martedì 20 dicembre 2016

KURFÜRSTENDAMM ORE 20,30 DEL 19. 12. 2016

Ieri sera alla TV nazionale, ed anche su Mediaset a dire il vero, ho ascoltato le tante inesattezze sulla vita all'estero che qualificano come pessima la nostra informazione. Parlavano di "mercatino di Natale" come fosse un assemblaggio di bancarelle di africani e di cinesi nelle nostre periferie, e qualcuno dei giornalisti si è chiesto come fosse possibile che ci fosse tanta gente a quell'ora.
Mai stato a Berlino in questo periodo, signore? Oppure a München, a Köln ad Hamburg, oppure a Frankfurt o in qualsiasi paese tedesco sotto Natale? 
Si chiamano Weihnachtsmarkt, mercato natalizio e sono una delle più vecchie tradizioni tedesche. Ho letto che risalgono al primo medioevo. Non si tratta di bancarelle mobili ma di vere e proprie costruzioni fisse, in legno, solidamente piantate per terra, di solito quattro metri per quattro metri e tre di altezza, con tettino a spiovere, che vengono preparate una settimana prima del 24 novembre, quando vengono inaugurate e rimangono aperte fino al 24 dicembre, la Vigilia.
Nel pomerigio ed alla sera -fin oltre la mezzanotte il venerdì e il sabato e poco oltre le ventidue i giorni lavorativi per ovvie ragioni- sono stracolme di gente che compera ricordini e robe varie, ma soprattutto mangia e beve, beve, beve. Glühwein in abbondanza, cioè vino speziato e bollito che riscaldi, graditissimo in questa stagione e poco alcoolico; ma naturalmente anche birra, birra, birra. E poi salsicciotti in varie salse, e Kartoffel in tutte le maniere e Pommfritt e insomma si pappa a volontà. 
Berlino a Natale conta un quattro milioni di gente che se la vuole godere. Di giorno fanno quel che vogliono e di sera vanno in uno dei dodici Weihnachten e ci restano per ore.
Chi conosce Berlino sa che Charlottenburg è il cuore della città, il quartiere nobile. La attraversa un'arteria enorme, che si chiama Kurfürstendamm, dove si erge la Erinnerungskirche, la Chiesa del Ricordo, un dente cariato che spunta da una boccaccia spalancata. Era una delle più belle Chiese di Berlino. Durante la seconda guerra mondiale fu praticamente rasa al suolo. Rimase parte dell'abside e quasi intera la torre dell'orologio. I Berlinesi non l'hanno mai ricostruita: la tengono a memoria di quella che è stata non solo la più grande tragedia della loro storia, ma di quella del mondo.
In quella piazza sorge la sede del quotidiano locale, il Berliner Montagspost; non è distante che poche centinaia di metri dallo Zoo. Chi ricorda il bellissimo romanzo autobiografico di Christiana F. Wir Kinder von Bahnhof Zoo, da cui fu fatto un celebre film? Un paio di chilometri dall'altro lato c'è la Alexanderplatz, resa famosa da uno dei migliori romanzi della letteratura tedesca Berlin Alexanderplatz, di Alfred Döblin, da cui la serie TV bellissima del 1980 diretta da Reiner Werner Fassbinder. Insomma un posto che più famoso non si può.
Il Weihnachtmarkt del Kurfüstendamm è il più grande ed il più frequentato mercato natalizio della città, soprattutto a quell'ora. 
Ieri sera alle 20,30 circa un TIR con targa polacca si è lanciato contro la folla facendo fino all'ultima relazione della Polizei 12 morti e una sessantina di feriti, più o meno gravi. Le costruzioni ben piantate a terra lo hanno frenato, altrimenti la strage avrebbe incominciato a somigliare nella consistenza a quella di Nizza.
L'autista polacco, che non dava più sue notizie alla sua Direzione dalle 15, giaceva morto nel lettino dove di solito si dorme, ucciso da uno dei due attentatori. Quello che guidava il mezzo era un Pakistano da un anno entrato in Germania con i fuggiaschi dalla Siria. Grazie Angela. Lei adesso piange e commenta che era assolutamente imprevedibile. TUTTO oramai si deve prevedere, anche che ti nascondono una bomba sotto il letto. Soltanto tre sere fa a Ludwigshaven, vicinissima a casa mia, un poliziotto dalla vista buona ha capito dal modo di camminare e di guardarsi intorno che qualcosa non quadrava in quel ragazzino, che sembrava ogni tanto zoppicare. Fermato, il moccioso -12 anni siriano- balbettava qualcosa di incomprensibile ed il poliziotto pensando che si fosse perduto lo ha preso per mano per portarlo alla sua Stazione. Ma il ragazzino si è impuntato gridando nella sua lingua e in tedesco tutte le parolacce che poteva. Arrivano altri due poliziotti e scoprono che il moccioso era fasciato dal collo alla pancia con una cintura esplosiva a tempo. Ancora una diecina di minuti e avrebbe fatto una cinquantina di morti, anche quelli in un Weihnachtsmarkt.
Il camion omicida veniva dall'Italia, dove aveva caricato acciaio da recapitare in un Baustelle di Berlino. Combinazione forse, ma sostenere come faceva la faccia da pesce lesso di Alfano -lo stesso che sostiene il nuovo inquilino del Viminale e tanta, troppa stampa di parte- che questo in Italia non è mai avvenuto perché noi siamo i migliori -da morire dalle risate- è assolutamente sbagliato.
Siamo rimasti esenti da attentati perché casa nostra è il loro rifugio e la base di partenza ideale. Perché l'Italia, a differenza della Francia non li ha mai attaccati, e perché tremilaottocento chilometri di coste sono ottime per fare arrivare clandestinamente uomini e materiali.
Io comunque un risultato l'ho ottenuto, per quest'anno ho detto a chiare note alle mie tre donne, madre, figlia e nipote, che di visitare qualsivoglia Weihnachtsmarkt non se ne parla proprio. Che non rompano e stiano zitte. Non c'è due senza tre e dopo Ludwigshaven e Berlino non si sa dove possano colpire.
Capisco che è uno schifo e che questo significa darla vinta ai terroristi, ma posso fare io l'eroe se ne ho voglia, non portandomi dietro tre donne cui voglio un bene dell'anima.













20 commenti:

  1. Purtroppo questi ignobili possono colpire ovunque, ma il clima di terrore non deve vincere.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
  2. Ricorda le Brigate Rosse, e anche la Rote Fraktion Armée qui in Germania, più o meno lo stesso periodo. Hanno fatto moti e feriti, ma poi si sono sfasciate.
    Dovremo ancora contare tanti morti e tanti feriti prima che questi barbari vengano sterminati.

    RispondiElimina
  3. Ieri ero tranquilla solo perché sapevo che era accaduto a Berlino e quindi lontano da te. E allora non ti ho stressato con messaggi.

    Cosa aggiungere alla tua lucida analisi: nulla, mi sembra che stiamo tutti camminando al buio.

    Abbraccio grande.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non mi avresti stressato. È accaduto a Berlino, lontanissimo chilometricamente da qui, ma poteva accadere a Ludwigshaven, che sta solo a 32 chilometri. Il punto è che non si sta più certi di niente. L'altra sera al teatro, il mio teatro dove ho passato 12 bellissimi anni, per assistere alla "Tosca" c'era una marea di persone. Ce lo siamo detto solo dopo la notizia di Berlino, ma tanto AnnaMaria tanto io abbiamo pensato la stessa cosa: sai che carneficina se un matto si facesse esplodere in platea. Roba da matti, ma noi due non siamo matti, è la psicosi di assedio continuo che ci fa farneticare così. Al punto che viene da dire che attualmente il terrorismo conduce tre a zero e l'arbitro ancora non fischia la fine del primo tempo. Negli spogliatoi ci beviamo un thé caldo, poi rientriamo in campo e gli facciamo un c**o così. Speriamo.....

      Elimina
  4. Conosco tutti i luoghi di cui parli, perché a Berlino sono stata più volte. Mi sento colpita, perché l'amo molto.
    Anch'io, esattamente come te, non so allinearmi all'idea del "così la si dà vinta ai terroristi".
    Ieri sera ho detto: ormai non si può più andare da nessuna parte.
    Questo è il mio stato d'animo, non la mia posizione astratta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo, come dico sopra a Mariella, inutile far finta di niente oppure atteggiarci ad eroi. Oggi alla radio il ministro degli interni della B.R.D. diceva che il rischio era quello di stravolgere le nostre attività quotidiane, di non vivere più la nostra vita ma quella che ci impongono i Djadist, ed esortava ad uscire tutti fischiettando.
      Un coro di "mach'es selber" ha accolto le sue parole da Kiel a Lörrach, attraversando il territorio in diagonale da Saarbrücken a Frankfurt am Oder. Ma che cavolo ci vieni ad insegnare tu, brutto scemo. che te ne vai in giro con la macchina superblindata e otto uomini di scorta muniti di fucili ad alta tecnologia? Possibile che i ministri degli Interni li vadano a prendere agli offizi degli incapaci?
      Dice: ma lui voleva ricuorare...allora lo faccia stando zitto.
      Pensa che la superpolizei oggi per bocca del suo Sprecher ammetteva di non sapere se: l'autista polacco fosse stato ucciso dai terroristi oppure da una pallottola vagante sparata da un poliziotto; se il pakistano arrestato fosse o no al volante del TIR -e lo stanno inierrogando da ieri sera alle 21 senza interruzione-; se ci siano ancora uno o due attentatori liberi ed armati in circolazione e dove siano. Ma non avevate detto che fosse solo uno e che lo avevate già arrestato armi in pugno nei pressi del Berliner Zoo?
      Tanta confusione mtte più spavento dei terroristi stessi.
      Quasi quasi l'appuntato dei Carabinieri che scrisse la fatidica frase "interrogato il morto non rispose" dovrebbe essere promosso Colonnello.

      Elimina
  5. Un'ennesima barbarie , ma è così che ora va il mondo,nonostante i controlli e l'intelligence.
    Quando succede, brancolano nel buio, infatti hanno arrestato il pakistano che non c'entrava nienete
    Cristiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, una bella figura di cacca, ma trovo la fuga del pakistano "molto strana" e sospetta. Perché si è messo a scappare lungo il viale dello Bahnhof's Zoo, scavalcando il cancello che era chiuso per trovarsi poi a corsa ultimata da una parte illuminata a giorno? Sembra una manovra diversiva per attirare l'attenzione su di sè e liberare la via di fuga all'autentico attentatore. Quasi 20 ore di interrogatorio, ma nessuna traccia di sangue -dell'autista polacco ucciso- nessuna traccia di polvere da sparo, mentre l'autista è stato finito con uno o due colpi di pistola in ambiente chiuso, quindi doveva avere addosso tracce che non ha. Per cui non si può tenere in carcere un individuo che NON risulta affiliato a cellule terroristiche ed è in BDR da più di un anno senza aver mai creato problemi.
      Ma allora perché scappava scavalcando cancellate?

      Oramai è chiaro: non arriveranno mai più con un Kalaschinkov imbracciato stringendo tra i denti la linguetta della sicura di una granata. Oramai tutte le polizie del mondo li attenderebbero dietro barricate. Ma come puoi pensare che un bambino delle elementari che porta sulle spalle uno zainetto scolastico sia un terrorista? E se fermi un auto normale con un vecchietto a bordo, che abbia i documenti in ordine, e che alla domanda di dove sia diretto ti risponda "alla farmacia dell'angolo per comperare medicine per mia moglie", per cui magari te ne mostri la ricetta, come puoi fermarlo per controllare se dentro il portabagagli tenga due quintali di tritolo con innesco collegato al proprio cellulare e un quintale di chiodi e di pezzi di metallo? Lui percorre 100 metri e poi si butta sulla folla, fa il numerino e invia facendo una strage.
      Siamo nella cacca, Cristiana, inutile fidarsi dei vari ministri testa di pesce che puzza o De Miziere.
      VIN

      Elimina
  6. Diciamo semplicemente che nessuno di noi è più al sicuro...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No Anna, non siamo più al sicuro e fra un po' sarà sempre peggio, perché il Califfato le sta prendendo su tutta la linea e deve tenere alto il livello di lotta per sollevare il morale delle sue truppe di pirati e di scellerati.
      Io non sono mai stato un vigliacco e mi fa schifo dargliela vinta, ma fare l'eroe adesso mettendo a rischio la vita propria e quella delle persone più care è un vero delitto, anche molto stolto.

      Non so più cosa pensare. Mi viene in mente una battuta di una persona di qui molto accorta che alla domanda se non ci fossero musulmani buoni rispose "Sì, quelli morti".
      Comincio a pensare che a ragione.vesse

      Elimina
  7. Quelli morti ???
    Nooono, @Vincè .... mooolto mejo "MORTI E SEPPELLITI" ! ^_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ciai raggione, Cavalliè. Si doppo morti nun li seppellisci quelli puzzeno che accoreno. ;)))

      Elimina
  8. Queste furono le parole che Oriana Fallaci scrisse nel suo libro "La rabbia e l'orgoglio" dopo l'attentato avvenuti in America 11 Settembre 2001:"“Se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po' più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto."
    Parole che suonano come un epitaffio, soprattutto dopo gli ultimi accadimenti.
    Quando ho sentito la notizia dell'attentato di Berlino mi sono sentita sollevata perchè tu eri da un'altra parte ma ho provato un dolore immenso per i familiari di quelle vittime innocenti.
    Questo Natale c'è ben poco da festeggiare!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di Oriana e del suo libro da te citato è stato detto peste e corna, ma aveva ragione lei. Questo HIDS è una malattia mortale, che non si cura con antibiotici, ma con l'amputazione.
      Ho amici turchi, musulmani per modo di dire come io sono cristiano, che sostengono che l'Islam predichi la conquista dei territori dell'Europa, dove regna la religione dei "senza dio", dei Giaurre come un obbligo per ogni islamico.
      Basta che pensi alla Storia dell'Islam, nato e portato nel mondo sulla punta delle picche, dove regolarmente venivano infilzate e inastate le teste mozzate dei nemici che NON si erano voluti convertire.
      E guai rinchiudere in un carcere costoro una volta condannati: vi seminano il loro odio e il loro verbo traendone seguaci. Se li vogliamo condannare sempre a vita relegandoli per esempio all'Asinara, in un carcere di estrema violenza e cattiveria dove siano tra di loro come a Guantalamo e da dove non possano uscire che da morti per finire dentro un inceneritore. Le loro ceneri disperse in mare e amen.
      Oppure uccidere tutti i maschi, dai neonati ai novantenni, perché se ne estingua la specie.
      Adesso vogliono le moschee con rulli di tamburo e pompa magna. Puoi dargli l'obbligo della lingua come vuoi ma loro continueranno a fomentare odio in arabo. Non puoi tenere poliziotti dentro una moschea per 24 ore su 24, E sti porci si mettono a culo insù cinque volte al giorno. Sono proni e sottomessi, infatti la traduzione di islam è sottomissione, appecoronamento.
      Intrattabile.Chi ancora sostiene l'accoglienza di costoro è un perfetto imbecille, come il Papa attuale, come la Merkel. E chi sostiene l'integrazione, a quello andrebbero tolti i diritti civili.
      Oppure loro ci distruggeranno. Non oso pensare cosa farebbero dei monumenti cristiani, di San Pietro, delle nostre sculture e pitture.
      Ofelia, noi europei siamo proprio dei perfetti imbecilli.

      Elimina
  9. Ho letto sulla La Stampa, che lo stramaledetto, aveva fatto quattro anni in carcere qui in Italia...
    Che che se ne dica, siamo sempre i piu' coglioni di tutti. Si dai andiamo in Italia tanto, facciamo qualsivoglia nefandezza, poi dopo pochi anni siamo fuori, e se solo fossero anni, quanti ne prendono, e poi escono tranquillamente dopo poche ore a fare i cazzi propri!
    Hai ragione tu a dire che se qui in Italia, non hanno fatto qualche attentato e perché siamo la loro "base" in tutti i sensi, per poi andare in giro per l'Europa a folleggiare allegramente lasciando dietro di loro scie di sangue a gogo'!
    Aveva si ragione la Fallaci, eccome, e' sempre stata indicata quella razzista filo ebraica...ma come aveva visto giusto, eccome! Ma Israele sa, come difendersi, e senza andando troppo per il sottile!
    Ma che integrazione! Porca vacca, anch'io ho scritto tempo fa che bisogna essere tutti uguali, che bisogna aiutate ad integrarsi nel nostro paese, ma sono loro che non vogliono, anzi pretendono che la nostra cultura i nostri simboli cristiani vengano rimossi dalle scuole! Ho letto che in una scuola elementare la preside non ha voluto allestire il presepe perché offendeva il credo di alcuni bambini e genitori musulmani! Ma che scherziamo!
    Altro che dare soldi per moschee, mentre loro fanno saltare per aria bambini, dentro le nostre chiese.
    No, non li voglio questi, li voglio impalare come facevano opsssss fanno ancora loro.
    Ciao Vince' sono addolorata, schifata e incazzata al massimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è che in questa circostanza la Deutsche Polizei ci faccia una figura migliore.
      Il tizio, ANIS AMRI, sembra tunisino, immigrato clandestinamente in Italia cinque anni fa, dette fuoco dentro il campo di raccolta ad un capannone per protesta. Non aveva documenti e aveva dato almeno cinque identità false. Fu condannato a 4 anni, scontati parte ad Agrigento e parte a Palermo, dove -forse- fu indottrinato dall'ISIS. Messo in libertà in attesa di espulsione fece perdere le sue tracce. E te pareva. Arrivato qui in Germania commise un paio di furti e fu incarcerato, condannato ad un anno, espulso con sentenza sospesa perché la Tunisia senza documenti NON lo voleva indietro. Mandate le impronte digitali e riconosciuto in Tunisia come Anis Amri, più volte nelle patrie galere, u rimesso in libertà perché non potevano trattenerlo. Dichiarato elemento estremamente pericoloso e verosibilmente affiliato ad una banda terroristica SE LO SONO PERSO. Ricompare a Berlino lunedì sera come sappiamo. Lascia impronte digitali nel camion e...documenti personali...cadutigli nella colluttazione oppure lasciati lì per fare sapere ai suoi fratelli che lui era un martire ed aveva fatto il suo dovere.
      Sento adesso che la gente critica il sistema ultragarantistico dei tedeschi, ma dimentica che qui sotto Adolf c'era il terrore e che per un niente, con processi burletta, si andava sulla forca. Questo sistema garantistico fu instaurato dopo la fine del secondo conflitto mondiale per difendere i diritti di tutti, anche dei delinquenti.
      Hanno una estrema riservatezza -sconosciuta dai nostri media- nel dare le notizie. Solo oggi, confrontando il DNA della morta sconosciuta con quello di sua madre hanno detto che si trattava di Patrizia Di Lorenzo da Sulmona.
      L'ho detto e lo ripeto: i musulmani sono buoni solo dopo morti e sotterrati.
      Oggi però qui in Germania, `passata al Bundestag tedesco la legge che nessuna donna potrà più indossare il Burkha e che dovranno mostrare il viso.
      Integrazione significa che LORO devono accettare le nostre norme e le nostre tradizioni.
      Allora: i crocifissi rimangano nei luoghi pubblici e nelle scuole; si festeggi il Natale e la Pasqua; si cantino canti religiosi.
      Speriamo che Minniti sia meno coglione del coglione nazionale, prestato al Ministero degli esteri a far casino.

      Elimina
  10. Siamo alla follia pura! Solo follia perchè mai nessun Dio! Dagli qualunque nome, chiedera di uccidere in nome suo.
    È umana e disumana follia Vincenzo.

    Detto questo ti porgo i miei più calorosi auguri di buone feste e auguriamoci tutti che l'umanità rinsavisca
    Bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Adesso la chiamiamo follia pura, ma la Storia insegna che costoro fin dalla nascita hanno tentato di invadere l'Europa, imponendo con la violenza la loro religione, che è religione di morte per i non credenti, per i diversi da loro, per quelli che cioè non alzano il culo e baciano per terra cinque volte al giorno. Sono stati ricacciati in mare dopo lunghissimo assedio a Granada nel XII° secolo; nel Kosovo morirono quasi duecentomila cristiani in una battaglia in cui i musulmani furono definitivamente cacciati.
      Ci stanno riprovando.
      Grazie degli auguri. Ne faccio io di cuore tantissimi a te.
      Speriamo bene nel futuro.
      Ciao ciao ciao.

      Elimina
  11. Buon Natale in famiglia Vincenzo!
    Auguriiiiiiiiiiii...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie e altrettanto a te e alla tua famiglia, sorellina della grande sorella.
      Auguriiiii grandi.

      Elimina