giovedì 4 maggio 2017

SIMILITUDINE DI CREPUSCOLO


S'aggrappa la luce della notte
sui muri delle case,
scivola fino a terra dai tetti;

si divincola il giorno soffocando
dietro la collina
la sua forza creativa.

Attraverso le finestre svuotate
di colore esce il fioco
chiarore delle lampade
al neon.

Tutto sembra immobilizzarsi,
ammutolire,
il calore si raffredda, si attenua
la foga del respiro,
il paese spalanca il guscio
delle sue difese, 
si abbandona al sonno
come un amante stanco.

Tra poco solo il latrato
di un vecchio cane nascosto
chissà dove
sarà un segno di vita.


***
Maximiliansau, 24 marzo 2017

***



20 commenti:

  1. Nuovamente uno Iacoponi intimista ed accorato, intenso ed appassionato attraverso immagini emozionali che fanno sembrare giorno e notte due personaggi oppure due anime di uno stesso uomo. Tu riesci ad emozionarmi anche con liriche personali ed intimiste, forse perché hai un linguaggio che non cade nel retorico e nel melenso

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  2. Questo tuo commento mi emoziona veramente. Tocchi i tasti giusti e vedi dove sto guardando io. In fondo alla mia età l'idea del crepuscolo -anche se gagliardamente contrastata da un lavoro di difesa quotidiano- incomincia a lasciarsi intravedere da lontano. Sono appunto "due anime di uno stesso uomo", giustamente detto, Daniè. E che il mio linguaggio non sia né "retorico" né "melenso" è dovuto è dovuto al rispetto ed al profondo senso dell'immanente che ho di codesto crepuscolo. Grazie di tutto.

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  3. Vincenzo, oltre a essere ironico sai essere profondo. 😊
    Già lo sapevo però ogni volta mi sorprendi.
    Ciaooooo

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    1. L'ironia mi ha salvato la vita in mille situazioni.
      Il prendersi in giro è meglio che prendere in giro gli altri, ed è anche più difficile e questo me lo rende così simpatico.
      La profondità occorre almeno una volta al giorno, soprattutto quando si fanno dei bilanci.
      So bene che già lo sapevi e mi fa piacere sorprenderti, di tanto in tanto.
      Ciaooooo.

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  4. Sono versi che toccano nel profondo.
    sinforosa

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    1. Ti ringrazio. Sono riflessioni che vengono su di tanto in tanto,messi in versi a volte possono apparire costruite ma ti garantisco che mi vengono su così, io metto le parole in riga.

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  5. Vincenzo dove eri finito?
    Mi piace molto questo tuo modo di dipingere con le parole.
    Buonanotte amico mio.

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  6. Mo guarda tè. Non so se sai ma mi fai un grandioso complimento e una valutazione esatta del mio metodo creativo: io cerco sempre infatti di creare un quadro con le mie parole.
    "Vincenzo dove eri finito?" che vuoi dire? Da un po' di tempo sto sempre qui.

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    1. Ahahahah...no Vincenzo...era piuttosto "dove eri finito mio grandioso poeta!" Ecco...semplicemente...;*

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    2. Scusa la mia grettezza. A volte di fronte ad un complimento sottile come il tuo mi sento come un cane randagio che corre disperatamente inseguito da pietre e sassi volanti. Parlo dell'Italia naturalmente. Solo da noi e in Spagna si trovano questi poveri animali.
      Grazie della tua invocazione, sorellina.

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  7. La città spesso mi impedisce di inquadrare questo minimale scambio di consegne che il crepuscolo negozia tra buio e luce, forse appositamente, quando riesco a passare qualche giorno fuori città, dedico a questa ora, un tempo dilatato e un attenzione carica di curiosità. E grazie a te che ne sottolinei dettagli preziosi..

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    1. In tutti i posti dove sono circolato perticolarmente mi affascina il tempo del crepuscolo, quando la luce obliqua del giorno colora tutto dievrso il paesaggio, come una lasure rossastra. Qualche volta sono riuscito a vedere anche l'alba, una luce fredda e limpida, quanto calda e morbida è quella crepuscolare. Ha un fascino particolare per me.

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  8. mi piace, è scritto con il pennello da pittore

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    1. Vero. Certi spettacoli naturali mi invadono gli occhi e mi scaldano il cuore. Contemporaneamente mi strappano lembi di ricordi preziosi per me. Voi che avete scoperto il mio segreto mi commuovete.

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  9. Hai descritto magistralmente le emozionanti sensazioni di chi predilige l'ora che annuncia la notte, il 'tempo ' in cui la vita si fa più intensa, per me.
    Cri

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    1. Davvero? Sai Cris io appena il sole cala dietro le case e gli alberi dlla parte della Francia incomincio a svegliarmi. Cosa vuoi, è una tradizione della mia vita: al liceo perdevo tempo a disegnare fin quando i miei andavano a letto. Lì incominciavo a studiare, perché avevo bisogno dell'assoluto silenzio. Adesso dipingo di giorno e le mie poesie e i miei racconti li scrivo di notte, dalla mezzanotte alle due e mezza di solito. Il silenzio in questo paesino è totale, e io riesco a sentire e a tradurre in parole i mormorii della mia anima, o di quello che sia, di un'altra dimensione di me.
      VIN

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  10. Come il pittore usa il pennello per dar vita alla tela, tu con i tuoi versi dai vita ad emozioni profonde.
    Ed ecco che le ombre della sera come le braccia di un amante appassionato avvolgono il giorno che si abbandona all'abbraccio senza riserve.Davvero sublime!
    Ofelia

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    1. Avete quasi tutti colto nel segno questa volta coi vostri commenti. Mi consola il fatto che io sia finalmente riuscito, non sempre funziona, a dipingere un quadro usando parole e non colori. Questa è sempre stata la mia aspirazione: scrivere un racconto o un romanzo oppure una poesia e vedere scorrere davanti ai miei occhi, e quindi a tutti quelli che leggono, immagini come in un quadro vivente, come in un film, coinvolgendo il lettore nella storia, nella vicenda facendolo diventare personaggio attivo. Lessi alcuni decenni fa un'intervista a John Steibeck, dove tra le altre cose diceva che la sua aspirazione era fare di ogni lettore un personaggio vero delle sue storie.
      Fui felice quando alcuni miei colleghi di università mi fecero notare che laggendo le mie cose erano entrati dentro la storia calzati e vestiti. Mi resi conto che mi riusciva senza che io facessi nessuno sforzo. Da quel momento non ho avuto esitazioni: era quella la strada, anche se in questa jungla devi andarci corazzato e armato fino ai denti, non basta la qualità. Il mio errore enorme è stato l'aver cercato SEMPRE di pubblicare in Italia, dove occorrono tanti compromessi e non in Germania dove conta il valore e la qualità. Avrei avuto la possibilità -tantissima alcuni anni addietro, più di oggi- di avvantaggiarmi del fatto che i tedeschi tengono sempre a far vedere che il loro sistema integrativo funzioni alla grande. Un ex Gastarbeiter che scrive romanzi e poesie, urca! Ma ho deciso di provarci, alla faccia di chi mi vuol male.
      Grazie di cuore, Ofè.

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  11. ti confesso una cosa: ho sempre fuggito le poesie. Non mi sono mai piaciute , troppo complicate, richiedono tempo per essere capite a fondo. Invece...ti ho trovato! E mi stai facendo apprezzare le poesie, mi concentro e ...mi piacciono!!!! Questa è splendida!

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    1. Mi fai un grandissimo onore: essere riuscito ad interessare alla poesia una persona che da lei si teneva lontana. È un po' il desiderio di ogni poeta riuscire a toccare i punti sensibili dei lettori. Grazie.

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