo insieme 166. Detto tutto. Eppure quando io la guardo la rivedo com'era quando ci incontrammo e son certo che lei non ha dimenticato la mia splendente giovinezza.
      Grazie per i tuoi augurissimi.

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  2. Non ho capito se il tuo compleanno è oggi, o se era ieri.
    In ogni caso, auguri.
    Adoro gli uomini che riconoscono il ruolo di guida alla propria moglie, senza sentirsi così meno virili.
    La poesia è stupenda.
    Buon compleanno e buona domenica.

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  3. Era ieri, un venerdì mattina alle 01,12.
    Quando la moglie è come la mia che da ventenne già era capace di organizzarmi la vita e darmi tranquillità e sicurezza, che gusto c'è a mostrare i muscoli quando l'altra fa le stesse cose meglio di te senza tenere la lingua fra i denti, strabuzzando gli occhi fradicia di sudore. Io ho solo una mano sinistra e sono anni che lei interviene nelle mie incursioni tranquillamente. Lei trova sempre tutto meentre lei interviene pazientemente copo che io ho smucinato in tutti i cassetti e non mi ricordo più cosa stessi cercando.
    Grazie della tua critica benevola. E grazie per gli auguri.

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  4. Questa è Poesia d'Amore! STupenda!
    Una vita insieme e ancora la voglia di continuare. Tenero Vincenzo!!!!

    auguri per il tuo compleanno. In ritardo ma tanto non scappi vero?
    Bacioooooooooooo

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  5. Io passo sempre a leggerti, qualche volta silente,perché ritengo le tue parole già sufficienti a esprimere emozioni che condivido.
    Mi dispiace solo non aver saputo ieri, quando ho letto la tua poesia, che era anche il giorno del tuo compleanno. Ma recupero oggi, se posso: ti faccio un mondo di auguri e ti auguro ancora tanta vita insieme ai tuoi amori. <3

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    1. Lo so che mi leggi all'ombra di un bel platano e che qualche volta commenti.
      Sì erail mio compleanno, ma io la vostra presenza l'avverto anche nel silenzio.
      Milla grazie signora bella.

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  6. Bellissimo inno d'amore per tua moglie con un profondo riconoscimento alla sua saggezza.

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    1. Grazie per questo riconoscimento. Lei non ne approfitta né se ne vanta, ma se lo merita tutto.

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  7. Ciao Vincenzo.
    Ho letto tutte le cose che hai proposto in questi ultimi tempi. Ciò che ho notato in ognuna è l'intensità dei tuoi pensieri, incentrate su riflessioni riguardanti il significato della tua ultima parte della vita. Come un risveglio, ritrovi le cose brutte e belle, ed hai un senso di riconoscenza per ciò che di migliore hai avuto. Come fai anche qui.
    Parole che elogiano la tua guida di vita ma che nascondono altre parole che per pudore non scrivi. Probabilmente sarà lei a leggerle tra le righe, questo è il vero senso di un amore forte e duraturo come il vostro...e probabilmente lei si commuoverà e non te lo dirà ma tu lo capirai.
    Che poi le mani si offrono e prendono insieme. 😉
    Scusa se non lascio un pensiero con la solita assiduità ma ti leggo comunque e sempre.
    Ti abbraccio forte ciao.

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    1. Lo so che tu mi leggi, lo sento, come sento tua sorella, come so che lei mi legge sempre. Io scrivo tutto quel che appare sul foglio dopo che c'è passata la mia Parker, perché mi piace scriverle a mano le poesie, mentre per i racconti funziona più velocemente la tastiera del PC.
      Quindi vado dove mi porta il cuore e non pongo domande sul perché proprio lì.
      È chiaro che adesso sono impegnato a mettere a nudo tutte le sensazioni ed i misteri del mio recente periodo di vita. Credo sia naturale.
      Hai visto giusto con la tua sensibilità: taccio e sorvolo su argomenti intimi per estrema pudicizia. Raccontare un amplesso o ciò che un vecchio giovane prova durante di esso comporta scavare al buio on terreni che si vogliono tenere intonsi, ma scriverci su una poesia si può, che sfiora corde celate e tormenti dell'anima.
      Ti restituisco l'abbraccio di vero cuore.

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  8. l'ho già scritto in altro commento e lo ripeto qui: Anna maria è un Mito

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    1. Grazie, le rendi giustizia. Ma ha un piccolo vantaggio: un marito che le ha sempre riconosciuto i suoi meriti nei confronti della famiglia e di se stesso.
      Sapeva tenere a malappena un mestolo in mano. Dopo nove mesi eravamo in tre, isolati da entrambe le famiglie e LEI ha imparato da sola, con due libri, a cucinare benissimo. Detto tutto. Io in mezzo secolo ho imparato appena a cuocere un piatto di pasta. Sono piccole ma grandi cose.
      Mia mamma prima che ci sposassimo le disse: "Impara a cucinare e datti da fare alla sera. Un marito lo conquisti a letto, ma lo mantieni al tavolo da pranzo. Un uomo che dorme soddisfatto e a pancia piena non ti mollerà mai"

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