lunedì 12 dicembre 2016

SANTO SUBITO


Negli ultimi giorni  dalle parti del Nazareno e da tutte le trasmissioni TV, dove i baldi Pidiessini proliferano come funghi. si innalza al cielo un coro belante di pecoroni che inneggiano al gran sacrificio dell'uomo della provvidenza, che -unico esempio in Italia- si è dimesso mostrando dignità, correttezza morale ed amor patrio. Un'autentica beatificazione, dove quella che è la norma in altri paesi per chi esce sconfitto dalla competizione dove ha affidato il suo scarso passato nonché il fulgido futuro, sembra essere una rarità a disposizione di un unico eletto, lui  il santone di Pontassieve. l'unico in possesso di questa dirittura morale.
Ricordo sommessamente a questo branco belante un solo esempio: Giuseppe Pella, che il 12 gennaio 1954 si dimise appena approvata la legge di bilancio dalla carica di Primo Ministro cui era stato chiamato dall'allora Presidente Luigi Einaudi. Se ne uscì tranquillamente dal Quirinale e al suo autista che gli apriva la porta dell'auto presidenziale obiettò che lui non era più il Primo Ministro, rifiutando il passaggio; attraversata invece a piedi la piazza si fermò alla prima fermata di un autobus e con quello se ne tornò a casa come un cittadino qualsiasi. Altri Presidenti della Repubblica, altri Uomini di Stato, altri giornalisti. La RAI-TV stava in fieri e non era diventata il carrozzone mediatico pro Renzi e suoi seguaci come quella attuale.
Adesso invece siamo in clima di "SANTO  SUBITO", già sentito in questi anni alla morte di Giovanni Paolo II.
Siccome qui in rete c'è chi mi accusa di essere un  populista che si abbevera di fole e dato che trattasi di persona assai educata ed intelligente ma, ahimé, nessuno è perfetto e ce n'è molti che soffrono per il ruzzolone del futuro santo e già  piangono l'assenza dei suoi mirabolanti miracoli, vedrò di constatare fatti, cercando di essere sobrio, non alterato dalla rabbia, non accecato dal livore, né soffocato dalla gioia di non saperlo -almeno per adesso- in sella al suo destriero bianco col capo eretto e con la bazza in fuori a scodinzolar giulivo.

Come sindaco di Firenze non mi sembrava male, anzi ne ho auspicato uno simile a Roma. Diceva pane al pane, e tanto esempio nella nostra italiuzza del compromesso era già degno di nota. Nel merito mi esimevo dall'esprimermi perché non conoscevo a fondo i problemi della capitale toscana. Se andava bene ai suoi concittadini, devo aver pensato, deve essere vino buono.

Poi c'è stato il primo tentativo di scalata al soglio di Segretario del suo partito. Sconfitto da Bersani e dalla vecchia guardia si ritirò momentaneamente dalla lotta leccandosi le ferite e preparando la rivicita. Più che legittimo. Il tono mi lasciava però perplesso: in contraddizione alla pacatezza di Bersani il nostro eroe coniava l'espressione rottamazione politica di una classe di uomini e donne che avevano fatto la storia del suo partito, senza rispetto per nessuno, lui che ancora non aveva fatto proprio niente.
Forse è questo il nuovo linguaggio, mi suggerivo; forse per edificare nuove mura occorre abbattere le vecchie fin dalle fondamenta. Che sia veramente costui l'uomo della provvidenza?
Quando fu chiaro che Bersani con la sua flemma non avrebbe ottenuto niente da una striminzita vittoria elettorale il nostro eroe tornò alla carica rottamandolo e diventando il capo del nuovo nel suo partito. Dopo, molto tempo dopo, sapemmo che si era autoproclamato montone ben fornito di corna e di campanaccio per guidare il suo branco di pecore, ma all'inizio tantissimi -me compreso. perché tacerlo- credettero che l'uomo avesse meriti grandi, anche se non tanta esperienza che si manifestava in un linguaggio troppo crudo, ma vivaddio era ora che l'Italia nostra avesse un Capo in grado di decidere da solo e di andare avanti come un buldozer fregandosene di tutto e tutti.
Fu quello l'inizio di una primavera in cui ci si aspettava ogni giorno qualcosa di nuovo, con Letta primo ministro già tremebondo ed il nostro "enricostaisereno" in cattedra. Ma che qualcosa bollisse in pentola era chiaro a tutti.

Questi sono fatti, signori e signore che non sopportate gli -ismi, fatti che ognuno di noi ha soppesato senza conoscere il metodo di misurazione della bilancia usata, ma questi sono fatti e non fole.
Tanto per prendere fiato e chiarire.

Il giorno in cui Letta già teneva in mano il campanellino per consegnarlo ad enricostaisereno, proprio quella mattina si verificò una cosuccia strana, indicativa del carattere dell'uomo nuovo.
Attraversata Roma velocissimamente a bordo della sua SMART infilò il portone posteriore di palazzo Chigi a quaranta orari, laddove è consentito il passo d'uomo, cioè dieci-quindici all'ora. In quel momento un'auto blu stava uscendo. Lo scontro fu evitato per miracolo, ma quando i questori fecero notare al nostro che la macchina blu aveva la precedenza, un paio di telecronisti eternò e mise in scatola gli occhi levati al cielo ed il labbiale dell'irrenzi, incazzato nero come un toro nell'arena.
Questa scenetta solo adesso s'è potuta mostrare. Lo ha fatto Gazebo su RAI TRE e io ancora mi scompiscio. Il classico ma lei non sa chi sono io, maremma maiala. Ma i questori non si commossero, rimasero nell'assoluta ignoranza e lo facero retrocedere riluttante e spruzzante saliva.

Afferrato il campanellino con entrambe le mani enricostaisereno deve aver pensato di procedere come uno tsunami nel nostro panorama politico immobile nella sua pochezza. Bel oltre la metà del popol nostro aspettava gli eventi col fiato sospeso.

Ed egli iniziò l'iter della promessa grossa e fantasiosa, provocando una sparatoria di grandissime cose e progressive che sommersero ognuno di noi, colti oppur inclita che fossimo, lasciandoci tutti col naso in su ed una grande curiosità: vediamo un po' home la si rottama la nostra patria, oh via. Ed arrivò il decreto degli 80 euro al mese. Un po' a tutti, sembrava in un primo momento, poi invece no, solo a quelli che stavano meglio mentre quelli che crepavano di fame non ne avevano diritto. Eppoi gli 80 erano lordi e non netti, per cui rimanevano una cinquantina di euro scarsi per poco più di otto milioni di gente, ma comunque almeno c'era qualcuno che dava e non chiedeva, maremma maiala.
E venne il voto per il Parlamento europeo, che fu naturalmente giudicato un trionfo della nuova epoca renziana. Pensate il 40% votò PD.
E adesso chi lo reggeva più? Moltiplicò le passeggiate fuori di Palazzo Chigi per andare a bere un caffettino, lui e i quindici della sua scorta, ma che importa tanto tutti stavano lì in quel tratturo di strada con qualsivoglia tempo per veder lo nostro eroe attraversar con passetti molleggiati, le manine nelle tasche della giacchetta sempre più attillata, e il passo di una salsa brasilera, che gli era tanto bellino, gesummaria, che lo si poteva mangiar di baci, suvvia.
E poi volete mettere il nostro campeon che se ne va a Bruxelles a colloquio privato con Angela la tedescona e Holland, quel signorotto di campagna bretone o del golfo di Biscaglia, insomma francioso presidente dei franciosi. E parlava inglese il nostro, un inglese tutto suo altro che il Berlu che sapeva esprimersi solo in meneghino.
Non s'è capito molto bene, ma si mormora che da quei colloqui sia partita la spinta a forzare la mano della storia.

Hambieremo la hostituzione de sto paese vecchia e hollassata, maremma maiala, io e la toscanina bellin bellina che gli altri partiti se la sognano na ministrina hosì bellina e simpatiha e piena di vigore. Ma un l'avete vista quando ha giurato nelle mani di Re Giorgio fedeltà alla Repubbliha, hon indosso quella giacchettina blu hortina in vita e quei pantaloni sempre blu col havallo bassino bassino ché quando lei s'è 'hinata per firmare le sono scesi di molto mettendo in mostra il suo bel tanga e il suo bel hulo? Ma home l'era bellina la Maria Elena, da mangiare.

E fu così -per via del tanga o della Banca Etruria, di cui il babbo della bella Maria Elena era un pezzo grosso assai e che fu mandato a fondo e riacciuffato per i capelli forse perché scucisse ancora soldoni utilissimi alle mire del satrapo nostrano- che al nostro omo de la provvidenza venne in mente la trovata vincente.
Ma un la vogliamo fare io e te, ministrina del mio cuor, sta riforma?
Gli ballava nella testa l'ideona: si sa che gli italiani son tutti guardoni arrapati. E noi gliela mostriamo in tutte le salse la ministrina che il mondo ci invidia. Oh vai l'è andata. L'ho avuta io l'idea del millennio.
Peccato avesse dimenticato tra le chiappe delle bella ministra tutti i problemi impellenti della nostra nazioncina di guardoni arrapati certamente, ma che a  casa avevano moglie e figli che non avevano più niente da mangiare. Quattro Banche salvate dal fallimento con la più bella trovata di questa Unione Europea del cazzo, l'uso cioè dei soldi dei correntisti e dei risparmiatori, sì quei poveracci che avevano risparmiato una vita per trovarsi una casa e una vecchiaia serena; e poi la Nazione invasa da giovanottoni neri neri con cellulare e orologino nuovo, tutti bei maschioni in cerca di lavoro, come sostenevano e di chissà cosa altro, non certo profughi da nessuna guerra come il ministro pescelesso, quello a capo del minipartitino delle poltrone incollate al culo andava predicando. Ma si sa che il pescelesso se non ci metti un pizzico di sale non sa di nulla.
E poi per il Sud vennero trovate le bufale più eterogenee, le barzellette più mitiche: per esempio il PONTE SULLO STRETTO, e già i mammasantissima e i pezzi da 90 si fregavano le mani. Ma sembra che lo maggior ponte d'Italia porti una sfiga maledetta: ogni volta che un primo ministro ne parla parte un siluro da non si sa dove e gli entra nel culo. Fu il cavallo di battaglia del Berlu e tutti sanno che subito dopo crollò, ne profetizzò la costruzione il grande pallonaro e PUM gli esplosero i coglions, o quel pocolino che gliene restava.
Aggiungeteci il contratto leasing di un aereo da duecento milioni, con camere da letto e salotti e una sala per discussioni amene tra uomini del destino, divinissimi culi e pescelessi al di sopra delle nuvole, libreria e impianto stereofonico e tutti i drum e dram, compreso naturalmente l'equipaggio altamente addestrato e selezionato, il tutto al modico costo di  ottantamila euro al giorno, carburante escluso -tutto naturalmente a carico del popolo italiano. Insomma un brodino.
Con quell'aereo ed un superveloce elicotterone si spostava il nostro da un capo all'altro della penisola, per diffondere il nuovo vangelo in attesa del suo personale Natale, scadente il 4 dicembre, tanto per dire: la mi figliola, LA RIFORMA DEL MILLENNIO, nasce un po' prima di Gesù di Nazareth.

Sappiamo tutti come sia finita: in MERDA.

Ora si è esiliato a Pontassieve, come Camillo nella campagna romana. Aspetta che giungano i messi inviati dal Senatus Populusque Romanus a chiedergli ginocchioni di tornare a governare il Paese, andato in malora dopo che lui se n'era andato pien di cruccio, come Dante a Ravenna.
Oh grullo.

Il governo del grullo è durato qualche giorno più di mille. NIENTE di quello che ha promesso è stato in grado di mantenere: ha spaccato il paese, ha spaccato il suo partito, ha condotto da presunto DUX la cosa pubblica, accumulando disastro a disastri, ha innalzato il tetto già pesantissimo del debito pubblico a cifre insostenibili, ha fatto politica sporca da prima repubblica putrefatta curando i propri interessi e quelli della sua parte politicante ma non quelli del paese. Nessuno lo rimpiange all'infuori dei suoi adoratori somari e pecoroni.
Cercherà di rientrare dopo essersi mondato come la zoccola che va in chiesa per rifarsi la verginità e poi aspira a sposare il povero scemo del paese. Qui però non ci sono poveri scemi e se ne accorgerà alle prossime elezioni politiche, che -malgrado la benedizione di una mummia al Quirinale- dovranno essere fatte. Vinca chi vinca sarà sempre meglio che avere uno sbruffone toscano capace di camminate alla paraculo come il più squallido dei bulletti di periferia coi calzoncini ben tirati sul culetto e l'ormai incipiente panzetta sempre in mostra. È facile: basta comprare vestitini un numero inferiore del dovuto. Solo alla fine per commuovere le folle si è fatto vedere insieme alla moglie.
Troppo tardi. Dopo avere cercato di riempire gli occhi con le chiappe della sua fedelissima e non esserci sufficientemente riuscito, voleva ritornare al quadretto famigliare, il padre di famiglia, la casta moglie Agnese ed i suoi bambini, cui ha rimboccato le coperte a Pontassieve, tornando a casa dopo aver gridato con voce tremante il suo "Viva l'Italia".
Oh grullo, il popolo d'Italia ti conosce ormai. Non si farà ancora una volta inculare.

Per adesso teniamoci sto governicchio gentiloniano. Turiamoci il naso, chiudiamo gli occhi, facciamo finta di credere che sia una cosa seria, che la Boschi sottosegretario non sia la sentinella dell'irrenzi, che sto cambiamento non sia ispirato alla famosa frase del principe Salina del Gattopardo, cambiare tutto per NON cambiare niente, che Mattarella non sia un pupazzo parlante, contenti almeno che Gentiloni non abbia usato nessuno degli sproloqui del bischerone decaduto.
A volte per vivere bene bisogna anche fingere di stare bene.






























22 commenti:

  1. Vincè ... non illudiamoci : alle prossime politiche, il simpaticissimo Renzi (sic!) stravincerà le elezioni !
    Poichè, è già forte del 40 % dei voti ottenuti dal fronte del SI ( e quelli, non glieli toglie nessuno ) . Inoltre, fra i votanti NO al referendum ( fra cui io, che sono nato e morirò comunista berlingueriano, D'Alema il più grande e intelligente Politico del nostro dopoguerra, ed in fatti irrenzi si è guardato bene dallo sfidarlo pubblicamente, poichè avrebbe fatto la figura dello scemoide, come l' avrebbe fatta l' altro scemo di peppegrillo ), ci sono gli osceno berlusca, la beota meloni(e prosciutti), il demenziale salvini, casa pound ( mammamia ... ), e il più fesso di tutti, e cioè il peppe de' grillis !
    Ebbene, di questa eterogenea accozzaglia, se sottraiamo un buon 15% e lo aggiungiamo al 40%, si ricava il 55%, entità che permetterà all' irrenzi di governare per 5 anni pieni ( ossia la durata di tutta la legislatura ) ! Eh, l' ombre è astuto assai e i conti se li sa fare per benino ! Infine, lascerà la politica, passando alla storia come COLUI CHE RIDIEDE AL PD LA SUA VESTE DI SINISTRA, ED AL PAESE QUELLA DEMOCRAZIA CHE SI ESPRIME UNA VOLTA CON LA VITTORIA DELLA SINISTRA, UN' ALTRA CON LA VITTORIA DELLA DESTRA !
    Chiamiamolo fesso ... quel paraculo !!!

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    1. Cavaliè, è quello che sostengo io nel mio post del 6 dicembre.
      Non sono assolutamente d'accordo con te circa il 55%.
      Dai i numeri? Vorresti dire allora che almno il 15% del PD ha votto NO? Qui ci siamo. Sono tutti gli ex veri comunisti come te, ma sta tranquillo che al congresso lui il PD lo spacca, e allora quel 15% se lo sogna. Oppure tu continueresti a votarlo a bocca storta? E Poi nel suo 40% c'erano a dir poco un 7-8% di non Pidiini che volevano veramente cambiarla la costituzione.
      L'irrenzi si sta facendo male i suoi conti. Trascuri poi il fatto che sia un furbo della madonna, ma è talmente pieno e sicuro di sé da non vedere oltre il proprio uccello e non mi pare che abbia tutto sto gran pacco. Ce l'ha mostrato cento volte nei suoi calzoncini strettini strettini.
      No, non è un fesso è un invasato di se stesso.

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  2. Chi dice che s'è ritirato per dignità e bla bla bla sbaglia: ha fatto la sceneggiata da bambino dell'asilo "Io me ne vado e sono tutti cazzi vostri", poi ha ripreso il controllo della situazione imponendo il governo fotocopia del suo.

    @cavaliereerrante
    No, no: sta spianando la strada al movimento 5 peritoniti gravi, che sarà ancora peggio per l'Italia.

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    1. Sí Dumdumderum. Credo che adesso lo abbiano capito tutti che era tutto predisposto e che lui credeva che il NO vincesse. Non in quelle proporzioni, ma quando ha avuto il dato dell'affluenza alle urne lo ha capito. E si è scritto il discorsetto. La prima volta che leggeva, pensa!
      Ma era felicissimo di averli lo stesso fregati, perché pensava ad un governicchio allargato. E gli altri han fregato lui, che ha dovuto ricorrere al piano bis: dentro Gentiloni (forse aveva pensato anche a Padoan) ma con la Boschi dentro a controllare da vicino ogni mossa. Guarda caso che lei sta proprio accanto accantissimo al Primo Ministro!!!
      Se il centrodestra non si unisce -e chissà se basterebbe- e se Salvini si butta sui grillini, come comincio a sospettare il grande capo occulto si fotte con le sue mani.
      Per me è già fottuto.

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  3. Guarda, Vincé, di sentinelle ne ha messe due: l'altro è il bambinone ricciolone, quello con i capelli a nuvolaglia, capisc'ammé...

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    1. Sì, sì, capisc'atté, però non so se lo miglior culo italico fa da sentinella a lui, oppure è lui che fa la guardia al culo...forse entrambe le cose, capisc'ammé....

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  4. la guardia al culo suo, di lui, volevi dire!

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    1. No, no...a quello di lei...a dar retta a certe voci, ma anche perché non vedo come possa essere così intoccabile sta ministra riscaldata...a meno che...a mano che non ci sia una combutta sotto sotto tra Renzi e i soldi della Banca Etruria, di cui il padre della ministra dagli occhi azzurrini era ed è...credimi...ancora il pezzo più importante.

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  5. The Matemathic it's not a opinion, but scienthologic of numbers !
    Ed infatti Mister ( o Miss ) @Dumdumderum :
    1) - 40% è il patrimonio dei voti di @Renzi ;
    2) - 2% ( D'Alema ) + 2% ( Zagrebelsky ) + 6% ( Bersani ) + 2% ( ex Sel ) + 2% ( Vendola e ex RFC ) = 14% .
    Ergo : 40% + 14% = 54% !
    @peppegrillo ???
    Nessuna strada spianata, se non quella che lo porterà alle patrie galere, visto che, in aggiunta alla falsificazione delle firme in Sicilia, a Bologna e forse anche a Roma, l' obbrobrioso ex comico genovese, dovrà rispondere anche dello scandalo della monnezza a Roma, dove viene indagata la sindaca @raggi per la sua amicizia con la @muraro ( che è la longa manus del @cerioni mario, il multimiliardario padrone e dominus dello smaltimento rifiuti illegale nel Lazio !

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  6. Se la matematica non è un'opinione allora rifatti i conti, cavaliè, perché quel 54% te lo sei bevuto col Frascati.
    1)-Nel 40% dell'irrenzi ci stanno circa il 15% di altri votanti per partiti del NO, come da tutti messo in luce.
    2)-Recupera circa il 10% di pidiessini che hanno votato NO, e quindi va al 35%.
    3)-L'irrenzi vole il Congresso prima del voto e tu pensi che il partito non gli si spacca sotto?
    4)-I sondaggisti dicono che nel caso l'irrenzi facca il SUO prtito, ovvero che escano gli altri, a lui rimarrebbe il 21%, non di più.
    Ma anche così restando le cose il potenziale massimo del PD resterebbe il 30%, come quello dei grillini -che tu ne dica o no- e quello del Centrodestra "unito".
    In tal caso giocano altri fattori, tipo l'attacco dei francesi a Mediaset, che obbligherebbe il Berlu a cercare alleanze per mantenere in Italia ciò che è sacrosantemente italiano.
    Anche questo attacco puzza da lontano, cavaliere.
    Per quanto concerne il tuo sogno di vedere Grillo in galera, continua pure a sognare, ma cerca di capire qualcosa almeno tu sul voto referenziario e non buttare tutto in caciara con la svalutazione del voto di nausea degli italiani e la speranza che tutto d'un botto l'irrenzi faccia il miracolo, perché lo stronzo miracoli non ne ha mai fatti, solo SE NE È VANTATO.
    Visto come gli à andata a finire?
    Ciao Cavaliè.

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  7. I Santo Subito doveva ritirarsi dopo i primi cinque mesi - come promesso - se non riusciva a fare cinque riforme, una al mese. Non l'ha fatto. Ed è lì che avrebbe dovuto azzardare: "Ragazzi, volevo cambiare il paese, ma non le permettono, quindi andiamo a votare".
    Sarebbe stato un plebiscito. Un uomo solo contra l'establishment. Invece no. Ha preferito conservare la poltroncina...
    e mo' ha da schiatta'

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    1. Non sono fascista, ma diciamo le cose come stanno: il Mussolini che ha fondato nel 1919 a Bologna i Fasci di Combattimento, era un fior di cervello politico che sapeva quel che faceva ed aveva previsto anche la possibilità dell'Uomo Solo Al Comando.
      Ma aveva un altro par de cojoni e, come detto, l'intelligenza politica dello statista.
      Che poi sia andata in merda questa intelligenza ed abbia portato ai disastri ed ai lutti di una guerra conclusa con una lotta fratricida, tuttavia almeno all'unizio la sua lucidità ancora non traviata dal potere lo aveva portato avanti ben bene.
      Renzi è un grosso stupido, vanesio ed incapace di pensare oltre l'orlo delle proprie mutande: innanzi tutto il vero politico non parla troppo, non promette alla cazzo di cane e non si mette in mostra in ogni occasione, ma se ne sta defilato e aspetta. Ecco, il Renzi non sa aspettare nè stare fermo; la sua ansia di protagonismo lo porta alle passeggiate coi passettini di tango e le chiappette bene in vista dentro pantaloncini attillatissimi attraverso i quali -pensa lui- si veda il pacco; lo porta ad immischiarsi in tutte le possibili cagate, che se vanno bene è un trionfo dei soliti idioti, ma se vanno male si ritorcono tutte contro di lui e poi deve fare faticona a togliersele dal buco del culo.
      Andreotti, democristiano come Renzi, paragulo assai più di lui, ma cervello finissimo ha galleggiato per oltre cinquanta anni, malgrado le accuse di mafia e di baci a Reina.
      Il nostro stronzo non potrà farlo perché troppo poco intelligente.
      Guarda lì: uno scaltro al suo posto avrebbe buttato a mare Butti l'amicone e la Boschi l'amichetta, responsabili -lei più di tutti- del disastro almeno quanto lui. Invece che cosa fa il coglione? Li salva tutti e due. E adesso i suoi zelanti e belanti adoratori già parlano di sacrificio del Grande Uomo. Del grande babbeo, dico io, che non si è reso conto di aver deluso e tradito quanti -e c'ero anche io- credevano che fosse arrivato finalmente il momento del ricambio generazionale.

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  8. Ahahahahah ... Vincenzo, i conto sono quelli !
    Ed anzi ti consiglio, se non vuoi perdere quattrini, di scommettere contro : l' obbrobrioso Irrenzi, dopo che avrà vinto le prossime elezioni politiche, governerà per l' intera legislatura ! Poi, dopo aver ridato al PD la sua veste di sinistra, se ne andrà a fanculo, tornandosene in parrocchia, e magari come Generale dei Boys-Scout ... o come quel sacrestano che è sempre stato !
    Fatti forza dunque, amigo Vincenzo ... sursum corde : te lo dovrai godere, il vanitoso Irrenzi, per ben cinque anni !
    Un saluto anche a Franco Battaglia ... e un auspicio che, anche lui, si abitui a sopportare l' egocentrico fiorentino per l' intera, prossima legislatura!!!

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    1. Allora insisti? Ma quando mai un partito della sinistra ha toccato quei limiti surreali di cui tu parli?
      Hai dimenticato che fu Berlinguer a portare il PCI oltre il 32% davanti alla DC nelle elezioni che vinse, ma perse lo stesso perché al governo andarono i democristi?
      54%!!! La sbornia continua, eppure alla tua età dovresti almeno aspettare l'ora di pranzo per attaccarti al "nostro" amatissimo Frascati.
      Ti voglio troppo bne per vederti languire in codesto sogno, Cavaliè. Svegliati. L'irrenzi non lo faranno fuori i grillini o Salvini. No! Saranno i dioscuri del PD a farlo a pezzetti. Aspetta il Congresso e vedrai.
      Ma io voglio rassicurarti: cor meus est nunc et semper sursum. L'avevo detto a mio figlio: "Se vince il SI, chiedo la cittadinanza tedesca". Adesso lo ripeto a te. Se vincesse il brocco di Pontassieve le prossime elezioni la chiedo.
      Ma che sognatore che sei. Renzi vince col 54% le elezioni, ricuce e fa diventare immortale il PD, lo purga di tutti i voltagabbana e i transfuga, lo monda dei cattivi pensieri, governa da illuminato uomo politico per cinque anni E POI SI RITIRA.....ah aha ah ah ah ah
      Cavaliè, come racconti le barzellette tu nemmeno Totò ci sarebbe riuscito.
      Te saluto e adesso fatte na pennica, ché te serve proprio.

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  9. D'accordo : Berlinguer ( il migliore di tutti ) sfiorò, col suo PCI il 32% e quello fu il massimo mai toccato dal PCI dopo la scissione col PSI ! Tu dici che Irrenzi resta al di sotto ??? Beh ... commetti un errore grossolano : lui, alle elezioni europee raggiunse il 40% ( e quello, stanne certo ... se lo mantiene ) !
    Al 54% ci arriva facile, come ho già spiegato ... e non mi ripeto !
    Resta il voto dei Senatori a vita ( massimamente, il carisma ed il seguito che trascina con sè il Presidente emerito Giorgio Napolitano ) !
    Rassegnate Vincè, marca visita, se te chjedessero de scommette' che Irrenzi ( tacci sua ... quant' è antipatico ) tornerà a chesa, datte malato ... squajate co' la stessa velocità de 'na donna incinta che se vedesse comparì davanti er sor brunetta, detto er nano bagonghi, ossia er campjone del monno ner far abortire le donne gravide, tant' è brutto !
    Quanto a Irrenzi ... stamece : prima de' cinque anni nun se lo leveremjo da li cojoni !!!

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    1. Vojo perdeli sti sordi. Ancora nun hai capito che io nun scommetterei su Renzi nemmeno na cacata de cane vecchio e sdentato. Sur comincio ciò sperato, come tanti, perché me pareva sborone ma sincero, invece è 'n gran fjo de na mignotta, e tu sei un babbeo se pensi che lui doppo cinquanni se ne torna a casa: a me me manna ar gabbio, a te a raccoje li pommidori sotto er sole e lui resta lì mentre er 54% è diventato er 99% e te saluto.

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  10. Intanto al Senato, è passato, con ben 167 voti, il benestare al Governo gentiloni ( che è una figurina del Renzi ... e che traghetterà il governo fino al 2017, quando le Politiche lo riconsegneranno a Irrenzi stesso ) ! Ed il rimpasto ??? Non ti dice niente, Vincè, che accanto al gentiloni c' era la comunista ministra della Difesa, nuovi ministri tutti con l' antica tessera PCI e poi traslati nel PD, e che la stessa Angela Merkel ha ringraziato il Renzi ... e proprio adesso che lei dovrà affrontare fra poco le elezioni ??? Eh ... mio caro amico di Civitavecchia, ce lo dovremo godere per altri 5 anni quel bel garofalo, ma poi se ne andrà, per tornare in parrocchia col grado di Generale dei Boys-scouts ... e passare alla storia come COLUI CHE RIPORTO' A SINISTRA L' AMBIGUO PD !
    Per la serie "becca, incarta ... e porta a casa" ! *_^

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    1. Vorrei avere la tua sicurezza e giocherei gioiosamente al lotto due volte alla settimana sicuro di vincere prima o poi.
      Io parto da un principio elementare: per primeggiare nella politica occorre prudenza, moderatezza ed estrema intelligenza.
      Se un leader -o un che tale si è autoproclamato- manca della più elementare prudenza, che gli vieterebbe di promettere mari e monti in modo esagerato e provocatorio; se un presunto leader manca della moderatezza al punto di affittare con un contratto leasing costosissimo un grosso aereo che nemmeno la Merkel ha a disposizione, facendone un uso provocatorio mentre il 25% della popolazione sta per oltrepaasare la soglia della povertà; se un presunto leader non ha l'intelligenza di dare l'esatta valutazione ad un voto ultrastranetto contro lui la sua politica ed il suo modo di governare (questo puoi farlo tu, Cavaliere NON LUI); se non sente da che parte tira il vento e bolla di "populismo" uno tsunami di sdegno che dal volgo è salito e che lo ha scaraventato fuori da Palazzo Chigi, allora quel presunto leader, quel mollaccione che per tale si è spacciato non avrà mai a disposizione la possibilità di governare questo paese
      PERCHÉ IL POPOLO ORAMAI LO HA CAPITO e questo popolo proprio il 4 dicembre ha mostrato al mondo intero che non è un popolo di idioti.
      La Merkel inneggia al nostro deficiente? Beato te, che non leggi i giornali tedeschi come la Frakfurter Allgemeine Zeitung, oppure Die Welt ovvero riviste politiche come Der Spiegel per capire cosa effettivamente Angela Merkel pensa di Renzi e perché continui a fare il tifo per l'uomo che solo capace era di dirle SISSIGNORA.
      Di tutto il resto che tanto ti bea io me ne infischio.

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  11. Enzo perdonami, ma non ce la faccio a leggere il tuo lunghissimo post. Sono sicura però che concorderei su tutti i punti.
    Buona serata.

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  12. Ma ti pare che non ti perdono. Effettivamente è un po' lunghetto, ma sono certo che concorderesti su tutto. In proposito se ai miei bei giovani tempi una bella ragazza mi avesse detto le parole che hai detto tu mi avrebbe mandato in delirio. Oggi...pure.:))

    PS: temo che non leggerai nemmeno la poesia che sto scrivendo. Mi sta venendo lunghetta....

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  13. Caspita capiti nel mio blog mentre pubblicizzo lingerie per un famosissimo brand americano su commissione e con grande orgoglio... Io parlo di moda e lo faccio con il cuore in mano ti ringrazio per i complimenti e mi unisco ai tuoi seguaci sperando di vederti tra i miei.. Grazie mi hai fatto ridere di gusto con la tua immensa simpatia... Ti auguro felice Natale e non commento la politica che in questo momento ha deluso me e molti miei amici in ginocchio. Un Natale felice per te e tutti gli italiani in difficoltà.



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    1. Bel colpo! Io non ti aspettavo qui e me ne compiaccio. Come ho già detto mi era piaciuto il tuo intervento da Silvana ed ho voluto vedere dentro casa tua. La moda femminile non è il mio campo, ma trovatemi quell'uomo che non rimanga incantato quando sta appiccicata addosso ad un bel corpo femminile.
      Ti ringrazio degli auguri di buon Natale che ricambio di cuore. Io sono un italiano all'estero da una vita, ma fortunatamente non in difficoltà, ma capisco attè.

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