mercoledì 9 novembre 2016

DA OGGI MI FIRMERÒ VINCENZO IACOPONI MALAVISI

Nel fottutissimo giorno in cui dall'altra parte del mondo una popolazione di trinariciuti e di guerrafondai orbati di materia grigia elegge al massimo potere un pazzoide misogino e ottuso maschilista furioso, buttando nel cesso un candidato antipatico soprattutto per essere di sesso femminile (bedda matri! Io amerrecano sottomesso a una fimmena, mai e poi mai) per fortuna dall'altra parte del mondo, proprio là dove non te l'aspetteresti, in questa nostra lingua di universo la Consulta dichiara anticostituzionale l'uso a prescindere del cognome paterno a discapito di quello materno. Ben arrivato questo rigurgito di intelligenza, tardivo e per questo assai ben accetto almeno da chi, come me, non considera la donna come un sottoprodotto, bensì come la parte dell'Umanità più importante sine qua niente avverrebbe, e non sto parlando esclusivamente della costituzione femminile atta alla procreazione, ma di tutto quel che avviene post partum, dall'allattamento all'edificazione del futuro individuo, che dura -ahimé- fino alla morte della madre.
Così siam fatti noi uomini: assatanati da quel che le femminucce nascondono in mezzo alle cosce, le consideriamo prima la migliore cosa al mondo, insostituibile, inarrivabile "intuttabile" se posso usare questa mia orribile invenzione nel senso che tutto il resto non conta più nulla, ma solo quella cosa dà un senso alla nostra vita. Ma appena abbiamo goduto il frutto e appagato lo sfrenato desiderio ci disinteressiamo -non tutti a dire il vero, ma in tanti, in troppi- di quello che succede a lei ed al baccello che sta mettendo radici profonde nel seno di lei, della nostra lei.
Così può avvenire quel che è successo a me, generato da un uomo libero -mio padre- e una donna sposata con un altro e legalmente separata -mia madre- che non poteva dichiararsi madre del rampollo se non a costo di una denuncia di adulterio con conseguente affiliazione coatta del nascituro -udite udite- ad un marito distante da anni di oltre 500 chilometri, perché questo prevedeva la iniqua legge fascista e vatikaliana uscita fuori dall'orrore del Concordato del 1929. Insomma il mio riconoscibile padre doveva avere un pisellone lungo quanto l'Autostrada del Sole da Roma a Milano cui era rimasta attaccata mia madre. 
Il 9 di febbraio di quell'anno il mio vero padre -l'uomo libero- andò a denunciare la nascita di un figlio maschio, nato da -e qui posero il suo nome e cognome bello in chiaro- e da "donna che non vuole essere nominata".
Quindi scomparso il nome anche ufficialmente da un documento di identità, il primo della mia vita. E come me un esercito.
Cosa fa in fin dei conti una madre? Quello che sanno far tutte: mette al mondo il bambino. Basta. Scompare immediatamente dopo, anche quelle regolarmente sposate secondo i riti di nostra madre chiesa, basta basta si tolga dai piedi, non conta più nulla, qui siamo in regime di patria podestà e che diamine, cosa vuoi tu femmina?
Questa sentenza, che farà raccapricciare i baciapile e leccapalle nostrani, mette finalmente un po' d'ordine e proclama una verità inconfutabile: la madre è tutto, prima durante e soprattutto dopo la nascita del nuovo giunto.
Penso a Picasso, che da buono spagnolo portava due cognomi di entrambi i genitori, Ruiz Picasso, ma scelse quello di sua madre per rivelarsi genio al mondo dai suoi giorni all'eternità.
E io ho deciso immediatamente: anche se la legge italica non si spinge tanto fino all'obbligo del doppio cognome ma lascia alla comune decisione dei coniugi la scelta di quello da imporre al neonato, io fin da subito mi firmerò con entrambi i due cognomi: Vincenzo Iacoponi Malavisi.
Sono sicurissimo che mio padre non avrà nulla in contrario e che mia madre ne sarà felice.











31 commenti:

  1. non si può dire che, sin dalla nascita, sei stato "particolare" eh?
    questa cosa un po' ci accomuna, come l'essere diretti ed irriverenti, anche incazzosi. Tu sei più grande di me, dunque ti chiedo? hai vissuto bene questo tuo essere così iracondo e con questa personalità monumentale? perchè io arrivata a 50 anni, penso di aver sbagliato tutto...dovevo essere una femminuccia tipo " acqua cheta che fa pantano e feta" ma intanto avrei ottenuto quello che cercavo.

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    1. "Particolare"? Certamente visionando il tutto a posteriori, ma nascendo ho avuto la fortuna di avere una madre stravicinissima, un padre artista e pasticione, ma buono come il pane e generoso come pochi. Insomma non me ne sono proprio accorto, anch se trovavo comicissimo che il mio adorato fratellone si chiamasse diversamente da me. Ma quello fu considerato da papà come il suo primo figlio, ciò dico a suo onore.
      Sì, sono direttissimo, irriverentissimo e incazzosissimo. Come te? Ottimo. Per quanto concerne la tua domanda ti dirò che ho capito a te. Quello che tu hai passato per tutta la vita l'ho passato anche io. Essere così sicuro di me mi ha causato una massa di casini, perché io non ho mai abdicato, non ho mai leccato culi (e non quelli levigatissimi di qualche fanciulla in fiore), sono SEMPRE andato controcorrente e non per posa ma perché (non so come) mi trovavo sempre dall'altra parte del guado. La personalità mi ha aiutato a sopportare tutte le angarie di chi mi voleva sottomesso, numero di mezzo o meglio numero di coda, ma io non volevo essere nemmeno numero di testa, io volevo essere me stesso e nessun numero. Incatalogabile, a volte anche per me medesimo, e non sto scherzando. Tu mi chiedi come io l'abbia vissuto. L'ho vissuto e basta e non mi sono mai curato di chi mi diceva di cambiare per viverlo meglio quel periodo lunghissimo della mia vita, che non è ancora finito perché respiro ancora. Tu col tuo carattere non avresti mai potuto essere "acqua cheta che fa pantano e feta". Io mai. Non sarebbe stata vita la mia. Nei momenti di scoraggiamento Anna Maria mi dice che tutto quello che è capitato -nel bene e nel male- alla nostra famiglia è causa mia. Lei mi ha seguito sempre e gliene do atto. Avesse sposato V. sarebbe stata sempre bene e tranquilla con un marito devoto e ossequioso e non uno come me che sempre ha corso dietro ai propri sogni. Giusto. Però sta ancora qui dopo 53 anni e se ne poteva essere andata almeno tre volte. lo so io.
      Gente come te e come me S. deve tenersi quelle persone che ha vicino perché vuol dire una cosa sola: che ste persone ci vogliono veramente bene, e qui mi meraviglio perché ce ne vuole per voler veramente bene a gente come noi.
      Intendiamoci: siamo grandi uomini e grande donne, ma quanto scassiamo i coglioni!
      Io però non potrei essere mai diverso da quello che sono. Non me ne vanto, ma dico solamente che non ho mai tradito un amico o un'amica. Sono un perfetto casinista e questo mi piace assai. A te no?:))

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    2. moltissimo.Del resto è stata la mia salvezza.Certo alcune volte, stancante, che neanche mi sopporto da me :)

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    3. Oramai ci ho fatto il callo, ma sapessi quante volte mi sarei sputato in faccia da solo :)

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  2. Sai cos'è che mi deprime di più? che ci voglia sempre un intervento istituzionale per togliere di mezzo una delle infinite camicie di forza della nostra società o cultura o come vuoi chiamarla.
    Comunque, per me va benissimo anche così, l'importante è il risultato: è da tempo che penso che solo con "l'obbligatorietà" si riesce ad imporre qualcosa di nuovo, a dare una spallatina al costume di un paese come l'Italia. Forse è triste, ma, almeno, funziona.
    Ciao, Vì!

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    1. Sì, è triste ma almeno funziona. Comunque ci vuol poco a capire il perché. Noi italiani, cara Sabina, siamo profondamente intrisi di maschilismo, da secoli; è nel nostro DNH e solo pochi di noi -scusa l'arroganza, ma io mi ci metto e me ne vanto- siamo riusciti a liberarcene ed a ragionare da essere civili e non da caproni. La maggioranza ha paura di abdicare ai propri diritti, che poi sono solamente privilegi; la paura è di sembrare imbelli, non veri uomini, perché costoro strapazzano le femmine, le usano, le consumano e le mettono nel ripostiglio dove devono rimanere buone e silenziose. I peggiori arrivano ad alzare le mani e i delinquenti arrivano al femminicidio, che a mio modo di vedere è l'estrema espressione della loro debolezza.
      In questo caso specifico solamente con l'obbligatorietà si costringe questa massa di imbecilli e di gradassi a riconoscere il ruolo paritetico della donna. In effetti state più avanti, perché prive di massa muscolare e degli aiuti della casta siete arrivate da sole al pareggio, e già state segnando il gol (o i gol) del vantaggio.
      Io me lo spiego così.
      Tschüß, bis bald.

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    1. Sobria e compiacente. Scommetto che stai lavorando.
      Buona giornata allora.

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  4. Condivido in toto il tuo post.
    Ofelia

    p.s. Bentornato!

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    1. Grazie. Lo farò in omaggio a mia madre e a tutte voi donne, di cui la massa mascoloide si ricorda solamente all'ora dei pasti e che venite prese in gran considerazione soltanto dalle 23,00 alle 23,05.

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    2. Ti pare poco?
      La panza, la pigrizia e la mancanza di fantasia non permettono lungaggini.
      Scusa eh, ma mi sono spiegato male: i cinque minuti cominciano da quando i Lui cominciano a sbottonarsi i pantaloni e finiscono quando se li riabbottonano....

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  5. Bentornato! In questo mondo i diritti e la libertà vengono spesso negate, finalmente qualcosa di positivo.
    Saluti a presto.

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    1. Cavaliè, cerchiamo di tenere alto il prestigio di questa massa di caproni. Portano i pantaloni attillati perché ce l'hanno piccolissimo e sono privi di palle.

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  6. Non sono casinista nè ribelle, altrimenti avrei agito diversamente, alcune volte , nella mia vita.
    Comunque va bene così perchè detesto i rimpianti e le recriminazionì.
    Ma un fatto ci accomuna straordinariamente : la nascita.
    Nel mio caso è viceversa, cioè madre nubile e padre francese già coniugato per cui all'inizio ebbi un cognome di fantasia.
    Mio padre era in attesa di divorzio, ma è morto di tifo prima di poter regolariizzare la posizione con mia madre, che è poi riuscita a darmi il suo cognome.
    Mia mamma ne ha sofferto molto, ma non ha avuto mai il coraggio di parlarmene e ho dovuto intuire tutto fino al giorno in cui mi sono sposata e mia nonna mi ha resa edotta ed è rimasta di stucco quando le ho detto che lo sapevo da sempre e da sempre me ne fregavo. Con mia madre non ne ho mai parlato, aspettando vanamente che lo facesse lei. Puoi immaginarti che bel rapporto fra me e lei, senza alcuna confidenza , privo di quell'intimità che dovrebbe legare madre e figlia. Mi son rifatta con la mia figliola , ottenendo che ho il terrore di morire , non per me, ma per lei che mi ama molto, troppo.
    A proposito dei trinariciuti, ho sentito un commento che spiega il loro modo di agire : eterni bambinoni che si gettano a capofitto in tutto ciò che rappresenta una novità , vedi anche l'elezione di Obama.
    Ti confesso anche che sono scema, al punto di aver dimenticato di rimettere nel mio blogroller il tuo nuovo URL e quindi non ricevevo l'accuncio dei tuoi post.
    Tu piuttosto rimetti il gadget che permette di pubblicare la foto di chi desidera seguirti.
    Ciao Vin.
    Cri

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    1. Anche tu dei nostri. Ben arrivata anche se lo so in ritardo, va sempre bene e fa sempre bene ritrovarsi, noi figli di buona donna, perché così venivano etichettate le nostre sante mamme.
      So anche quando è morto tuo padre: mi pare che ci fu intorno al 1940 un'ondata di tifo, simile a quella del 1931. Beccò mio fratello che si salvò per il rotto della cuffia.
      Tua madre la devi capire: fu vittima dei tempi. In piena era cattofascista, la peggiore della nostra storia recente, era come andare in giro con il cartello al collo di malafemmina. Lei voleva proteggere te.
      C'è molta gente che starebbe male assai se tu non ci fossi più. Anca mi, puoi credermi, mezza francese. A proposito: la metà di sopra o quella di sotto?
      ahahahah
      Per quel che riguarda i trinariciuti guarda che la verità è un'altra. Sti americani stronzi farebbero guerra anche ai topi pur di sparare. Se arriva un rospo che li fa sperare di menar le mani a mezzo mondo lo portano in trionfo. È stata la mia paura fin dall'inizio. Lei non aveva una chance di vincere e quando la FBI per esserne certa gli ha rifilato il siluro ad una settimana dal voto (per poi vigliaccamente ritirare le accuse quando lei non aveva ormai più tempo per replicare e riprendersi) abbiamo tutti capito che le avevano inferto il colpo mortale.
      Devo rimetter il gadget? Gesù! E come si fa?
      Ci provo. Prometto.
      Ciao Cris
      VIN Iacoponi Malavisi

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    2. No Vin, fu parecchio dopo, e non a causa di un'epidemia
      Semplicemente, mangiò un'ostrica avariata.
      Ciao.

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    3. Ho rimesso il gadget per i follower. Sono così orgoglioso! Come se avessi scalato l'Everest con te in spalla.
      Porcaccia vacca buzzerona! Qualcosa riesco a fare da solo con questa stramaledetta cassetta.

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  7. Ciao Vincenzo, camomilla??? ahahhaahahahha scherzo ma io sono come te.
    Stamatina ho già smadonnato e stra-offes quegli bip bip bip che trovando antipatica Hillary hanno votato Trump.
    La pagheremo e la pagheremo anhe noi.
    Diciamo che forse era il candidato sbagliato, Hillaty. Non è donna che si sia fatta amare troppo. Ci voleva altra persona, più carismatica e più simpatica.
    Al di là di questo, miseria.... stavo pensando di fare due buchi in un lenzuolo per potermelo infilare e vedere. Tra Trump e i vari fondamentalisti... bentornati al medioevo!

    Per il doppio io credo che in un paese civile non occorresse nessuna legge o comma o balle varie. Così come non dovrebbero occorrere per avere donne in posti di comando o comunque importanti. Le cosiddette quote rosa, insomma.
    Dovrebbe essere il buonsenso e la civiltà a fare tutto. Ma tant'è... finchè ci sarà un pecorone, americano o italiano e ce ne sono dei famosi, che pensano alla donna come tette e culo e donne disoste a lasciarglielo credere per avere un congruo ritorno monetario le cone non cambieranno.
    Ops! Scusa ma forse ho divagato.
    Porta pazienza Vincè... che se ci arrabbiamo in due ahahahahahhaq
    Bacio stella

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    1. Ad incazzarsi Patricia non si risolve niente, viene solo il mal di pancia. Non sono rimasto davanti alla TV questa notte, come certi amici miei, innanzitutto perché non sopporto il Vespone ed il suo "porca a porca" -a proposito quello vedi è un sudicione sbavante. Hai visto come sculetta quando ha seduta su una delle sue poltrone una bella femmina, tutta culo e tette? Strabuzza gli occhi il vecchio segarolo-; in secondo luogo perché paventavo che l'esito sarebbe stato quel che è stato. Hanno eletto il vecchio porco con una scopa sulla capoccia. Se lo tengano, mi verrebbe da dire, ma poi penso che sto stronzone parolacciaro avrà tra un mese sempre dietro la famigerata valigetta coi codici dei missili a testata atomica multipla (si parla di oltre tremila per il primo colpo e altri seimila per una eventuale risposta) e mi viene la cacarella come si dice a Roma. Costui sì che farebbe deflagrare la terza e ultima guerra mondiale. Guarda Pat, non è per me, non penso nemmeno ai miei figli, ma ai miei nipoti. Ne ho due che hanno cominciato a vivere da solo nove anni. Vorrei che avessero più fortuna del loro nonno paterno. Tutto qui.
      Passeremo quattro anni stringendo vigorosamente le chiappe, poi speriamo che i democratici riescano a trovare un candidato capace e che nel frattempo il Grande Uomo si sia sputtanato da solo senza provocare disastri planetari.

      In Italia manca una classe politica di spessore e almeno buon senso. Non si deve più parlare di quote rosa, è un insulto. Solo parlare di candidate donne che abbiano effettivamente gli stessi diritti in ogni settore degli uomini, perché i propri doveri voi donne siete abituate a rispettarli, le vostre capacità SUPERANO le nostre e la forza fisica nel XXI secolo non occorre più.
      Quindi di quali quote rosa vogliamo parlare?
      E parità di retribuzione, anzi tempo libero visto che dovreste pensare anche a fare figli, perché i Robot non li fanno e i musulmani sono troppi già nei loro paesi e io di quelli che si vestono come monaci non mi fido.
      Non hai divagato e nemmeno io.
      Ciao Pat.

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    2. siamo pienamente d'accordo su tutto.
      Quanto a vespa non guardiamo più la tivù.per informarci c'è il web con tante belle testate giornalustiche serie più della nostra rete di partito,quale? Qualunque.dipende chi eil più forte al momento.
      Ciao bello e a presto

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    3. "Ciao bello"!
      L'ultima volta che me lo sono sentito dire ero a Roma a Campo dei Fiori a comperare frutta fresca, pesche se ricordo bene.Io non avevo più di 20 anni e lei tre o quattro di più. Mora, con due tette così. Mi guarda e mi fa: "A bello, che cerchi?". Le pesche le comprai da lei. Quando venne fuori da dietro il suo banco per scegliermi la frutta migliore le vidi i fianchi e le gambe, dalle caviglie al culo imperiale.
      Pago e vedo se no ci crepo qui davanti e lei mi canticchia una specie di ritornello: "Occhio nero e capello biondo sei il puù bello del mondo".
      Pensa tu cosa mi hai fatto ricordare.
      Ciao Pat.

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    4. 😆 vedi che sono brava? Stimolo la tua memoria d puoi farci un bel post 😆

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    5. Arrovella e gira sta manovella che qualcosa ne verrà fuori.
      Iscrizione in lingua sanscrita del III secolo a.C.n. trovata nel sottosuolo della mia cantina.

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  8. Urka! Vincenzo, che giri pindarici ho fatto per ritrovarti, tutto a posto, ora, con 'sti aggeggi, infernali?!
    Sembrerebbe di si!
    Un salutone, ciao Fiorella.

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    1. E da mo' che non vedo il vespone, e la cacarella, con quella testa di missile che ora siede in poltrona nella stanza ovale, mi e' venuta già da subito che ho saputo che era stato lui nominato presidente usa...e getta...magari!
      Una cosa positiva in questa giornata di emme e proprio quella di aggiungere il cognome della madre, oltre quella del padre ai figli, ecchecavolo, ci voleva!
      Un saluto Vincenzo, bentrovato, nel vero senso della parola...mannaggia a te! 😜

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    2. Smucina che ti smucini e mi hai trovato. Per i non romani il verbo "smucinare" si può tradurre con un "cercare tra un mucchio di stracci", però è carino: smucina, vuoi mettere?

      Se non vedi il vespone godrai certamente di buona salute.
      Mister Trump arriverà a scassare i cabasisi e chissà quante altre cose innanzi tutto ai merregani che lo hanno eletto, poi purtroppo scasserà i nostri. Tutti ne parlano, ma se i proverbi hanno un senso quello che mia nonna più usava era: il lupo perde il velo ma non il vizio, anche se a volte si maschera da pecorone, vedi il discorso riappacificatore fatto appena conosciuto l'esito della votazione, ma chi nasce cafone resta cafone anche in frak e marsina, e uno spaccachiappe non può trasformarsi in santo della nazione da così a così.
      Ciao Fiorè.

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  9. Vic,ti avevo perso. Ma sai che ti ho pensato intensamente le ultime due settimane? Mi chiedevo di te, ed oggi, che mi ero convinta di scriverti, eccoti!
    Io mi firmo, ultimamente, con il doppio cognome. Nel nostro paese, il figlio prende, automaticamente, il cognome del padre, così come la mogli quello del marito, al momento dello sposalizio.
    Ho considerato, sempre, un'ingiustizia questo sotto-porre della donna. Le religioni mi sono diventate antipatiche per questo semplice motivo. Ad eccezione di quella celtica, passata nel mondo delle fiabe.
    Felice di rivederti, amico mio, un abbraccio!
    Gabrielle Gheorghe Grigorinco
    Ps. la bellezza è che il cognome di mia madre "Gheorghe" è anche il nome di mio padre. Meglio di così....

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    1. Mi hai subito trovato. Sei stata brava. Le varie leggi hanno tutte seguito le religioni per le quali la donna è rimasta Eva la tentatrice, che fece ingoiare ad Adamo quella mela famosa condannandolo ad essere scacciato dal Paradiso terrestre. È colpa vostra quindi se tutto è diventato duro e difficile. Quante cazzate! E il bello è che qualcuno ancora ci crede. È di stamani la notizia che uno dei cervelloni che Trump vuole nel suo staff parla della teoria dell'evoluzione darwiniana come di una bestemmia, prediligendo la teoria della creazione. Pensa tu chi comanderà gli americani per almeno 4 anni, dando coraggio e forza ai troppi baciapile nostrani.
      Tu sei GGG, oppure G3, insomma sei un missile a lunga gittata. Bello. E bello questo tuo cognome Gheorge di entrambi i genitori.
      All'Uni avevo un amico spagnolo Miguel Ruiz Ruiz. Entrambi i genitori avevano lo stesso cognome, come per te.

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  10. Bellissimo post Vincenzo! Grazie, in quanto donna dico grazie anche se ammetto che farlo mi rattrista...dovrebbe essere normale riconoscere il nostro ruolo all'interno della società...poiché non lo è, devo ammettere che il tuo post è stato esattamente una boccata d'ossigeno.
    Bellissimo cognome quello di tua madre, bellissimo poter essere lì a dire: sono la madre!
    Che leggi assurde! Che ingiustizie!

    Finalmente anche l'Italia riconosce il diritto a dare anche il cognome della madre!

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  11. Ieri sera in TV su RAIUNO davano il filmato sull'atroce attentato a Lucia Annibale di Pesaro e sul suo calvario. Lei ha colossalmente reagito e io in quanto uomo mi sono vergognato per quel che l'avvocato Luca Vegani le ha fatto. Io dico: ma questa gente non è uscita da un utero di donna? La prima carezza, il primo profumo, la prima voce che senti -e la senti quando stai ancora al sicuro nella sua pancia- è una dolcissima voce di donna, perché solo una madre trova quei toni di voce vellutata quando parla ai suoi cuccioli.
    E allora come puoi tu uomo o presunto tale fare ad una donna tutto quel male? Le donne vanno amate sessualmente e spiritualmente, mai picchiate, mai soppresse.
    Valli a capire certi aborti viventi.

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